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23 Novembre 2025 14:19

F1, GP Las Vegas. Vince Verstappen. Le Ferrari di Leclerc e Hamilton ci provano, ma resta la delusione

Le Ferrari esce dal GP di Las Vegas con più frustrazione che soddisfazione. Restano due gare per cambiare la storia del 2025

Max Verstappen  ha fatto quello che doveva fare: vincere. sa che di titolo è sempre più difficile parlare, anche dopo un GP Las Vegas dominato dall’inizio alla fine, perché Lando Norris ha i mezzi, ed a questo punto anche il divario, per condurre in porto il suo mondiale. Ma Max voleva vincere al di là delle logiche iridate, e c’è riuscito. Passato in testa al via, l’olandese della Red Bull ha poi dominato: “È andata bene. Dopo le prove non sapevamo come si sarebbero comportate le gomme, anche in gara cercavamo di capire quanto si potesse spingere per trovare il ritmo giusto, soprattutto nel primo stint con gomma media. È andato tutto bene, solitamente questa è una gara dura per noi e non siamo grandiosi sui pneumatici, ma oggi eravamo in controllo e abbiamo potuto spingere. Avevamo parecchio passo e sono riuscito ad allungare il primo stint. La macchina ha funzionato bene, mi sentivo sempre più a mio agio giro dopo giro ed abbiamo chiuso con un vantaggio discreto.” ed aggiunto “Titolo? L’approccio migliore credo sia pensare di sessione in sessione. Il distacco è grande, proveremo a fare il massimo. Proveremo a vincere il più possibile, poi ad Abu Dhabi tireremo le somme. Abbiamo avuto alti e bassi ma abbiamo imparato molto, sarà prezioso anche negli anni a venire. Ci aggrapperemo a questo per cominciare bene il 2026 e lottare sin da subito. Vedremo cosa riusciremo a fare in Qatar”.

Poi Verstappen ha dichiarato ai microfoni di Sky: “Per noi è stata una bella gara, con un buon passo. Ero insicuro su come ci saremmo comportati con le gomme, ma abbiamo avuto un buon passo senza rovinarle. La partenza? Sempre difficile sapere cosa accadrà, io ho avuto un buono spunto, poi Lando ha frenato tardi e per me è stato perfetto. In avvio sono stato in controllo, anche se tutti eravamo cauti sulle gomme ed era difficile sapere il vero passo, poi con le gomme dure abbiamo potuto spingere di più“.

La delusione ai box della Ferrari non è scomparsa neanche dopo la bandiera a scacchi. I due piloti della scuderia di Maranello hanno spremuto tutto quello che c’era da spremere da una monoposto ancora troppo imprevedibile: Charles Leclerc ha recuperato tre posizioni fino alla sesta piazza, mentre Lewis Hamilton ha costruito una rimonta da manuale, passando dalla P19 alla decima posizione. Un ingresso in zona punti conquistato all’ultimo respiro, che però contiene un retrogusto amaro. 

Leclerc, frustrazione e lucidità

Oggi secondo me non c’era molto altro da fare, non mi piace dire questo. Ho dato tutto il possibile in pista, ho preso dei rischi come in qualifica a ogni giro, non ho rimpianti“, ha dichiarato Leclerc a Sky. Il pilota monegasco ha spinto come se fosse un’unica, interminabile qualifica, ma senza riuscire a trasformare l’aggressività in un risultato più pesante. “Ci mancava un decimo per la quinta posizione, si poteva fare qualcosa in più nella gestione della power unit o altro. Quando si parla di un decimo nell’arco di 50 giri c’è qualcosa che si può fare. Detto questo è andata così, è stata una gara difficile perché ho dovuto prendere dei rischi per sorpassare perché in rettilineo non avevamo velocità. Però non è andata male“.

Hamilton, nove posizioni e zero celebrazioni

Lewis Hamilton, dal canto suo, ha parlato poco ma in modo cristallino. La rimonta di nove posizioni è notevole, certo, ma non abbastanza per uno che ragiona per podi e vittorie, non per decimi posti. Mancano solo due gare alla fine del Campionato Mondiale di F1 del 2025: due soli appuntamenti per lasciare un segno, cambiare l’inerzia di una stagione che l’ha visto più spesso difendere che attaccare. “Vorrei davvero regalare ai ragazzi e al team un bel risultato ed è questo il mio obiettivo per le prossime gare

Norris: “Ho esagerato in curva 1, bravi Verstappen e Red Bull”

Lando Norris non ha nascosto di aver commesso un errore al via, ma alla fine si gode una situazione di classifica che gli sorride sempre più. Anche se alla fine il GP Las Vegas lo ha vinto Verstappen, Norris può dirsi soddisfatto: ha contenuto a 7 i punti persi da Max, ne ha guadagnati 6 su Piastri: il che significhe che in Qatar avrà il primo match point iridato della carriera. L’inglese della McLaren ha raccontato così il suo GP Las Vegas: “Alla prima curva sono stato aggressivo, diciamo che qui a Las Vegas ho voluto fare un po’ di show… Ho fatto una bella gara, ma non è stata la mia miglior prestazione. Max alla fine ha vinto con 20″ di vantaggio, ha semplicemente fatto un lavoro migliore di noi. Titolo? Sono in un momento positivo ed il passo era buono. Come ho detto ho sbagliato in curva 1, bisogna essere aggressivi ma forse ho esagerato, tuttavia il 2° posto è un buon risultato. Faccio le congratulazioni alla Red Bull ed a Max per la loro grande gara, noi pensiamo alla prossima”.

Ai microfoni di Sky ha poi aggiunto: “Al via ho frenato tardi ma non mi è costato la vittoria, ci mancava velocità per vincere. Finale? Penso ci fosse un problema legato ai sensori della benzina, il team mi ha chiesto di alzare il piede. Il 2° posto non è un cattivo risultato, ho fatto buone gare recentemente. Volevo vincere anche oggi, ieri mi ero garantito la migliore opportunità con la pole ma oggi eravamo lontani. Sono soddisfatto perché poteva andare peggio, ma volevo vincere“.

Piastri, il titolo si allontana

Il titolo diventa faccenda sempre più complicata per Oscar Piastri, scivolato a -30 da Lando Norris dopo il GP Las Vegas ed a due gare dalla fine.  Il pilota australiano della McLaren ha analizzato il suo weekend ai microfoni di Sky“È stata una gara difficile sotto tanti punti di vista. Ho avuto un contatto al via, poi ho commesso un errore ad inizio gara. Il passo in aria pulita era molto buono, ma ho avuto qualche momento complicato non necessario che mi ha reso la vita difficile. Il titolo si allontana? Di sicuro non si sta avvicinando, ma la situazione è questa. Questo weekend è stato difficile per alcuni motivi, tra cui la bandiera gialla ieri ed il contatto in curva 1 oggi, che sono state tante cose fuori dal mio controllo. Sulle altre cose difficili ma che sono sotto il mio controllo proverò  a risolverle per la prossima volta“.

Russell: “Il podio è il risultato migliore”

La Mercedes che arrivava da favorita assoluta sul circuito del Nevada, chiude terza al traguardo con Russell e conquista un altro podio stagionale. George Russell si è presentato ai microfoni senza troppe chiacchiere, lasciando volentieri il palcoscenico ai due protagonisti del GP e del Mondiale. Però, al netto della sua sobrietà, il terzo posto vale oro: è un risultato solido, concreto, che gli dà ossigeno in classifica e – cosa non banale – una bella dose di fiducia.

Durante la gara, infatti, Russell ha dovuto convivere con una serie di complicazioni tecniche, a cominciare da un problema allo sterzo che gli ha complicato non poco la gestione dei primi stint. Come se non bastasse, dopo il pit stop è arrivata la seconda difficoltà: le gomme. Sì, ho avuto un problema con lo sterzo e anche con le gomme“, ha spiegato. La mescola nuova, entrata in temperatura con lentezza, lo ha costretto a forzare subito nel tentativo di riprendere Leclerc. “Ho spinto tanto per riuscire a superare Charles e così non ero sicuro di arrivare fino alla fine“.

Russel, ha dovuto mettere pressione alle gomme fredde proprio nel momento meno ideale, rischiando di ritrovarsi senza margine negli ultimi giri. Ma ha amministrato quando serviva e ha rilanciato quando poteva, blindando quel terzo posto che, viste le premesse, vale quanto una vittoria personale. “È stato molto difficile, ho dovuto gestire molto però salire sul podio è il miglior risultato che si potesse raggiungere“.

Antonelli chiude in top 10: “Sono molto contento”

Il giovane pilota italiano, secondo guida della Mercedes ribalta una qualifica complicata con una gara di sostanza, chiusa P5 per una penalità. Strategie rischiose e ritmo forte confermano il suo potenziale. Una prova di forza, senza giri di parole. Andrea Kimi Antonelli continua a dimostrare perché Mercedes punta su di lui per il futuro. Dopo una qualifica che definire complicata è quasi un complimento – solo P17 al sabato – il giovane talento italiano ha ribaltato il copione con una gara da pilota vero: solida, pulita, aggressiva quando serviva. Dal primo giro ha iniziato a rimontare con lucidità, salendo di posizioni una dopo l’altra fino a prendersi una meritata quarta piazza. Classifica poi ritoccata a P5 dalla penalità di cinque secondi, ma la sostanza non cambia: la prestazione c’è, eccome

No, io non me ne sono accorto sinceramente, peccato perché sarebbero stati due punti in più“, ha ammesso con un filo di rammarico. Una falsa partenza quasi invisibile a occhio nudo gli è costata il quarto posto, ma non gli ha tolto la soddisfazione per il lavoro fatto. “Però sono contento della gara, abbiamo rischiato molto con la strategia e sono felice che siamo riusciti a portarla a termine. Ero preoccupato, perché verso metà gara avevo visto che stava iniziando a formarsi del graining all’interno della gomma, soprattutto dell’anteriore destra. Ma negli ultimi dieci giri ha iniziato a pulirsi e mi sono tranquillizzato, anche i tempi continuavano a migliorare giro dopo giro“.

La sua domenica è sembrata un giro sulle montagne russe: graining, sorpassi, strategie al limite ma anche una velocità che non mentiva. “Peccato solo essere partiti così indietro. Ma la gara di oggi ha dimostrato quale può essere il nostro passo, quindi devo dire che non possiamo assolutamente lamentarci da quel punto di vista“, ha spiegato Antonelli. Il riferimento al sabato resta inevitabile. “Ieri è stato difficile con quelle condizioni e alla fine ho riguardato il replay, perché non mi capacitavo del bloccaggio e ho visto che sono passato sopra una pozzanghera e quello mi ha portato a bloccare. Peccato, ma è tutta esperienza“.





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