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15 Settembre 2025 00:14

Il Csm sanziona un magistrato: auto di lusso a prezzi scontati da un imputato che aveva assolto

La sezione disciplinare ha sanzionato il giudice Lirio Conti con il blocco della progressione di stipendio e della carriera

La sezione disciplinare del Csm ha sanzionato con il blocco della progressione di stipendio e della carriera, fino alla prossima valutazione di professionalità (fra due anni), il giudice Lirio Conti, da alcuni anni in servizio a Palermo, ma punito per alcuni episodi avvenuti quando era al Tribunale di Gela (Caltanissetta), sede che aveva dovuto lasciare nel 2019 per incompatibilità ambientale. La disciplinare del Csm – relatore il consigliere togato Roberto Fontana – aveva sottolineato la gravità della sua condotta, “dovendosi al riguardo considerare l’eccezionale delicatezza della posizione di chi svolge le funzioni di magistrato in realtà territoriali caratterizzate dalla fortissima penetrazione della criminalità organizzata anche nelle attività d’impresa e da fenomeni diffusi di convivenza”, mentre Conti, si legge, agiva con ostentata noncuranza” rispetto alla percezione della sua immagine nella comunità locale. Considerazioni riprese nella delibera sulla valutazione di professionalità: “In una piccola realtà come quella di Gela, evidentemente consapevole del suo ruolo e dell’effetto che il predetto ruolo poteva avere nel contesto sociale”.

Nel documento approvato dal plenum si legge che il giudice Conti “non ha esitato a porre in essere plurime operazioni commerciali, peraltro di consistente valore, presso una concessionaria riferibile a due imprenditori comunque coinvolti in procedimenti penali da lui trattati, così ponendo in essere, senza imbarazzo alcuno, condotte decisamente inopportune, non curandosi del potenziale grave vulnus alla sua credibilità nonché alla credibilità dell’intero ordine giudiziario”, .

il giudice Lirio Conti

Le accuse al giudice ed il suo ricorso in Cassazione

Nella delibera approvata dal Csm – relatore il consigliere Roberto D’Auria – sono state ricostruite le agevolazioni economiche a condizioni di eccezionale favore concesse a Conti dalla Lucauto srl, concessionaria gelese riconducibile ai fratelli Rocco e Salvatore Luca, parti offese o indagati in numerosi processi al Tribunale di Gela tra il 2006 e il 2017. Oltre alla Porsche avuta in comodato per un anno e mezzo, con tanto di assicurazione pagata, il magistrato acquistava e rivendeva ai due fratelli varie auto di grossa cilindrata a condizioni di vantaggio: nel 2006, ad esempio, otteneva una Mercedes CLK a 17.500 euro a fronte di un valore stimato di 24mila; nel 2016 rivendeva alla Lucauto un Land Rover alla stessa somma a cui l’aveva acquistato l’anno prima; poco dopo acquistava un’altra Porsche Cayenne a un prezzo inferiore (36mila euro) a quello pagato dalla concessionaria per averla (39mila). Una relazione resa ancora più inopportuna dal fatto che nello stesso periodo, dal 2007 fino al 2019, i fratelli Luca sono stati indagatiimputati o parti offese in vari procedimenti assegnati allo stesso Conti: in particolare, da presidente del collegio, nel 2008 il giudice aveva assolto Salvatore Luca dall’accusa di aver favorito la latitanza di un killer di mafia appartenente al clan Madonia-Emmanuello. Una sentenza poi ribaltata dalla Corte d’Appello, che condannò l’imprenditore, e divenuta definitiva. Negli anni successivi, inoltre, Conti aveva svolto funzioni di gip in due procedimenti a carico rispettivamente di Salvatore e Rocco Luca, autorizzando la proroga delle indagini a carico del secondo

Le agevolazioni economiche e le autovetture

Dai due titolari della concessionaria, “parti offese o indagati in numerosi processi al Tribunale di Gela“, ivi inclusi “alcuni a lui assegnati – scrive il Csm – Conti avrebbe ottenuto numerose agevolazioni economiche… Il magistrato acquistava presso la Lucauto autovetture a prezzi scontati; vendeva o permutava le proprie auto alle stesse concessionarie a prezzi vantaggiosi; riceveva in comodato gratuito, anche per lunghi periodi, autovetture di grossa cilindrata; fruiva del pagamento della polizza assicurativa con riferimento alle vetture cedute in comodato gratuito.

Oltre alla Porsche Cayenne, nel 2006 Conti comprò una Mercedes a 17.500 euro, quando ne valeva 24 mila e nel 2016 avrebbe rivenduto una Land Rover alla stessa somma a cui l’aveva acquistata l’anno prima. Il procedimento penale contro il giudice, aperto a Catania per competenza funzionale, si era chiuso con l’archiviazione, su richiesta dello stesso pm. Poi però era scattato il trasferimento obbligato e ora la condanna disciplinare


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