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27 Aprile 2024 05:55
27 Aprile 2024 05:55

La Guardia di Finanza sequestra a Bari droga per 7 milioni di euro

Il dispositivo di vigilanza delle coste pugliesi disposto dalla Guardia di Finanza ha consentito di sequestrare 7 chili di marijuana trasportata su un potente gommone da due scafisti albanesi

L’operazione è stato condotta dalle unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, chiamato a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia, in collaborazione con quelle del Gruppo Aeronavale di Taranto specializzato in operazioni a largo raggio nonché Centro di coordinamento locale per l’operazione “Triton” dell’Agenzia Europea Frontex. Nella serata di ieri, un grosso gommone, nel tratto di mare al largo di Bari, è incappato nel dispositivo aeronavale delle fiamme gialle, finalizzato alla vigilanza e al contrasto all’immigrazione clandestina ed agli altri traffici illegali che, com’è noto, in questo periodo è stato particolarmente intensificato.

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Ad insospettire gli uomini della Guardia di Finanza è stato il comportamento del natante che, proveniente dal largo, puntava sulla costa barese, e navigava a luci spente. Alcune motovedette, pertanto, si sono avvicinate per eseguire un controllo più accurato ma, alle intimazioni di “alt” per tutta risposta, il potente gommone, ha aumentato la velocità nel tentativo di raggiungere rapidamente terra. Ne è scaturito un movimentato inseguimento, reso ancor più difficoltoso dalle cattive condizioni del mare. Il gommone, nonostante le pericolose manovre e repentini cambi di rotta effettuati, non è riuscito a sfuggire alla cattura.

A bordo del mezzo venivano rinvenuti numerosi involucri, tipicamente utilizzati per il confezionamento di stupefacente e diverse taniche di benzina. Natante e responsabili venivano condotti presso gli ormeggi del reparto navale delle fiamme gialle, nel porto di Bari. All’esito degli accertamenti venivano sequestrati il gommone e oltre 7 quintali di marijuana, per un valore al mercato di dettaglio di circa 7 milioni di euro, mentre i due scafisti, T.K. di 45 anni ed D.Q. di anni 40, entrambi albanesi di Valona, venivano arrestati per traffico internazionale di stupefacenti e violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione.

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