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30 Aprile 2024 04:07
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Procura di Potenza

Cronaca Giudiziaria | Cronaca Puglia |
Le motivazioni della sentenza che ha mandato in carcere l’ex-magistrato della Procura di Taranto Matteo Di Giorgio. Processo che ha visto confermare nei tre gradi di giudizio  la struttura accusatoria della Procura di Potenza. Nella sentenza di primo grado, ed in appello le pene erano diminuite soltanto per la sopraggiunta prescrizione di alcuni dei reati commessi.
19 Ottobre 2017
La struttura portante del processo  così come sviluppato e sostenuto dalla Procura della repubblica di Potenza nei confronti del Di Giorgio e dei suoi “sodali” anch’essi finiti sotto processo e condannati, fra i quali l’ex sindaco di Castellaneta D’ Alessandro che è stato condannato a tre anni di reclusione, è uscita indenne dalle teorie difensive dei legali del Di Giorgio.
8 Agosto 2017
L’ex senatore Rocco Loreto e primo cittadino di Castellaneta (TA) venne arrestato dal pm Henry John Woodcock finendo in carcere ed ai domiciliari (da innocente) accusato di aver calunniato il pm Di Giorgio che è stato condannato in primo e secondo grado. Loreto, ha rinunciato alla prescrizione ed è stato ASSOLTO CON FORMULA PIENA
28 Maggio 2017
Smontate dalla 6a Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione la richiesta della pm Lopalco di arresti cautelari nei confronti della maestra tarantina accusava di aver maltrattato 3 studenti. Richiesta che era già stata respinta dal Gip di Taranto dr. Giuseppe Tommasino
25 Novembre 2016
Capristo: “Voglio solo ricordare e confermare che l’ILVA è un problema, ma non è l’unico problema di Taranto. Questa Procura lavorerà a 360 gradi occupandosi anche di altre situazioni che meritano la stessa attenzione e ogni particolare approfondimento”
6 Maggio 2016
A Taranto sembra di navigare nel “porto della diossina”, non solo per la vicenda processuale “ILVA, Ambiente svenduto” ma anche per altre circostanze a dir poco imbarazzanti. Da accertamenti fatti abbiamo scoperto attraverso le visure camerali, stati di famiglia e non solo, che dei parenti diretti e congiunti di alcuni magistrati in servizio alla Procura tarantina, ricoprono attualmente cariche dirigenziali ed amministrative percependo lauti compensi nei consigli di amministrazioni  e collegi sindacali di società municipali, società consortili pubbliche, il tutto in un conflittto d’interessi che definire imbarazzante è ben poco
2 Aprile 2015

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