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2 Maggio 2024 05:01
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Luca Palamara

Csm & Giustizia |
I membri del Consiglio superiore della magistratura inciampati nelle intercettazioni del “caso Lotti-Palamara”, scoperti mentre partecipavano alle cene con Luca Lotti in cui si spartivano le poltrone degli uffici giudiziari, che in questo momento si sono “autosospesi” dal Csm sono pagati senza lavorare.
15 Giugno 2019
Le elezioni suppletive serviranno quindi a sostituire i membri togati del Csm dimissionari, rappresentanti eletti dai pm, e quindi non sostituibili con i primi dei non eletti. Infatti i posti riservati al Csm per i pubblici ministeri sono quattro, e alle elezioni dell’anno scorso per il rinnovo dell’intero Consiglio superiore si erano presentati giusto quattro candidati: di qui l’esigenza delle suppletive per la sostituzione dei dimissionari.
13 Giugno 2019
Corruzione diffusa. Guerre di potere per sistemare amici e proteggere la propria cricca, a Roma ma non solo. Così le toghe sono finite nel fango
12 Giugno 2019
La decisione dei magistrati apre un nuovo capitolo della bufera giudiziaria che ha travolto le stanze ovattate del Csm, sopratutto a seguito della pubblicazione delle intercettazioni degli incontri notturni a cui hanno partecipato i cinque consiglieri “carbonari”  con i parlamentari del Pd Cosimo Ferri e Luca Lotti,  riunioni durante le quali si analizzavano e contavano i voti che avrebbero consentito in sede di votazione nel plenum la nomina dell’attuale procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, a capo della Procura di Roma.
9 Giugno 2019
La decisione di ieri dell’Anm è stata votata all’unanimità: le riunioni in cui si discutevano le prossime nomine dei procuratori di Roma e Perugia,  a cui partecipavano il parlamentare del Pd Cosimo Ferri , magistrato in aspettativa,  e l’ex ministro renziano Luca Lotti “rappresentano con evidenza un’inammissibile interferenza nel corretto funzionamento dell’autogoverno”. I componenti del Csm che vi hanno partecipato “non appaiono degni dell’incarico istituzionale”
6 Giugno 2019
Il plenum straordinario di Palazzo dei marescialli si è aperto con le autosospesioni di 4 consiglieri togati: Antonio Lepre e Corrado Cartoni, entrambi di Magistratura Indipendente, avrebbero partecipato con Palamara a incontri con l’ex sottosegretario e Cosimo Ferri in cui si discuteva della nomina del procuratore di Roma. Morlini e Criscuoli hano fatto un passo indietro poco prima dell’inizio della riunione.
5 Giugno 2019
Si è dimesso dal CMS il consigliere Spina di Unicost. Coinvolti anche i membri “togati” Cartoni e Lepre presenti agli incontri con Lotti, Ferri e Palamara. Molte le nomine sospette, fra cui quella del procuratore di Matera Pietro Argentino
1 Giugno 2019
È quanto contenuto nel decreto della perquisizione disposta dalla Procura di Perugia nei confronti dell’attuale sostituto procuratore di Roma, il quale avrebbe ricevuto la somma per “agevolare” la nomina Procuratore della Repubblica di Gela di Giancarlo Longo
30 Maggio 2019
La Guardia di Finanza ha perquisito la casa e gli uffici del pm Luca Palamara, indagato per corruzione, e gli appartamenti di persone a lui “vicine”. Avvisi di garanzia al consigliere del Csm Luigi Spina e al pm Stefano Fava. La vecchia stima e reputazione affidate dal Paese alle toghe nel dopoguerra, è ormai solo un flebile ricordo di un tempo che non c’è più
30 Maggio 2019
Il pm Luca Palamara indagato per corruzione. Esposti contro Giuseppe Pignatone e Paolo Ielo. Le lotte interne negli uffici giudiziari della Capitale hanno portato alla luce giochi di potere ed i retroscena nella guerra in corso fra le correnti di Palazzo dei Marescialli, a colpi di esposti, indagini, soffiate e accuse
29 Maggio 2019
Le candidature alla guida della procura romana sono in tutto tredici, anche se sin dal primo momento, la rosa ristretta è composta da tre nomi: Francesco Lo Voi attuale procuratore capo di Palermo,   Giuseppe Creazzo procuratore capo di Firenze,  e Marcello Viola procuratore generale di Firenze
16 Maggio 2019
Si è conclusa la prima udienza del procedimento disciplinare in corso che riguarda anche la pm Celestina Carrano. Ai pm di Napoli l’accusa contesta di aver violato i doveri professionali perché con “inescusabile negligenza” evitarono “l’immediata iscrizione nel registro delle notizie di reato di Filippo Vannoni, già consigliere della presidenza del Consiglio dei Ministri
19 Febbraio 2018

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