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26 Aprile 2024 06:19
26 Aprile 2024 06:19

Aurelia Miccolis

Consumatori | Imprese | Sindacato |
Il declino della «Gazzetta del Mezzogiorno», storico quotidiano di Bari fondato nel 1887 e diffuso in Puglia e Basilicata, si può convenzionalmente far risalire al settembre 2018, quando la procura di Catania confisca a Mario Ciancio Sanfilippo i suoi beni nell’ambito di un’inchiesta per mafia (chiusasi beffardamente poche settimane fa con la completa innocenza dell’editore
3 Marzo 2024
Resta da capire, ma spetterà accertarlo alla procura di Lecce che sta indagando in merito, a cosa servì la presenza, ed a che titolo (non si è mai verificata una cosa del genere a memoria d’uomo) del procuratore Rossi e dei due pm Marazia e Di Vittorio nella famosa udienza di convalida dinnanzi al Tribunale Fallimentare di Bari quando il quotidiano barese fu assegnato alla società Ecologica, che lo ha poi conferito all’attuale
2 Marzo 2023
Secondo fonti informate fra i due soci azionisti della Gazzetta ci sarebbero delle frizioni e dei contrasti sulla gestione editoriale e la voglia di qualcuno di uscire dalla compagine societaria. Ma chi comprerebbe mai un giornale così sindacalizzato con 140 dipendenti a busta paga e poche migliaia di copie vendute e senza una concessionaria nazionale di pubblicità
13 Dicembre 2022
Le ipotesi di reato di concorso in bancarotta fraudolenta aggravata formulate dai sostituti procuratori Lanfranco Marazia e Luisanna Di Vittorio della Procura di Bari la cui conclusione delle indagini porta la firma anche dal procuratore capo Roberto Rossi. Il silenzio della Procura sulle indagini sull’asta fallimentare…dimenticate o insabbiate ? L’editore Mario Ciancio di Sanfilippo replica: “Per il mantenimento dei valori attivi, tangibili e intangibili, nonché per la salvaguardia della forza lavoro impiegata nella conduzione dello storico quotidiano, sono intervenuto con il mio patrimonio personale versando, dal 1996 ad oggi, più di 30 milioni di euro”.
11 Maggio 2022

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