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30 Giugno 2025 19:05

Stop alle telefonate moleste dei call center dal 19 agosto. L’ennesima speranza ?

Da agosto e novembre, in due step, gli operatori telefonici attiveranno dei filtri sulla rete richiesti da una delibera Agcom contro il telemarketing selvaggio attraverso numeri fasulli. Ma in realtà il problema non è risolto

Il Registro delle opposizioni non è servito praticamente a nulla e sarebbe interessante per il contribuente sapere quanto è costato al contribuente . Così come sarebbe doveroso per il Parlamento chiedersi a cosa sia servito il Codice di condotta del telemarketing. Forse delle multe pesanti avrebbero sortito migliori risultati. Sembrerebbe in dirittura d’arrivo qualche soluzione con le nuove misure varate dall’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che entreranno in vigore a partire proprio a partire da questa estate, per arrivare a uno stop definitivo per le chiamate moleste del telemarketing selvaggio che tormentano gli italiani a tutte le ore della giornata, e persino anche durante il weekend.

La prima data da ricordare è quella del prossimo 19 agosto 2025. Mentre la seconda arriverà dopo 3 mesi, per la precisione il 19 novembre 2025.

Si tratta in pratica dell’ attivazione di filtri, che dovranno essere attivati dagli operatori telefonici per impedire il fenomeno conosciuto come “spoofing” termine con il quale si definisce la falsificazione dei numeri di telefono, che consente di far credere al destinatario della chiamata che la telefonata provenga da un chiamante mentre invece arriva da tutt’altra linea, spesso localizzata all’estero ed utilizzata dalla stragrande maggioranza di gestori di servizi pubblici (telefonia fossa e mobile, internet, forniture energetiche). Un sistema molto diffuso ed utilizzato persino per i tentativi di truffa telefonica, collegati a conti correnti, carte di credito o altri strumenti di pagamento finanziario. 

L’ex deputato di Forza Italia Simone Baldelli, si è reso promotore della normativa contro il telemarketing molesto, ritiene che le scadenze dei prossimi mesi costituiscano delle “date significative” nella guerra “contro l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo e scorretto che quotidianamente viene praticato verso milioni di cittadini ormai esasperati”. Dopo anni di tormenti telefonici quotidiani subiti dai cittadini e dalle imprese, l’Agcom si è finalmente decisa di introdurre un piano in due tappe per attivare una sorta di “super-filtro”, studiato per bloccare una volta per tutte i call center illegali, insediati in mezzo mondo e capaci di mascherare il vero numero tramite le tecniche di «spoofing». Le date importanti da ricordare a futura memoria sono le seguenti: 

  • 19 agosto 2025, quando scatterà il blocco per le chiamate dall’estero che mascherano numeri fissi italiani;
  • 19 novembre 2025: tocca ai numeri mobili finti, anch’essi banditi.

La misura adottata dall’Agcom è il seguito di un processo avviato nel marzo 2024, con la revisione del Codice delle comunicazioni elettroniche, che ha ampliato i poteri dell’Autorità garante, con l’adozione di una delibera originata anche da una consultazione pubblica con operatori telefonici, associazioni dei consumatori e società di call center.  Il motivo delle due date differenti si evince dai dettagli attuativi: agli operatori è stato imposto, entro tre mesi, di attivare tecnologie per bloccare chiamate con numeri fissi falsi, ed entro sei mesi anche quelle con numeri mobili fasulli. Visto che la delibera ha la data dello scorso 19 maggio, ecco le conseguenti due scadenze previste per agosto e novembre 2025.

Come funzionerà il filtro anti-spam

Lo stop alle chiamate moleste dovrebbe avvenire attraverso un dispositivo tecnico-operativo applicato alla rete telefonica.  Per capire come funziona è necessario fare un passo indietro e chiarire l’ attuale funzionamento.   Le chiamate con numeri alterati vengono immesse nella rete da operatori poco controllati in altri Paesi. Operatori internazionali di transito telefonico veicolano le chiamate verso la rete nazionale del destinatario, cioè in Italia nel nostro caso. Non essendoci finora una tecnica per verificare in tempo reale l’autenticità del numero di origine, l’operatore telefonico italiano era di fatto obbligato a veicolare la chiamata, non potendo bloccarla senza avere la prova e certezza di una contraffazione delle numerazioni. 

La nuova regolamentazione adesso impone agli operatori che gestiscono il traffico internazionale in ingresso di eseguire controlli e verifiche prima di inoltrare le chiamate all’operatore finale. I nuovi filtri potranno intercettare le chiamate con apparente prefisso fisso italiano (02 per Milano, 06 per Roma e così per le altre città) che in realtà provengono  però da nazioni estere: una palese anomalia che ora sarà bloccata direttamente dall’operatore internazionale, e tutto questo avverrà a partire dal prossimo 19 agosto

La gestione delle chiamate con numeri di cellulare falsificati è invece più complessa e richiederà più tempo, altri 3 mesi, per essere implementata e perfezionata. Questo perché, ovviamente, un numero mobile italiano potrebbe appartenere a un  nostro connazionale che si trova effettivamente in roaming all’estero. La soluzione per i cellulari quindi cosa prevede ? Gli operatori internazionali che riceveranno queste chiamate andranno a verificare in tempo reale l’esistenza del numero all’interno del database ministeriale italiano. Se il numero esiste, chiederanno all’operatore mobile di riferimento se l’utente è effettivamente in roaming. Uno scenario non facile da gestire in cui sono state previste tutte le casistiche, sia per garantire l’efficacia del blocco, sia per evitare di stoppare chiamate legittime. 

La cosa importante è che tutti questi filtri, la cui attivazione è imminente
per chiamate fisse e mobili, funzioneranno in tempo reale sulla rete, senza dover scaricare app o modificare impostazioni da parte degli utenti.  Il punto di forza previsto per questo sistema è che va a prendere di petto lo spoofing dall’estero. Ma le sfide restano e non è detto, anzi è improbabile, che cessino tutte le telefonate con offerte commerciali. Le chiamate italiane legali (non falsificate) e le chiamate straniere genuine non verranno toccate. L’azione dei filtri sarà orientatata solo verso le reti internazionali (spesso criminali) che operano con falsi ID. Anche perché il settore legittimo del telemarketing, che ha sostenuto la delibera Agcom, conta oltre 80.000 lavoratori e un indotto di circa 2 miliardi di Pil. In questo modo sarà sarà finalmente possibile distinguere il telemarketing corretto da quello illegittimo. 

Oltre alle chiamate legittime, cosa rimane fuori dallo scudo dei filtri? Resta la possibilità di falsificare il numero chiamando dall’Italia, ma in questo caso sarebbe semplice per gli operatori nazionali accorgersi della cosa e bloccare la chiamata. L’ Agcom potrebbe poi sanzionare l’illecito, visto che le regole della numerazione telefonica italiana vietano agli operatori di far partire chiamate con un numero falso. Restano inoltre fuori dai filtri le chiamate con un vero numero internazionale che appare come tale nell’identificativo del chiamante: in questo caso saranno comunque facilmente individuabili e si potrà bloccare la chiamata.

Che il settore del telemarketing annoveri 80mila addetti generando un indotto di circa 2 miliardi di Pil, tutto ciò non costituisce alcun diritto di ledere la privacy delle persone ed imprese che non vogliono essere disturbate dai call center, e probabilmente occorrerebbero maggiori controlli anche da parte del Garante della privacy per il trattamento dei dati personali immagazzinati dai call center e molto spesso e volentieri abusivamente.

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