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29 Marzo 2024 07:26
29 Marzo 2024 07:26

SONDAGGI: SE CONTE VA AL VOTO, ADDIO PALAZZO CHIGI

E' questo il vero motivo per il quale il premier Giuseppe Conte e la sua compagnia di giro non vogliono mollare Palazzo Chigi, poichè il quadro che si delinea potrebbe rendere meno forte proprio il premier. Se la coalizione non regge per colpa sua, spazio ad un altro premier pur di non andare alle urne.

di REDAZIONE POLITICA

Game over. In italiano potrebbe tradursi “la festa è finita ! . Tutti i sondaggi sono concordi: andando al voto la destra. vincerebbe senza problemi Sarebbero pochissimi i collegi in mano all’attuale maggioranza di governo. La nuova rilevazione statistica di Youtrend è da poche ore sulle scrivanie dei leader dei partiti,  evidenziando sulle mappe un’ampia predominanza del colore azzurro dove andrebbe l’Italia in caso di elezioni anticipate.

E’ questo il vero motivo per il quale il premier Giuseppe Conte e la sua compagnia di giro non vogliono mollare Palazzo Chigi, poichè il quadro che si delinea potrebbe rendere meno forte proprio il premier. Se la coalizione non regge per colpa sua, spazio ad un altro premier pur di non andare alle urne.

Il vantaggio del centrodestra sarebbe netto soprattutto nei collegi uninominali, nonostante la riduzione dei parlamentari. E c’è da scommettere che l’attuale maggioranza negli accordi per mettere in piede un nuovo esecutivo farà di tutto e di più per fare avanzare la riforma elettorale proporzionale: il motivo è chiaro, si vogliono limitare i danni e cercare di governare anche dall’opposizione, nella più classica tradizione consociativa post-comunista.

I sondaggi analizzati da Youtrend, che hanno riunito insieme le tendenze attuali ed i risultati delle elezioni europee del 2019, danno una larga maggioranza al centrodestra sia alla Camera che al Senato con qualunque scenario coalizionale, con la prospettiva di poter finalmente attuare un programma omogeneo di governo.

Solo uno scenario creerebbe problemi al centrodestra: quello di un’ “alleanza Brancaleone” con dentro anche i centristi (sullo stile Scilipoti & co.) che oggi sono all’opposizione del Governo Conte, allettati da qualche poltrona ministeriale . Sulla carta una competizione sul filo dei voti; in realtà, un esito improbabile di favore per la sinistra per l’incompatibilità dei vari elettori di riferimento.

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