Presentato questa mattina dal Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone il Calendario istituzionale 2026 della Direzione Investigativa Antimafia presso la “Sala Refettorio” di Palazzo San Macuto in Roma, , presenterà. L’ ’evento, strutturato in una tavola rotonda è stato moderata dalla giornalista Francesca Fagnani, con interventi dell’On. Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, la Dott.ssa Lia Sava, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, prima donna a ricoprire tale incarico, la Dott.ssa Lorena Di Galante, Vice Direttore Operativo della DIA, nonché la Dott.ssa Elena Ferraro, imprenditrice del trapanese nota per essersi opposta a richieste estorsive dei Messina Denaro e finita per questo motivo sotto scorta. I lavori sono stati conclusi da un intervento del Dott. Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Presente Lucia Borsellino, figlia del compianto magistrato Paolo Borsellino tragicamente ucciso con la sua scorta dalla mafia.

Il Calendario Storico della Direzione Investigativa Antimafia del 2026 è dedicato alle donne della legalità. Donne che, spesso in silenzio ma sempre con assoluta determinazione, hanno rotto con il passato, hanno sfidato il peso della cultura mafiosa, hanno scelto – con sacrificio e lucidità – di stare dalla “parte giusta”. Questa edizione vuole essere non soltanto un racconto iconografico, ma un percorso di memoria civile, un tributo a un coraggio che ha cambiato e continua a cambiare il nostro Paese.

Il calendario conferma la sua natura di strumento istituzionale prezioso, non solo per il significato simbolico che porta con sé, ma per il valore identitario che rappresenta per tutto il personale della DIA. E in questa edizione, più che mai, le donne emergono come protagoniste assolute, capaci di intrecciare – nelle istituzioni, nella società civile, nell’arte, nella politica e nella vita quotidiana – la trama viva della speranza e della legalità.


Ed è proprio attraverso questo spirito che possiamo leggere il calendario mese per mese: come una grande narrazione corale, che dà volto e voce alle donne che hanno inciso, e continuano a incidere, nella storia antimafia.





