L’assemblea del partito Partito Democratico di Puglia ha ratificato, all’unanimità, la nomina del consigliere regionale Marco Lacarra a nuovo segretario del Pd. “Sono emozionato, ma motivatissimo pronto a svolgere al meglio un compito difficile – le prime parole da segretario di Lacarra – ad assumere una responsabilità importante, ma estremamente stimolante. Il mio impegno sarà quello di creare ponti solidi tra il partito nazionale e il territorio pugliese, al fine di costruire un proficuo clima collaborativo che contribuisca a creare le migliori condizioni possibili per lo sviluppo e la crescita della nostra terra“. L’assemblea regionale del Pd, sarà presieduta da Assuntela Messina, ha anche nominato anche le due vice segretarie del partito: l’onorevole Elisa Mariano e Sandra Antonica .
“Quella del Pd di Puglia è una comunità straordinaria, che ha scritto la storia del centrosinistra in questa regione, sempre e comunque nel rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, senza fare distinzioni di sorta” – ha dichiarato Michele Emiliano presidente della Regione Puglia , prima di lasciare l’incarico a Marco Lacarra – “Da oggi non sarò più segretario del partito – ha aggiunto Emiliano – ma nel mio ruolo di Presidente della Regione Puglia continuerò a parlare con il territorio, a raccogliere le idee e le istanze dei cittadini pugliesi, per poter dare un contributo alla stesura di un programma targato Puglia da presentare al prossimo congresso nazionale, che sia alla base di un più ampio programma di governo nazionale in grado di guidare questo Paese senza compromessi, ma con determinazione e con in testa un unico obiettivo: il bene della comunità, che poi è l’unico modo che conosciamo di fare politica“.
Lacarra nel suo primo discorso da segretario regionale ha aggiunto che “Il Pd, in Puglia ha il dovere di continuare a recitare un ruolo da protagonista nello scenario politico pugliese, di confermarsi punto di riferimento per il centro-sinistra regionale. Abbiamo di fronte a noi sfide e appuntamenti importanti, alcuni epocali, sia a livello nazionale, come il referendum costituzionale, una riforma che non sarà la migliore del mondo ma finalmente offre la possibilità di segnare un cambiamento forte nel Paese, sia a livello locale: dalla Sanità all’agricoltura fino all’emergenza occupazionale. Con la ritrovata unità e con un ritrovato spirito di comunità, ma sopratutto con la politica dei fatti, da contrapporre al diffuso sentimento dell’antipolitica che molti fomentano, sono convinto che sapremo essere all’altezza“.






