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7 Novembre 2024 11:43

Osservatorio Agcom sui media. Tv flat, crisi quotidiani, 44 milioni in Rete

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo al primo semestre 2024.

TELEVISIONE

Nel settore televisivo, gli ascolti medi giornalieri nella prima metà del 2024 rispetto al 2023 non mostrano variazioni significative nell’“intero giorno” (8,55 milioni di spettatori), mentre nel “prime time” si registra un leggero aumento (da 20,01 a 20,12 milioni, +0,5%). Ampliando il periodo di osservazione al 2020, gli ascolti medi nel 2024 sono diminuiti di 2,39 milioni nell’“intero giorno” (-21,8%) e di 4,85 milioni nel “prime time” (-19,4%). Rispetto al 2019, si conferma una riduzione degli ascolti della televisione generalista: 1 milione di spettatori in meno nel giorno medio e 2,4 milioni in meno nel prime time.

Tra i principali gruppi televisivi, Rai supera Mediaset con 3,21 milioni di spettatori contro 3,16 milioni nell’intero giorno nei primi sei mesi del 2024. Tuttavia, rispetto al 2023, Rai ha perso 70 mila spettatori (-2%) e Mediaset ne ha persi 60 mila (-1,8%). Dal 2020 al 2024, Rai ha perso 1,07 milioni di spettatori (-25,1%) e Mediaset circa 660 mila (-17,3%). In termini di share, nel primo semestre 2024, Rai ha superato Mediaset di 0,5 punti percentuali (37,4% contro 36,9%), mentre nel 2020 il divario era di 4,3 punti (39,1% contro 34,8%).

WB/Discovery ha registrato una crescita del 13% su base annua con circa 770 mila spettatori giornalieri. Comcast/Sky ha raggiunto 630 mila spettatori (+1,3% rispetto al 2023), mentre Cairo Communication/La7 ha mostrato una crescita dell’11,2%, passando da 320 mila a 360 mila spettatori.

Nel prime time, Rai mantiene la leadership con 7,88 milioni di spettatori (39,2% di share), contro i 7,13 milioni di Mediaset (35,5%). Gli spettatori Rai sono aumentati da 7,81 a 7,88 milioni su base annua, mentre quelli di Mediaset sono scesi di 400 mila (da 7,53 a 7,13 milioni). WB/Discovery ha superato Comcast/Sky con 1,74 milioni di spettatori giornalieri (+24,8% su base annua), mentre Comcast/Sky ha registrato una lieve flessione (-2,2%, con 1,47 milioni di spettatori). La7 ha guadagnato 170 mila spettatori (+17,3%), raggiungendo 1,18 milioni.

QUOTIDIANI

La crisi dell’editoria quotidiana si conferma anche nei primi sei mesi del 2024. In media, nel periodo gennaio-giugno 2024, sono state vendute giornalmente 1,31 milioni di copie, con una flessione del 9,2% su base annua e del 29,4% rispetto al 2020. Suddividendo la distribuzione tra testate nazionali e locali, si rileva che, rispetto al primo semestre del 2023, i quotidiani nazionali hanno registrato una riduzione leggermente inferiore rispetto a quelli locali (-8,9% contro -9,5%). Questo trend si conferma anche nell’arco del periodo 2020-2024, durante il quale le testate nazionali hanno ridotto le vendite del 28,2%, mentre i quotidiani locali hanno registrato una flessione più marcata del 31,0%.
Le copie vendute giornalmente in formato cartaceo (1,12 milioni) si sono ridotte del 9,2% rispetto al 2023 (quando erano 1,23 milioni) e del 32,3% rispetto al 2020 (quando venivano vendute 1,65 milioni di copie giornaliere).

La scarsa attrattiva dei quotidiani digitali si conferma nei dati del primo semestre del 2024, con una media di circa 190 mila copie digitali vendute al giorno. La vendita di copie digitali risulta maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: nel 2024, le prime cinque testate del segmento digitale (“Corriere della Sera”, “Il Sole 24Ore”, “La Repubblica”, “Il Fatto quotidiano” e “La Stampa”) rappresentano quasi il 60% delle copie complessivamente vendute, mentre per la versione cartacea, le prime cinque testate (“Corriere della Sera”, “La Gazzetta dello Sport”, “La Repubblica”, “La Stampa” e “Avvenire”) rappresentano il 33,9%.

Per quanto riguarda i principali quotidiani nazionali “generalisti” (“Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Avvenire” e “Il Messaggero”), nei primi mesi del 2024 hanno registrato una flessione nella vendita di copie cartacee pari all’8,0% rispetto al 2023. Tale flessione si amplia al 35,0% rispetto al 2020. Le vendite giornaliere di copie digitali, invece, risultano stabili su base annua e in crescita del 12,6% rispetto al 2020.

Va segnalato che tutte le altre categorie editoriali (“altri quotidiani nazionali generalisti”, “testate a diffusione regionale o pluriregionale”, “quotidiani di informazione economica” e “quotidiani sportivi”) hanno registrato su base annua una riduzione media del 15,3% nella vendita di copie digitali.

L’analisi per gruppi editoriali, in termini di copie complessivamente vendute, mostra che nel primo trimestre 2024, il gruppo Cairo/RCS è il principale operatore con una quota del 18,8% (che include “Corriere della Sera” e “La Gazzetta dello Sport”), seguito da GEDI con il 14,8% (che include sei testate, tra cui “La Repubblica” e “La Stampa”). Seguono Caltagirone Editore (“Il Messaggero”, “Il Mattino” e altre tre testate) e Monrif Group (che con il marchio “QN-Quotidiano Nazionale” include “Il Resto del Carlino”, “Il Giorno” e “La Nazione”) con rispettivamente il 9,3% e l’8,0%. Il Sole 24 Ore detiene una quota del 4,8%, Amodei (con “Corriere dello Sport” e “Tuttosport”, incluse le edizioni del lunedì) il 4,3% e il Gruppo Tosinvest (con “Il Giornale”, “Libero” e “Il Tempo”) il 4,0%.

Considerando le vendite complessive (formato cartaceo e digitale) nell’arco degli ultimi 12 mesi (luglio 2023 – giugno 2024), il “Corriere della Sera” ha venduto 63,4 milioni di copie, superando la somma delle vendite delle altre due principali testate generaliste, “La Repubblica” e “La Stampa”, che complessivamente hanno venduto 59,8 milioni di copie. Pertanto, il “Corriere della Sera” si conferma come la principale testata con una quota del 12,9%, seguito da “La Repubblica” (7,2%), “La Gazzetta dello Sport” (5,8%) e “La Stampa” (5,0%).

PIATTAFORME ONLINE

Nel mese di giugno 2024, 44 milioni e 316 mila utenti unici hanno navigato in rete, trascorrendo in media oltre 72 ore online. Ai primi posti per utilizzo si trovano i grandi player internazionali come Alphabet/Google, META (Facebook/Instagram), Amazon e Microsoft, seguiti da piattaforme di gruppi editoriali e operatori nazionali come GEDI, Cairo Communication/RCS Mediagroup e Poste Italiane.

Per quanto riguarda i siti e le applicazioni di informazione generalista, a giugno 2024 si sono registrati 38 milioni e 788 mila utenti unici, con una crescita del 2,1% (+784 mila visitatori) rispetto a giugno 2023. Il sito più visitato è stato quello de “La Repubblica” con circa 29 milioni e 596 mila utenti unici, seguito da “Corriere della Sera” (28 milioni e 934 mila utenti, -3%) e “Fanpage” (21 milioni e 183 mila utenti, -6,9%).

Gli utenti delle piattaforme di e-commerce sono stati oltre 39 milioni a giugno 2024, con un incremento di 1.336 mila rispetto a giugno 2023. Ai primi posti si trovano Amazon, con 35 milioni e 755 mila utenti unici (+1,8%), seguita da eBay (15 milioni e 929 mila, -2,5%) e AliExpress (13 milioni e 772 mila, +23,1%).

Per quanto riguarda le piattaforme di social network, a giugno 2024 si sono registrati oltre 39 milioni e 496 mila utenti unici, con un aumento di 1.295 mila visitatori su base annua. Tra le piattaforme più frequentate si confermano quelle del gruppo META: Facebook con 37,2 milioni di utenti unici (+2,8%) e Instagram con 33,8 milioni (+6,4%). TikTok ha registrato una crescita del 7,1% su base annua, mentre X (ex Twitter) e LinkedIn hanno mostrato una flessione rispettivamente del 6,9% e del 9,7% rispetto a giugno 2023.

Passando alle piattaforme di video on demand (VOD) a pagamento, a giugno 2024 sono stati rilevati 14 milioni e 355 mila utenti unici, con un aumento di 218 mila rispetto a giugno 2023. Netflix, con 8,2 milioni di utenti unici nel primo trimestre 2024, ha registrato una contrazione dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Amazon Prime Video ha registrato 6,8 milioni di visitatori (+5%), Disney+ ha raggiunto 3,6 milioni (+6,2%), Dazn ha visto una lieve flessione a 2,1 milioni e Now (Sky) ha avuto 1,4 milioni di utenti (+24,9%).

In termini di ore di navigazione sui siti di streaming video a pagamento, a giugno 2024 si sono registrate circa 40 milioni di ore, con una crescita dell’1,6% rispetto a giugno 2023. Il tempo complessivo trascorso su Netflix è diminuito da 185 milioni di ore nel primo semestre 2023 a 173 milioni nel 2024, mentre Amazon Prime Video è passato da 26 a quasi 34 milioni di ore e Disney+ da 11 a 20 milioni.

Per quanto riguarda le piattaforme di video on demand gratuite, a giugno 2024 sono stati registrati oltre 34 milioni di utenti unici, in calo rispetto all’anno precedente. Tra le piattaforme VOD gratuite più visitate vi sono i siti di News Mediaset Sites (21,2 milioni di utenti unici), Sky TG24 (9,1 milioni) e RaiPlay (7,9 milioni).

COMUNICAZIONI ELETTRONICHE

A fine giugno 2024, nella rete fissa, gli accessi complessivi su base trimestrale non mostrano variazioni di rilievo e rimangono attorno ai 20,24 milioni di linee. Le linee in rame sono diminuite di circa 170 mila unità su base trimestrale e di 720 mila rispetto al giugno 2020, e nell’ultimo quadriennio hanno subito una flessione di 4,95 milioni di accessi. Sebbene in calo su base annua (-587 mila linee), gli accessi FTTC rappresentano circa il 47% della base clienti complessiva. Gli accessi FTTH crescono di oltre 300 mila unità su base trimestrale e di 1,09 milioni su base annua, mentre rispetto a giugno 2020 l’incremento è di 3,71 milioni di linee.

Le linee Fixed Wireless Access (FWA) sono aumentate di circa 180 mila unità su base annua e, a fine giugno 2024, ammontano a 2,25 milioni di accessi. Le linee broadband complessive sono stimate in circa 19,16 milioni, risultando in crescita sia su base trimestrale (+40 mila linee) che su base annua (+150 mila). Durante il primo semestre 2024, la flessione delle linee DSL (-290 mila unità da inizio anno) è stata più che compensata dall’aumento delle linee in altre tecnologie, che sono cresciute di 425 mila unità.
Le dinamiche mostrano un aumento significativo delle prestazioni di connessione: la percentuale di linee con velocità pari o superiore ai 100 Mbit/s è salita dal 46,4% (giugno 2020) al 75,2% (giugno 2024). Si evidenzia anche una crescita delle linee con capacità di trasmissione ≥1GB/s, passate dal 7,0% al 25,2% nello stesso periodo.

Il consumo di dati continua a crescere: il traffico medio giornaliero nel primo semestre 2024 è aumentato del 14,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 65,8% rispetto al 2020. Il traffico giornaliero per linea broadband è cresciuto del 55% rispetto al 2024, passando da 6,03 GB a 9,34 GB per linea in media al giorno.

Per quanto riguarda gli accessi broadband e ultra-broadband, a giugno 2024 Tim rimane il maggiore operatore con il 36,8% degli accessi, seguito da Vodafone (16,1%) e da Wind Tre e Fastweb (rispettivamente con il 14,3% e 13,3%). Sky Italia si attesta al 3,6%, mentre Eolo e Tiscali si dividono il 3,5%. È da sottolineare che Sky Italia ha mostrato il maggiore dinamismo, guadagnando 0,6 punti percentuali su base annua. Anche i piccoli operatori sono in crescita e rappresentano l’8,7% del mercato.

Nel segmento delle linee in fibra, Tim mantiene il primo posto con il 26,3%, seguita da Vodafone (17,9%), Wind Tre (17,6%), Fastweb (15,8%) e Sky Italia (5,6%). È degna di nota la crescita di Iliad, che ha guadagnato 1,8 punti percentuali su base annua, raggiungendo il 5,4% del mercato.

Nella rete mobile, a giugno 2024, le sim attive (Human e M2M) sono 108,7 milioni, con un incremento di 540 mila unità su base annua. Le sim M2M mostrano un aumento di 700 mila unità, mentre le linee Human hanno registrato una diminuzione di 160 mila sim. Le sim Human sono in gran parte (86,4%) associate a utenza residenziale, mentre oltre il 90% delle sim sono prepagate. 

Tim è il leader di mercato con il 27,3% delle sim complessive, seguita da Vodafone (26,4%), Wind Tre (23,9%), Iliad (10,4%), PostePay (4%) e Fastweb (3,6%). Nel segmento delle sim Human, Wind Tre è il principale operatore con il 24,2%, seguito da Tim (23,6%), Vodafone (21,2%) e Iliad (14,4%), che ha registrato una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua. PostePay (5,5%), Fastweb (4,9%) e CoopVoce (2,8%) seguono con quote minori. Sono circa 58,7 milioni le sim Human che hanno prodotto traffico dati nel secondo semestre del 2024, con un aumento di 2,2 milioni rispetto al 2023. Il traffico dati giornaliero nel primo semestre 2024 è cresciuto del 16,5% su base annua e del 165% rispetto al 2020. Il consumo medio unitario giornaliero è di 0,84 GB, in aumento del 13% rispetto al 2023 e di oltre il 150% rispetto al 2020 (quando era 0,33 GB).

POSTE

Nel settore postale, nel primo semestre del 2024, i ricavi delle principali imprese hanno registrato una crescita del 2,6% su base annua, raggiungendo quasi 4,2 miliardi di euro. I servizi di consegna pacchi (nazionali e transfrontalieri) hanno visto un incremento del 2,4%, mentre i servizi di corrispondenza sono cresciuti del 3,6%. Nel dettaglio, i ricavi dei servizi di consegna pacchi nazionali sono aumentati del 3,8% (2,25 miliardi di euro).


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