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16 Aprile 2024 09:46
16 Aprile 2024 09:46

OPERAZIONE “HIDDEN PARTNER” DELLA GUARDIA DI FINANZA A SIENA. INDAGATO IL DEPUTATO CAIATA (FdI)

I riflettori giudiziari sono puntati sulla società Sielna spa di proprietà dell'imprenditore kazako Igor Bidilo attivo nel settore petrolifero il quale, con proventi generati dal petrolio proveniente dalla Russia, ed attraverso fondi custoditi in diversi paradisi fiscali, avrebbero consentito nel 2014 e 2015 un'evasione fiscale di oltre 50 milioni di euro. ALL'INTERNO I NOMI DEGLI INDAGATI ED IL VIDEO DELL' OPERAZIONE

di REDAZIONE CRONACHE

La Guarda di Finanza di Siena ha portato a termine l’operazione “Hidden Partner”, condotta dal pm Siro De Flammineis della Procura senese, che ha stroncato una trama di intrecci mirata al riciclaggio internazionale, con al centro una società attiva nel campo dei bar e della ristorazione tra Siena, Firenze e Milano. Quattordici milioni di euro sequestrati e 12 indagati. L’indagine è in realtà un “prolungamento” di un fascicolo aperto per i bilanci 2014 e 2015 della società Sielna Spa ed ha portato ieri mattina ad alcune perquisizioni, fra cui anche quelle nelle sedi della stessa Sielna Spa e della Cooperativa Axia Service.

Si tratta di fatto della prosecuzione dell’indagine del 2018, che vedeva già fra gli indagati Bidilo, Staffieri e Del Regno, cui si è aggiunto il supplemento di indagine che ha portato ad altri nominativi raggiunti da avviso di garanzia e alle perquisizioni di questa mattina. I reati ipotizzati sono autoriciclaggio, reati tributari, societari e di corruzione e contro il patrimonio.

L’attività investigativa delegata dalla Procura di Siena alle Fiamme Gialle si è avvalsa di Eurojust, l’agenzia di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea, che ha permesso di ottenere documentazione da vari stati esteri. L’indagine ha portato alla luce due prime linee di finanziamento anomale, per oltre 11 milioni di euro, veicolate attraverso conti correnti stranieri verso una holding nazionale all’epoca dei fatti con sede a Siena.

In particolare, Eurojust ha reso possibile il tempestivo svolgimento delle complesse attività rogatoriali ed ha affrontato le numerose problematiche di coordinamento con le autorità straniere attraverso apposite riunioni svoltesi presso la sede di tale organismo europeo. Tale corposa attività rogatoriale attivata dalla Procura di Siena, ha visto interessati numerosi Stati esteri a vario titolo coinvolti dai flussi documentali e finanziari (Svizzera, Cipro, Estonia,
Lettonia, Francia, Isole Vergini Britanniche, Federazione russa e Austria per citare le principali) la quale ha permesso di acquisire direttamente in tali territori stranieri, con accessi, perquisizioni, sequestri, escussioni ed acquisizioni documentali – eseguiti, congiuntamente con il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, dalla Guardia di Finanza di
Siena
e dalle forze di polizia straniere coinvolte – elementi probatori fondamentali per la compiuta ricostruzione delle movimentazioni finanziarie estere e delle responsabilità ascrivibile ai titolari delle società straniere coinvolte in tali dinamiche, alcune delle quali residenti, almeno formalmente in Stati a fiscalità privilegiata

I riflettori giudiziari degli inquirenti sono puntati sulla società Sielna spa di proprietà dell’imprenditore kazako Igor Bidilo attivo nel settore petrolifero il quale, secondo l’accusa, con proventi generati dal petrolio proveniente dalla Russia, ed attraverso fondi custoditi in diversi paradisi fiscali che avrebbero consentito nel 2014 e 2015 un’evasione fiscale di oltre 50 milioni di euro , ha acquistato diverse società operanti nel settore della ristorazione a Siena, Roma, Milano e Firenze. Al magnate kazako Igor Bidilo sono stati sequestrati beni mobili e immobili tra cui diversi appartamenti a Siena, un ex convento a Firenze ed un attico vicino a Piazza di Spagna a Roma.

Fra i vari locali molti sono ben noti come il Caffè Scudieri a Firenze, e successivamente la gestione della caffetteria di Palazzo Pitti e, nel 2019, lo storico caffè letterario Giubbe Rosse di piazza della Repubblica. In quest’ultima acquisizione comparirebbe Del Regno che secondo il pm Siro De Flammineis avrebbe agevolato l’acquisto tramite i suoi stretti contatti con il Comune di Firenze per poi effettuare con la stessa società Sielna del kazako Igor Bidilo delle operazioni commerciali private.

il presidente del Potenza Calcio, on. Salvatore Caiata

Compare nuovamente in un’inchiesta giudiziaria Salvatore Caiata presiedente del Potenza calcio , eletto deputato nel Movimento 5 Stelle ( e successivamente passato in Fratelli d’ Italia) tra gli indagati dell’inchiesta per autoriciclaggio della Procura di Siena. Dalle nostre informazioni attinte da fonti dell’indagine Caiata risulta iscritto nel registro degli indagati per evasione fiscale cioè per reati tributari. Insieme a lui compare Vincenzo Del Regno, con un passato da segretario comunale a Firenze, Genova, Prato, e Siena, dal 2017 alla metà del 2019 membro della deputazione generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e successivamente giudice della sezione regionale della Corte dei Conti della Toscana.

Dai Giudici per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena, Dott. Alessandro Buccino Grimaldi e Dott.ssa Ilaria Cornetti, sono state disposte 5 misure, fra coercitive e interdittive, nei confronti di altrettante persone ed il contestuale sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità liquide, beni mobili ed immobili per un valore di circa 14 milioni di euro, nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate a vario titolo 12 persone per autoriciclaggio, reati tributari, societari e di corruzione e contro il patrimonio. Fra gli indagati compaiono anche Nadia Cristina Maxim (moglie di uno degli amministratori della Sielna Spa), Cataldo Staffieri e la moglie Simona Adurno, Maria Maiorano e Daniela Caiata rispettivamente madre e sorella di Salvatore Caiata.

“Ho appena rimesso nelle mani dell’on. Giorgia Meloni il mio mandato da segretario regionale della Basilicata di Fratelli d’Italia ha annunciato, con un post su Facebook, l’on. Salvatore CaiataHo a lungo riflettuto, e il parlamentare e presidente del Potenza calcio (serie C, girone C) proprio perché sono certo che questo attacco – ci tengo a dire del tutto infondato e privo di ogni connotazione, cosa che presto la stessa giustizia sono certo potrà appurare – nasce con lo scopo di ledere l’immagine del partito oltre che la mia persona, mi occorre tutelare la stessa con questo atto“.

nella foto l’ on. Salvatore Caiata

“Sebbene cosciente che quanto riportato dai giornali in questi giorni – ha aggiunto Caiataattiene alla mia vita professionale privata e assolutamente non al mio ruolo istituzionale che ho sempre portato avanti con trasparenza e lealtà nella totale legalità , e soprattutto che presto la giustizia, in cui ripongo la mia totale fiducia saprà riconoscere la mia totale estraneità ai fatti imputati, ma anche che la strumentalizzazione e lo sciacallaggio messo in atto contro la mia persona possa in qualche modo penalizzare l’immagine di Fratelli d’italia, e di questo non potrei mai darmi pace. Sono quindi a rimettere il mandato da segretario regionale, lo devo a Giorgia, che mi ha dato fiducia, al partito che merita di essere tutelato, ai miei conterranei che credono in me e nella mia figura, e a me stesso, perché – ha concluso – mai potrei perdonarmi di aver nuociuto ciò a cui tengo più: la famiglia di Fratelli d’Italia Basilicata

Colpito da misura cautelare con sospensione di 6 mesi dai pubblici uffici il presidente della Camera di commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi, da poco nominato alla presidenza di Unioncamere Toscana. Secondo l’accusa Guasconi avrebbe selezionato degli investitori per sostenere l’attività imprenditoriale di Sielna Spa ottenendo in cambio l’acquisto da parte della società di una sua proprietà in Val d’Orcia con un contratto preliminare di vendita del valore di 400mila euro.  

Massimo Guasconi presidente della Camera di commercio di Arezzo e Siena

“Il dottor Guasconi preso atto dell’ipotesi di reato che viene avanzata, afferma la propria totale estraneità rispetto all’ipotesi delittuosa prospettata e a tale riguardo contesta con fermezza ogni ipotesi di matrice corruttiva a suo carico, avendo egli sempre agito, in qualità di Presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo, nell’esclusivo interesse delle società del territorio, tutte in modo indistinto” dichiarano i suoi legali Enrico e Lorenzo De Martino in una nota, “Nel contempo, nell’ottica di assoluta trasparenza nonché giusta serenità nei confronti dell’Ente, si è volontariamente autosospeso con effetto immediato dalla carica di Presidente, in attesa di prendere visione del fascicolo delle indagini, così da poter sin da subito valutare le prime attività difensive”. Sulla posizione dell’ onorevole Caiata, l’avvocato De Martino si limita a dire: “Non ho ancora capito di che cosa sia accusato”.

Nei confronti del kazako Bidilo, Del Regno, Guasconi e i due dirigenti della società Sielna la procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. Nell’inchiesta avviata a fine 2018 e condotta con rogatorie internazionali, intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali risultano a vario titolo indagati, tra gli altri anche l’imprenditore senese Andrea Bellandi, direttore generale della squadra di calcio Acn Siena 1904.

Andrea Bellandi, direttore generale della squadra di calcio Acn Siena

Sospensione dell’esercizio di attività imprenditoriale per due figure apicali della società Sielna ma anche sospensione due mesi dai pubblici uffici per Andrea Draghi agente di polizia municipale a Siena (successivamente sospeso dal servizio) per il suo coinvolgimento in un presunto episodio di corruzione.

Nell’inchiesta sono contestati numerosi episodi di appropriazione indebita da parte degli amministratori di Sielna Spa i quali secondo gli inquirenti, in concorso con i rappresentanti legali di altre società nazionali, si sarebbero appropriati di svariati milioni di euro nella disponibilità della holding per effettuare operazioni societarie e commerciali di natura puramente speculativa. Per garantire la totale continuità aziendale è stato nominato un amministratore giudiziario da parte del tribunale di Siena.

Le attività di servizio della Guardia di Finanza di Siena , è stato condotto nel tempo anche grazie all’apporto dei finanzieri dello S.C.I.C.O. di Roma, ed hanno visto impegnati nella fase esecutiva militari dei Comandi Provinciali di Roma, Milano e Firenze.

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