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14 Maggio 2024 12:00
14 Maggio 2024 12:00

Mattarella: “La cultura è indispensabile per la pace”

"Mattarella a Scampia ha un valore molto simbolico - ha sottolineato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi -. L'apertura dell'università nel quartiere significa un'altra Scampia, una Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani a cui dobbiamo dare un futuro diverso, significa una dignità dell'abitare e della vita. La presenza di Mattarella per noi è il riconoscimento di un percorso che stiamo facendo e che deve essere ancora completato con il grande progetto Restart Scampia, ma ci incoraggia.

“La cultura è indispensabile per la pace”: sono le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, in visita all’Università Federico II di Napoli per gli 800 anni dell’ateneo. Il presidente della Repubblica è stato accolto dal Rettore, Matteo Lorito, e dal ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. La cerimonia solenne si tiene nell’Aula Magna Storica dell’antica sede dell’università in corso Umberto. Mattarella, poi, inaugurerà anche i primi ambulatori specialistici del plesso federiciano nel quartiere di Scampia.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in occasione dell’ottocentesimo anno dalla fondazione

Mattarella, nell’atrio della sede storica, sulle note dell’inno della Federico II suonato da dieci musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti, ha assistito allo scoprimento della prima delle opere permanenti, realizzate in occasione delle celebrazioni federiciane, ‘Lictera temporales’, di Asad Ventrella, in acciaio inox.

Il capo dello Stato è giunto a Scampia al termine della cerimonia che ha dichiarato aperto l’anno accademico 2023-2024. All’ingresso scoperta la “Testa di Federico” l’opera dell’artista Lello Esposito. “Irradiazione di positività dal punto di vista sociale. Insediamento lanciato su prospettive di grande innovazione. Grazie per quanto fate e quanto farete, auguri” ha detto a Scampia Mattarella che ha visitato l’università accompagnato dal rettore Lorito, dalla ministra Bernini, dal governatore campano Vincenzo De Luca e dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi .

“È una giornata speciale unica storica – ha detto il rettore Matteo Lorito – sentiamo il peso dei secoli che ci spinge verso il futuro. E con il presidente Mattarella che visita due sedi dell’ateneo e con Bocelli che canta l’inno nazionale abbiamo toccato il momento più alto. Siamo qui da Otto secoli e abbiamo formato 30 generazioni di studenti di cui siamo orgogliosi. Abbiamo laureato tre presidenti della Repubblica, fra cui Giorgio Napolitano, che si laureò alla Federico II in Giurisprudenza nel 1947. L’ateneo è in grande forma, anche se ci sono problemi ci si presenta all’Italia e al mondo con un grande patrimonio culturale e una cerimonia straordinaria. Per la prima volta un presidente è stato a Scampia, dove abbiamo portato anche due premi Nobel.  Andrea Bocelli domani riceverà una laurea “honoris causa” legata alle molte attività riferite alla sua fondazione e il rettore anticipa che nel corso dell’anno molte lauree saranno conferite a personalità illustri. 

“Qui a Napoli, a San Giovanni a Teduccio, abiterà il secondo più potente supercalcolatore italiano. Le università più antiche ospitano l’Italia più innovativa” sottolinea la ministra dell’Università Anna Maria Bernini -. Questo dev’essere motivo di vanto ma anche onere e forza di una nuova consapevolezza. Le più antiche università del mondo sono qui, in Italia. Il Pnrr ci ha offerto opportunità irripetibili, siamo concentrati su questo ma non solo, il nostro impegno rimane sul diritto allo studio: 8500 posti letto realizzato in poco più di un anno e certo non basta“.  Ed a questo proposito il ministro ha confermato che “le nostre attività su Caivano sono state sviluppate insieme agli atenei del territorio, agli enti di ricerca dell’alta formazione. Siamo lì per restare. Imparare, studiare, ci rende più liberi, non è solo un’occasione di riscatto per un territorio, è un messaggio di speranza rivolto a tutto il Paese. Nessuno dev’essere lasciato solo. La presenza su siti considerati difficili è un’occasione di crescita per lo stesso mondo accademico, direi una necessità, proprio perché oggi tutto è interconnesso non esiste crescita senza solidarietà. Scampia, percepita come ostaggio del crimine organizzato,  è il polo universitario delle professioni sanitarie e medicina territoriale, un progetto visibile e concreto, la risposta più forte alla rassegnazione“.

Lo striscione e la sfida di Scampia

“Presidente cosa vuole Scampia? Tutto”. Recita cosi’ un lungo striscione affisso da una delegazione del Comitato Vele di Scampia su uno dei palazzi adiacenti al Polo delle professioni sanitarie della Federico II. Una decina di manifestanti sono saliti sul tetto del palazzo per srotolare lo striscione e stanno mostrando un cartonato che rappresenta le Vele. Il comitato chiederà di poter incontrare il capo dello Stato, all’arrivo o al termine della visita alla facolta’ di Medicina dell’ateneo Federiciano. I cittadini vorrebbero consegnare a Mattarella una lettera nella quale si chiede maggiore attenzione delle istituzioni per il quartiere.

“Mattarella a Scampia ha un valore molto simbolico – ha sottolineato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi -. L’apertura dell’università nel quartiere significa un’altra Scampia, una Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani a cui dobbiamo dare un futuro diverso, significa una dignità dell’abitare e della vita. La presenza di Mattarella per noi è il riconoscimento di un percorso che stiamo facendo e che deve essere ancora completato con il grande progetto Restart Scampia, ma ci incoraggia. Aprire l’università a Scampia è stato un atto di grande impegno e coraggio ed è il riconoscimento del lavoro realizzato“. 

Studenti in corteo per lo stop alla guerra

Una delegazione di universitari sta sfilando per le vie adiacenti la sede di corso Umberto dell’universita’ Federico II di Napoli. Gli studenti vorrebbero consegnare al capo dello Stato e ai rettori presenti una lettera con la quale chiedono lo stop al conflitto in Medio Oriente. “Oggi a Napoli e’ una giornata di festa, ma a Gaza si muore nella complicita’ dei governi occidentali – dichiarano gli studenti in una nota – Ecco la democrazia della Repubblica italiana: in apparenza lustrini e vestiti puliti, ma ogni voce di dibattito e dissenso viene nascosta e repressa“.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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