di Silvia Signore
Sarà messa all’asta a Parigi il 10 luglio, ultimo giorno della Settimana dell’Alta Moda, protagonista della vendita ‘Fashion icons’ durante la settimana dell’alta moda parigina. come annunciato giovedì dalla casa d’aste Sotheby’s, la prima borsa Birkin prodotta da Hermès, e disegnata appositamente nel 1984 per l’attrice Jane Birkin. Il “prototipo storico, realizzato a mano“, inciso con le iniziali J.B., si distingue per diverse caratteristiche che lo rendono un pezzo unico, tra cui le dimensioni, gli anelli metallici chiusi, la tracolla non staccabile e la presenza di un tagliaunghie integrato.

La borsa viene esposta al pubblico nelle gallerie di Sotheby’s a New York da oggi 6 al 12 giugno, prima di una presentazione finale presso la sede di Parigi dal 3 al 9 luglio. Icona della moda e celebre attrice francese, Jane Birkin dava priorità assoluta alla praticità. Durante un volo da Parigi a Londra, la cantante e attrice inglese In viaggio con sua figlia Charlotte, scomparsa nel 2023, si lamentò con la sua vicina di posto di non riuscire a trovare una borsa adatta alle sue esigenze di giovane madre.

Ma la passeggera che le sedeva accanto in aereo era Jean-Louis Dumas, all’epoca direttore artistico di Hermès , Jane si lamentò con il direttore di Hermès di non riuscire a trovare una borsa abbastanza capiente per la quotidianità. Fu allora che Dumas decise di creare un prototipo per lei. L’azienda le offrì la borsa nel 1985 e chiese a Jane Birkin il permesso di dare il suo nome al modello.Nel 1984 venne così creata una tote bag con uno spazio dedicato ai biberon, che porta appunto il nome “Birkin“.
La Birkin originale è un prototipo in pelle nera offerto a Jane – oggi noto come ‘The original Birkin’ -, che presenta molte differenze rispetto al modello che sarebbe stato poi venduto dalla maison, ed è contraddistinta da sette elementi di design unici che la differenziano da ogni altra Birkin successiva, tra cui le dimensioni, gli anelli metallici, le galvaniche in ottone, la tracolla, la cerniera e le borchie sul fondo.

La casa d’aste non ha rivelato la stima della sua vendita ma, considerando la sua unicità e l’importanza nell’immaginario storico (ma anche artistico-culturale e cinematografico), si prevede che la cifra finale possa superare quella delle altre Birkin più rare e costose mai vendute: nel 2021, per esempio, un modello di borsa nera in pelle “Togo” che era appartenuta alla diva ha quintuplicato la stima chiudendo a 150mila dollari (circa 131mila euro al cambio attuale), mentre il record di sempre appartiene a un modello “Himalaya” con diamanti battuto per 450mila dollari nel 2022.
“Non c’è dubbio che la borsa Birkin originale sia un vero pezzo unico nel suo genere, un pezzo unico di storia della moda che è diventato un fenomeno della cultura pop che simboleggia il lusso nel modo più raffinato possibile”, ha commentato in una nota Morgane Halimi, global head of handbags and fashion di Sotheby’s.

È la terza volta nella sua notevole storia che la Original Birkin di Jane Birkin va all’asta. La prima volta nel 1994, dopo un decennio di vita insieme, quando decise di donarla a un’asta di beneficenza a favore di un’organizzazione francese contro l’AIDS. Poi sei anni dopo, quando ad aggiudicarsela fu un privato del quale non si è mai saputo il nome: da allora è stata tenuta nascosta al pubblico.
Oggi è il pezzo forte, si può dire, della nuova asta di Sotheby’s dedicata alle icone della moda, e nessuna può incarnare il concetto meglio della Birkin di Jane Birkin. Che non è come tutte le altre, nel vero senso del concetto. È irreplicabile, un vero pezzo unico, oltre che prototipo originale e originario, per via di sette dettagli specifici che, riassume la casa d’aste, la differenzieranno per sempre da quelle venute dopo di lei. La dimensione, per cominciare: la Original Birkin è larga e alta come una Birkin 35 ma profonda come una Birkin 40, le uniche due misure che hanno caratterizzato le prime Birkin in produzione. Ha una tracolla e finiture in ottone dorato, che Hermès ha successivamente eliminato tra accessori e personalizzazioni, design cambiato a partire dagli anni Novanta. I piedini sono molto più piccoli di quelli definitivi, e le cerniere interne portano la firma di un’altra azienda produttiva, che aveva il patto con Hermès prima dell’esclusiva con Riri. Ultimo dettaglio fondamentale, l’impressione delle iniziali JB sulla patta anteriore, a siglare il rapporto strettissimo tra l’attrice e cantante con la borsa che trasportava il suo mondo.