L’azienda farmaceutica americana Eli Lilly, con sede a Indianapolis, ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari. È la prima azienda sanitaria al mondo a toccare una simile vetta, dominata dal club esclusivo dei big tecnologici, tra cui troviamo Nvidia in testa con 5 trilioni, Apple e Microsoft con 4 trilioni, Alphabet (Google) con 3, Amazon con 2,5 e, a seguire, Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp), Broadcom, la taiwanese Tsmc e Tesla con circa un trilione.

Eli Lilly è il secondo gruppo non tecnologico a raggiungere l’ambito traguardo del trilione di dollari negli Stati Uniti, dopo la holding finanziaria Berkshire Hathaway di Warren Buffett . A titolo di esempio il valore di mercato dei 2 principali big dell’auto (con l’esclusione di Tesla che rientra nella categoria dei pesi massimi del tech), segue a molta distanza, con Toyota e 250 miliardi di dollari e Volkswagen sotto i 100 miliardi di euro.
Il titolo dell’azienda farmaceutica di Indianapolis è salito di oltre il 36% quest’anno, superando i guadagni ottenuti dalla danese Novo Nordisk, suo principale rivale nel settore dei farmaci GLP-1, che simulano l’azione dell’ormone naturale GLP-1, utilizzato per trattare il diabete di tipo 2 e l’obesità e per gestire il sovrappeso legato a complicanze.
Più nel dettaglio Eli Lilly ha sviluppato trattamenti per la cura dell’obesità, tra cui Mounjaro, un farmaco iniettabile settimanalmente che è ora disponibile in Italia su prescrizione medica e Zepbound, che invece al momento non è disponibile in Italia.

La differenza tra i due è l’indicazione approvata: entrambi contengono lo stesso principio attivo, la tirzepatide, ma Mounjaro è approvato per il diabete di tipo 2, mentre Zepbound è approvato per la gestione del peso cronico. Di conseguenza, Mounjaro è prescritto principalmente a persone con diabete di tipo 2, anche se spesso viene usato anche per la perdita di peso (uso “off-label”), mentre Zepbound è specificamente commercializzato per la gestione del peso e viene prescritto per sovrappeso, con condizioni mediche correlate.
Questi farmaci, agiscono soprattutto dopo i pasti e aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue stimolando la produzione di insulina e inibendo il rilascio di glucagone dal pancreas. L’azienda sta anche finalizzando l’orforglipron, un’innovativa pillola orale, molto più facilmente utilzzabile, che è ancora in fase di studio per il trattamento del diabete di tipo 2, obesità, apnea ostruttiva del sonno e ipertensione in pazienti con eccesso di peso.
Il business dei farmaci GLP-1 è in forte crescita e dovrebbe superare i 200 miliardi di dollari a livello globale entro il 2031. Solo negli Usa il numero di pazienti che iniziano trattamenti con GLP-1 per scopi non diabetici è aumentato del 700% dal 2019. Sul mercato, oltre ai due leader Eli Lilly e Novo Nordisk, ci sono anche Pfizer e Novartis. Mounjaro e Zepbound, i due principali farmaci GLP-1 prodotti da Eli Lilly hanno generato una crescita delle vendite impressionante nel 2025.
La società ha dichiarato che Mounjaro ha incassato 6,5 miliardi di dollari di fatturato nel terzo trimestre, un aumento del 109% rispetto all’anno precedente, mentre Zepbound ha registrato vendite per 3,59 miliardi di dollari nel periodo, con un picco del 184% rispetto al periodo dell’anno precedente.

La domanda per questi trattamenti crescerà solo con l’espansione delle approvazioni per il loro utilizzo e della copertura assicurativa. Inoltre, Eli Lilly si aspetta che una versione orale dei suoi famosi farmaci arrivi sul mercato il prossimo anno. Eli Lilly, oltre ai farmaci GPL-1 produce anche è stata la prima azienda a produrre in serie il vaccino contro la poliomielite sviluppato da Jonas Salk e l’insulina, inoltre è stata una delle prime aziende farmaceutiche a produrre insulina umana utilizzando il DNA ricombinante incluso Humulin (farmaco insulinico), Humalog (insulina lispro) e il primo prodotto insulinico biosimilare approvato negli Stati Uniti, Basaglar (insulina glargine).
Lilly è attualmente anche il più grande produttore di farmaci psichiatrici e produce Prozac (fluoxetina), Dolophine (metadone), Cymbalta (duloxetina) e Zyprexa (olanzapina). La rivale Novo Nordisk ha trovato l’oro con Ozempic e Wegovy, trasformando questi farmaci anti-diabetici in simboli di una corsa al dimagrimento. Su TikTok l’hashtag #Ozempic è ormai una leggenda con oltre 273 milioni di visualizzazioni. In breve, questi farmaci sono passati dall’essere soluzioni mediche a veri e propri fenomeni di culto, molto redditizi per l’azienda produttrice. Ma non sono accessibili a tutti.
Le prescrizioni “off-label” crescono, mentre i prezzi rimangono inavvicinabili: Wegovy puo’ superare i 1.300 dollari al mese, Ozempic si attesta attorno agli 892 dollari. Il costo di Mounjaro puo’ variare, ma si aggira intorno ai 346-485 euro per una confezione mensile, a seconda del dosaggio. Zepbound non e’ attualmente disponibile in Italia, ma negli Stati Uniti il suo costo mensile e’ di circa 1.059 dollari per la versione standard.






