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7 Dicembre 2024 16:59

Guerra Russia-Ucraina.  Zelensky: dai negoziati segnali positivi, ma le bombe non si fermano. Casa Bianca scettica sugli annunci di Mosca

Spiragli di intesa dai negoziati di Istanbul, Usa scettici. Zelensky, dopo i colloqui: "Dai negoziati segnali positivi, ma le bombe non si fermano". L'Onu accusa la Russia: responsabile della crisi alimentare mondiale. Kiev spinge per l’incontro Zelensky-Putin, la Russia replica: solo dopo un accordo di pace.

Siamo arrivati al 34esimo giorno di guerra. Conclusi in Turchia a Istanbul, i colloqui fra le delegazioni ucraina e russa, e sembrerebbe siano stati fatti passi avanti concreti nel negoziato. Kiev ha aperto alla neutralità, fornendo una proposta scritta in cui si assicura che non ci saranno basi straniere sul suo territorio e nessuna adesione alla Nato. Resta irrinunciabile la candidatura ad entrare a far parte dell’Unione europea. Previste garanzie di sicurezza: “Vogliamo un meccanismo di garanzie di sicurezza simile a quello previsto dall’articolo 5 della Nato – hanno detto i negoziatori ucraini al termine dei colloqui –, con tali garanzie non ci saranno truppe straniere nel nostro paese e non entreremo nella Nato“. Mosca ha riconosciuto che nelle trattative si è passati ad un livello pratico e che i negoziati sono diventati concreti. La parola adesso passa a Putin, a cui Zelensky continua a proporre un incontro.

Roman Abramovich con la cuffia per la traduzione

Nelle immagini degli incontri per i negoziati trasmesse dai media turchi è apparso anche l’oligarca russo Roman Abramovich, che però non era al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma seduto di fianco accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, con cuffie per la traduzione. La presenza di Abramovich – sottolinea la Bbc – suggerisce che è ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione.

Le delegazioni russa e ucraina sono state accolte al palazzo Dolmabahce, sede dell’ufficio del presidente Erdogan sulle rive del Bosforo, i negoziatori sono stati seduti a un lungo tavolo coperto di bianco, uno di fronte all’altro.

notizie in aggiornamento

La cronaca della giornata |

h. 23.27 | Zelensky: richiamati gli ambasciatori da Marocco e Georgia

«Ci sono persone, politici che lavorano per il bene dell’Ucraina e ci sono altri che lo fanno solo per tenersi il posto. Ho firmato oggi l’ordinanza per richiamare l’Ambasciatore ucraino in Marocco e anche in Georgia. Con tutto il rispetto se non ci saranno armi, sanzioni per la Russia, se non ci saranno restrizioni per le imprese russe cercatevi per favore un altro lavoro». Ad affermarlo in un video è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Aspetto nei prossimi giorni i risultati concreti dai nostri rappresentanti nell’America Latina, nel vicino oriente, sud est asiatico, paesi africani. Il fronte diplomatico è altrettanto importante», aggiunge Zelensky.

il Presidente dell’ Ucraina Volodymyr Zelensky 

h. 23.23 | Mosca conferma il cessate il fuoco a Mariupol dalle 10 di domani

Mosca comunica il cessate il fuoco da domani alle 10 da Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili. 

h. 23.13 | Zelensky: “Ho detto a Biden ora è momento cruciale
«Ho parlato a lungo con Biden, per un’ora. Ovviamente l’ho ringraziato per l’aiuto di un miliardo di dollari e per altri 500 milioni di dollari di aiuti per il budget. Ho sottolineato che ora è il momento cruciale. Sono stato molto onesto con lui: per noi l’aiuto degli Usa è essenziale e ora è importante aiutare l’Ucraina e che il mondo democratico mostri la sua forza». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video, ribadendo che le richieste principali di Kiev restano sempre «armi, sanzioni contro la Russia e aiuto finanziario». Ha poi aggiunto: «Combatteremo per ogni metro della nostra terra, combatteremo per ogni singola persona».  Nello stesso tempo, rileva, «vediamo un aumento dei militari nel Donbass e per questo siamo pronti. Non ci fidiamo di nessuno, perché c’è una situazione reale sul campo di battaglia e ora questa è la cosa più importante. Combatteremo per ogni metro della nostra terra». Quanto ai negoziati il presidente ha fatto sapere «che continuano ma per ora restano solo parole».

h. 23.10 | Mariupol, l’Agenzie delle Nazioni Unite per i rifugiati: non riusciamo a comunicare con i nostri dipendenti

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) non è in grado di comunicare con alcuni dei suoi dipendenti nella città portuale ucraina di Mariupol, ha detto mercoledì l’Alto Commissario dell’organizzazione Filippo Grandi.

l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati , Filippo Grandi

h. 22.57 | Vice premier Ucraina: “Vogliamo garanzie su cessate il fuoco Mariupol

«Non c’è ancora un accordo. Abbiamo scritto una lettera al Comitato internazionale della Croce Rossa e stiamo aspettando una risposta. Abbiamo bisogno di garanzie». Lo ha detto alla Bbc la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, a proposito del cessate il fuoco a Mariupol offerto dalla Russia per evacuare i civili.

h. 22.45 | Forze russe molto vicine al centro di Mariupol

Le forze russe sono «molto, molto vicine» al centro della città di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, John Kirby, durante un briefing

h. 22.06 | Pentagono: iniziato ritiro russo da Chernobyl

Le forze russe hanno iniziato ad allontanarsi dal sito della centrale nucleare di Chernobyl, in direzione Bielorussia.

h. 22.02 | Pentagono, devastanti i danni causati da attacchi russi a Mariupol

I danni causati dai continui bombardamenti russi sulla città ucraina di Mariupol sono «devastanti». Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby durante un briefing. «È decimato dal punto di vista strutturale dall’assalto degli attacchi aerei», ha spiegato. Il «danno significativo» è stato inflitto a «infrastrutture civili, edifici residenziali, ospedali, attività ricreative, parchi, tutto», ha aggiunto Kirby.

il portavoce del Pentagono, John Kirby

h. 21.45 | Colpito a Dnipro un deposito petrolifero

Un attacco missilistico russo ha colpito e distrutto un deposito petrolifero a Dnipro. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent‘ che cita il presidente del consiglio regionale Mykola Lukashuk.

h. 21.31 | Pentagono: mille combattenti Wagner si trovano ora nel Donbass

Circa 1.000 combattenti associati al gruppo Wagner, il gruppo paramilitare sostenuto dalla Russia, si trovano ora nella regione del Donbass, in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono John Kirby durante un briefing. Gli Stati Uniti hanno visto la Russia diventare «molto più attiva» nella regione del Donbass «negli ultimi giorni», ha aggiunto Kirby . «Pensiamo che il gruppo Wagner abbia ora circa 1.000 persone dedicate al Donbass. Li abbiamo visti dare la priorità agli attacchi aerei in quell’area», ha detto Kirby. Gli uomini della Wagner hanno combattuto nel Donbass «negli ultimi otto anni, quindi questa è un’area in cui hanno esperienza», ha aggiunto.

h. 21.23 | Casa Bianca valuta sanzioni aggiuntive per Mosca

L’amministrazione Biden continua a esaminare opzioni per sanzioni aggiuntive alla Russia. Lo riferisce la Casa Bianca.

h. 21.15 | Mosca: a Kharkiv situazione umanitaria più critica

Kharkiv è al momento la città ucraina che presenta la situazione umanitaria più critica. Lo ha dichiarato il direttore del Centro di Controllo Nazionale di Difesa russo, Mikhail Mizintsev. «La situazione umanitaria in alcune località popolate sotto il controllo di Kiev sta continuando a deteriorarsi rapidamente e la situazione più critica oggi è a Kharkiv», ha detto Mizintsev.

h. 21.00 | Istituto statistico Levada: popolarità Putin all’83%

Il tasso di approvazione dei russi per il presidente Vladimir Putin è balzato all’83%, ai massimi degli ultimi anni, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, mentre sono il 69% coloro che ritengono che Mosca stia andando nella giusta direzione con la cosiddetta ‘operazione speciale militare’ nel Paese vicino. Lo rileva un sondaggio dell’istituto di statistica indipendente Levada, peraltro designato dalle autorità russe come «agente straniero». In febbraio il tasso di gradimento per Putin era al 71% e coloro che ritenevano che il Paese si muovesse nella giusta direzione erano il 52%.

h. 20.40 | Mosca offre cessate il fuoco temporaneo per Mariupol

Mosca offre a Kiev un cessate il fuoco temporaneo per la citta’ di Mariupol a partire dalle 10 di domani mattina.

h. 20.16 | Cnn: pesanti combattimenti anche oggi intorno a Kiev

Anche oggi sono stati segnati pesanti combattimenti alla periferia di Kiev, nonostante l’annunciato ritiro dei russi dalle aree intorno alla capitale ucraina. Lo ha rilevato la Cnn sul terreno, segnalando continui colpi di proiettili sparati da entrambi i fronti vicino al sobborgo nord-occidentale di Irpin. Oltre a diversi lanci di razzi a intermittenza vicino all’ultimo posto di blocco tra Kiev e Irpin, così come sporadici spari di armi di piccolo calibro.

h. 20.13 | Parigi: nessun progresso significativo nei negoziati

La Francia non vede «progressi significativi» nei negoziati fra Russia e Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, intervistato dal canale France 24. «La guerra prosegue e per il momento, per quanto ne so, non ci sono né progressi significativi» nei negoziati «né novità», ha affermato il ministro.

il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian

h. 19.53 | Attacco missilistico a Dnipro 

La città dell’Ucraina orientale Dnipro sta subendo un attacco missilistico. Lo riferisce ‘The Kyiv Independent’. Le autorità finora non hanno ancora rivelato l’obiettivo che sarebbe stato preso di mira. Dnipro, una città di 1 milione di persone nell’Ucraina centrale, ha visto solo un paio di attacchi missilistici, incluso uno che ha gravemente danneggiato il suo aeroporto.

h. 19.51 | Irpin, i soccorritori depongono cadaveri per strada

In un video diffuso dal servizio per le emergenze nazionale di Irpin, le immagini scioccanti dei soccorritori al lavoro, che depongono i corpi dei civili morti coperti da teli bianchi allineandoli per strada. Nel video, si vedono le esplosioni in lontananza, e alcuni bimbi che nonostante tutto sorridono, coperti e sistemati in giacigli di fortuna all’ombra di calcinacci e sotto un ponte. «Durante i tempi di pace il nostro compito è salvare le vite umane – scrivono i soccorritori – Ma ora c’è la guerra, e nelle zone occupate muoiono i nostri cittadini. Lo devono vedere tutti. Oggi il nostro compito è non soltanto aiutare le persone ma anche recuperare i corpi di coloro che sono stati uccisi. Un lavoro difficile e pericoloso, ma che va fatto».

h. 19.31 | Berlino: potremo continuare a pagare Mosca in euro

L’ufficio del cancelliere Olaf Scholz ha spiegato che la Germania continuerà a pagare il gas russo esclusivamente in euro o dollari, come concordato nei contratti precedentemente raggiunti. Il presidente russo Putin, si legge nella dichiarazione, ha riferito a Scholz che i paesi europei con contratti esistenti potranno continuare a pagare in euro o dollari alla Gazprom-Bank dal 1° aprile poiché è una delle poche banche non coperte dalle sanzioni occidentali. La banca farà convertire il denaro ricevuto in rubli.

h. 19.05 | Amnesty: in Russia caccia alle streghe contro chi si oppone a guerra

Nei primi 30 giorni dall’invasione dell’Ucraina, le autorità russe hanno aperto almeno 60 inchieste contro persone che avevano manifestato pacificamente contro la guerra o avevano criticato la decisione del governo di avviarla. Le accuse nei loro confronti variano dal ‘discredito nei confronti delle forze armate’ al ‘terrorismo’: in totale, gli articoli del codice penale citati nelle indagini sono ben 14, inclusa la ‘dissacrazione di luoghi sacri’. Lo riferisce Amnesty Italia sul suo sito. Nove persone sono già finite in custodia cautelare e altre tre sono agli arresti domiciliari.

h. 18.37 | Zelensky sente Biden, focus su difesa e nuove sanzioni

«Ho appena terminato una conversazione di un’ora con il presidente Usa, Joe Biden. Valutazione condivisa della situazione sul campo di battaglia e al tavolo delle trattative. Si è parlato di supporto difensivo specifico, un nuovo pacchetto di sanzioni rafforzate, aiuti macrofinanziari e umanitari». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

h. 18.14 | Governatore Mariinka: i russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo 

«Oggi i russi a Mariinka hanno usato di nuovo le bombe al fosforo». Lo comunica il governatore della regione Pavlo Kyrycenko. «Decine di focolai sono stati trovati disseminati nella città, e soso stati estinti dagli agenti del Ses». Anche le zone di «Georgiyivka, Novocalynove e Ocheretyne sono stati bombardati: nessun civile è rimasto ferito, ma diverse case sono state danneggiate», ha aggiunto il governatore. «Inoltre, la città di Avdiivka è stata nuovamente isolata a causa dei bombardamenti».

h. 13.42 | von der Leyen: “Raccogliamo aiuti per sfollati e profughi”

«Caro Presidente Zelensky, siamo con te e il popolo ucraino. Con #StandUpForUkraine stiamo mobilitando la comunità globale. Stiamo raccogliendo finanziamenti e aiuti di cui abbiamo tanto bisogno per gli sfollati interni e i rifugiati». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

h. 13.41 | Cina: “Sosteniamo negoziato fra Mosca e Kiev”

La Cina «sostiene la continuazione del negoziato di pace fra Russia e Ucraina e gli sforzi di tutte le parti per prevenire la grande crisi umanitaria». Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri di Pechino, Wang Webin. come riporta Ria Novosti.

h. 13.39 | Kiev: “Bombe russe su sede Croce Rossa a Mariupol

La sede della Croce Rossa a Mariupol è stata bombardata dalle forze russe. Lo ha riferito il difensore civico dell’Ucraina, sottolineando che a essere colpito è stato un edificio con l’insegna della Croce Rossa sul tetto. «Si tratta di uno dei peggiori crimini di guerra», ha detto il Battaglione Azov.

h. 13.38 | Germania, siamo tra i primi tre fornitori di armi in Ucraina. Portavoce Difesa, non diamo troppi dettagli per motivi sicurezza

«Siamo tra i primi tre fornitori di armi in Ucraina. Se calcoliamo secondo specifiche categorie, siamo i secondi fornitori. Chiediamo comprensione se non diamo troppi dettagli perché può mettere in pericolo le forniture. Se possiamo dare più informazioni, lo facciamo». Lo ha detto durante la conferenza stampa del governo tedesco il portavoce della Difesa Capitano David Helmbold.

h. 13.34 | Media: Vtb Bank mette in vendita attività europee

Le attività europee della russa Vtb Bank sono state messe in vendita dopo le sanzioni che hanno colpito la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina I regolatori tedeschi stanno sostenendo il piano della banca mentre cercano di evitare un’uscita disordinata dell’unità europea di Vtb Bank che ha sede a Francoforte. La cessione non è l’unica opzione, scrive Bloomberg. Sul tavolo anche lo scambio di asset russi-europei ma questa strada sembra più complicata a causa delle sanzioni che hanno colpito Mosca con cui ha dovuto già fare i conti anche Sberbank, altro istituto russo che ha già deciso di lasciare il mercato europeo.

h. 13.33 | Zelensky al mondo, appoggiate Social Media Rally il 9 aprile Presidente invita a partecipare a campagna #StandUpForUkraine

«Esorto gli amici dell’Ucraina in tutto il mondo a partecipare alla campagna #StandUpForUkraine e ad appoggiare l’evento online Social Media Rally il 9 aprile. Il vostro aiuto contribuirà alla nostra vittoria comune. Sono grato a @vonderleyen, @Justin Trudeau, @GlblCtzn per la loro leadership e il supporto»: lo ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

h. 13.32 | Sindaco Kiev, il nostro futuro è nella famiglia Ue: “Unità è la chiave per la pace

«Vediamo il nostro futuro come parte della famiglia europea». Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in un intervento in collegamento alla riunione del working group sull’Ucraina al Comitato europeo delle Regioni questa mattina. «Stiamo lottando per il nostro futuro ma anche per il vostro, perché abbiamo gli stessi valori dell’Unione europea» infatti «l’Ucraina vuole essere un paese indipendente, un paese europeo», ha aggiunto Klitschko sottolineando che «l’unità è la nostra chiave per la pace».

h. 13.31 | Cremlino: “Crimea è russa, escluso discuterne

La Crimea è un territorio della Federazione Russa e la Costituzione russa esclude qualsiasi discussone sul futuro di un territorio russo: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «La Crimea fa parte della Federazione Russa. E secondo la nostra costituzione, non possiamo discutere con nessuno del futuro del territorio della Federazione Russa, del futuro delle regioni russe. E’ escluso. Ed è ciò che dice la nostra costituzione». A Peskov era stato chiesto esplicitamente se fossero possibili accordi sulla Crimea, considerata la posizione ucraina ai colloqui di Istanbul. Peskov ha rifiutato di commentare il dettaglio del negoziato.

h. 13.28 | Borrell: “Ufficio Ue a Mariupol colpito da bombe russe. Gravi danni ma non si registrano feriti

«L’ufficio sul campo della missione consultiva dell’Ue in Ucraina è stato recentemente colpito dai bombardamenti russi, subendo gravi danni. Nessun membro della missione o collaboratore è rimasto ferito». Ne dà notizia l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, esprimendo una «ferma condanna» dell’attacco e «di qualsiasi attacco contro i civili e le infrastrutture civili».

h. 13.20 | Pechino: “Non ci sono limiti alla cooperazione fra Russia e Cina

«Non ci sono limiti alla cooperazione fra Cina e Russia», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, precisando che «non ci sono neanche limiti al nostro desiderio di pace, alla nostro salvaguardare la sicurezza e contro l’egemonia». La relazione bilaterale non è una alleanza e non intende confrontarsi e prende di mira alcuna parte terza, ha precisato il portavoce, dopo l’incontro fra i ministri degli Esteri dei due Paesi.

h. 13.19 | Grossi a centrale nucleare Sud, piano AIEA incidenti

Il numero uno dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, e’ in missione alla centrale nucleare di Konstantinovka, nel Sud dell’Ucraina, con l’obiettivo di preparare l’assistenza tecnica nel caso di un incidente. «Mi trovo nella centrale dell’Ucraina del Sud per incontrare i responsabili del governo e il personale ucraino», ha scritto sul suo profilo Twitter. «È fondamentale essere sul terreno per dare un sostegno efficace in questo periodo estremamente difficile. Ci tenevo a dirvi che siamo con voi, e siamo pronti ad aiutarvi in tutti i modi possibili», ha detto al personale come si vede in un video diffuso sul suo account. L’obiettivo di AIEA è di inviare esperti e attrezzature per garantire la sicurezza delle strutture. Dall’inizio dell’offensiva militare 35 giorni fa, Grossi ha più volte messo in guardia contro la pericolosità della guerra, la prima a colpire un Paese dotato di un vasto parco nucleare, 15 reattori in 4 centrali in attività, oltre a diversi depositi di scorie nucleari.

h. 13.18 | Kiev: In attacchi vicino Chernihiv 1 morto,6 feriti A Nizhyn. Tra le persone ferite anche un bambino

Una persona è stata uccisa e sei civili sono rimasti feriti nei bombardamenti di stanotte a Nizhyn, nell’oblast di Chernihiv. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco di Nizhyn Alexander Kodola. «Dopo il bombardamento della città, 6 civili sono rimasti feriti, di cui 1 bambino, una persona, purtroppo, è morta», afferma Kodola su Facebook. «10 case private sono state danneggiate, 3 sono state distrutte e anche automobili e garage», ha scritto il sindaco.

h. 13.03 | Lavrov: “Occidente vuole creare un secondo Afghanistan”

«Coloro che hanno cercato di fare dell’Afghanistan il centro della politica mondiale stanno ora cercando di sostituire l’Afghanistan con l’Ucraina. E sappiamo tutti di cosa si tratta». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con il suo omologo pakistano Shah Mahmoud Qureshi. Lo riporta la Tass. L’incontro dei ministri degli Esteri della Russia e del Pakistan si è svolto in Cina durante la riunione della terza conferenza dei ministri degli Esteri dei paesi limitrofi all’Afghanistan.

h. 12.59 | Sindaco Kiev: “Affari con Mosca? Soldi sporchi sangue

«Alcuni politici in Europa da una parte dicono di essere contrari alla guerra e dall’altra continuano ad avere colloqui d’affari con la Russia» tuttavia, «ogni euro che mandate alla Federazione Russa non viene investito nell’economia o usato per le persone, ma viene stanziato per l’esercito». Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al gruppo di lavoro sull’Ucraina del Comitato europeo delle regioni. «Le sanzioni funzionano molto bene», ha aggiunto il primo cittadino, che ha poi reiterato l’appello per fermare le relazioni economiche con Mosca. «Se continuate a fare affari con la Russia, questi soldi saranno sporchi del sangue degli ucraini», ha aggiunto Klitschko. «Oggi il mondo è bianco o nero: o sostenete la libertà, i valori e la pace in Ucraina o aiutate l’aggressione della Federazione Russa», ha sottolineato il sindaco della capitale. «Capiamo che questo è molto difficile per l’economia di molti Paesi, però è in corso una tragedia non solo per quaranta milioni di ucraini, ma per tutta Europa. Per favore – ha concluso – non dimenticate che noi lottiamo per i vostri stessi valori, stiamo combattendo non solo per le nostre città, ma anche per i principi europei».

h. 12.56 | Sindaco Chernihiv: “Siamo sotto colossale attacco, la Russia mente sempre

Il sindaco di Chernihiv denuncia che la città rimane sotto un «colossale attacco» nonostante le affermazioni di Mosca riguardo la «drastica riduzione» delle loro operazioni. «Questa è un’altra conferma del fatto che la Russia mente sempre», ha detto alla Cnn Vladyslav Atroshenko sottolineando che le ostilità russe contro la città sono aumentate da quando Mosca ha fatto quelle dichiarazioni. «Dicono che riducono l’intensità, ma in realtà hanno aumentato l’intensità degli attacchi – ha detto il sindaco all’emittente americana – oggi abbiamo un attacco colossale nel centro di Chernihiv: 25 persone sono ferite e ricoverate, tutti civili». «Così quando la Russia dice qualcosa – ha concluso – deve essere controllata con attenzione».

h. 12.54 | Grossi vede ministro Energia Kiev: “Assistenza Aiea per sicurezza nucleare”

L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, fornirà «immediatamente assistenza urgente per garantire la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari» in Ucraina. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi durante un incontro con il ministro dell’Energia ucraino Halushchenko. «Ho ringraziato personalmente il personale della centrale nucleare dell’Ucraina meridionale per la loro resistenza e resilienza durante questi tempi estremamente difficili», ha detto Grossi su Twitter riferendosi alla centrale di Zaporizhzhia. «Il personale di tutte le strutture nucleari dell’Ucraina merita pieno rispetto e ammirazione per aver mantenuto i siti funzionanti in modo sicuro e protetto in mezzo al conflitto», ha aggiunto.

h. 12.53 | Ue: “Preparati a eventuale stop fornitura gas russo

«Noi in quanto commissione già ci siamo preparati parecchio a questa situazione che potrebbe succede ma che speriamo non si presenti. Ovviamente che i governi si preparano a uno scenario è qualcosa di logico». Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, rispondendo a una domanda sull’allerta tedesca per il possibile calo di fornitura di gas dalla Russia. «Noi siamo preparati a tutto. E lavoreremo a fianco agli Stati membri in modo che tutti quanti siamo preparati il meglio possibile», ha aggiunto.

h. 12.49 | Cremlino: “Possibile ampliamento lista beni da pagare in rubli”

Il Cremlino ha detto che potrebbe prendere in considerazione l’idea lanciata dal presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, di ampliare la lista dei beni esportati dalla Russia da pagare in rubli. Secondo Volodin dovrebbe comprendere anche «fertilizzanti, grano, carbone, metalli e legname».

h. 12.45 | Cremlino: “Parole Kiev non aiutano successo colloqui

Le dichiarazioni fatte dalla leadership ucraina sull’andamento dei negoziati con la Russia, tantopiù le osservazioni di persone che non sono coinvolte nel processo negoziale, non aiutano il successo dei colloqui stessi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Peskov rispondeva ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare una dichiarazione del rappresentante permanente ucraino presso le Nazioni Unite, secondo cui sarà possibile firmare un accordo sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina esclusivamente dopo il ritiro di tutte le unita’ russe alle posizioni pre-invasione. «Se avete notato – ha risposto Peskovstiamo accuratamente evitando qualsiasi dichiarazione sulla sostanza oggetto dei negoziati. Non ne stiamo discutendo in pubblico. Riteniamo che i negoziati debbano essere condotti in silenzio». «A differenza di noi, sentiamo Facebook, megafono o quant’altro nella cacofonia delle voci dei rappresentanti ucraini, compresi quelli che non hanno nulla a che fare con i negoziati. Questo non e’ un elemento che aiuti il successo dei colloqui».

h. 12.44 | Parigi: Giudicheremo Mosca in base ai fatti

La Francia giudicherà la Russia in base «alle sue azioni e non in base ai suoi annunci». A dichiararlo è stata la portavoce della diplomazia di Parigi, Anne-Claire Legendre, intervenendo su France Info. Mosca, ha osservato, può anche giocare a cercare di «guadagnare tempo», «giocando la carta del negoziato». «Dobbiamo giudicare in base agli atti ciò che la Russia vuole mettere sul tavolo», ha insistito.

h. 12.42 | Nel pomeriggio telefonata Draghi-Putin

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà un colloquio con il presidente russo, Vladimir Putin nel pomeriggio. La notizia è confermata da Palazzo Chigi.

h. 12.40 | Mosca: “Russia e Cina contro sanzioni illegali”

Russia e Cina condannano le sanzioni unilaterali decise da Usa, Ue e alleati contro Mosca per la sua aggressione militare all’Ucraina, definendole «illegali e controproducenti»: lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo diffusa dopo il bilaterale tra i capi delle rispettive diplomazie, Serghei Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all’Afghanistan. «Le parti – si legge – hanno notato la natura controproducente delle sanzioni unilaterali illegali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti». I ministri «hanno avuto un approfondito scambio di opinioni sulla situazione intorno all’Ucraina: la parte russa ha informato quella cinese sullo stato di avanzamento dell’operazione militare speciale e sulla dinamica del processo negoziale con il regime di Kiev». La Russia sta cercando sostegno dalla Cina a causa dell’isolamento in cui è finita, dai sistemi di finanziari globali e fino alle catene di approvvigionamento, a causa delle sanzioni draconiane decise. Wang ha affermato che le relazioni cinesi e russe «hanno resistito alla prova delle turbolenze internazionali» e che c’è stata una maggiore volontà da parte loro di sviluppare rapporti che sono «cresciuti in modo resiliente», ha invece riferito il network a controllo statale cinese Phoenix TV.

h. 12.40 | Slitta congiunta esteri-difesa su Dl Ucraina

A quanto apprende AdnKronos è stato appena comunicato ai senatori che la congiunta Esteri-Difesa di Palazzo Madama, che affronta il dl Ucraina, inizialmente prevista per le 12.30, «si terrà in data odierna, con orario da definire».

h. 12.38 | Cremlino: “Pagamento gas in rubli non inizierà il 31 marzo

Il pagamento del gas russo in rubli da parte dei paesi considerati da Mosca ostili non inizierà il 31 marzo. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riportano le agenzie di stato russe. «Il processo richiede più tempo dal punto di vista tecnologico», ha spiegato.

h. 12.37 | Peskov: “Nessuna svolta da colloqui in Turchia, ancora tanto lavoro da fare”

«Non c’è stato alcun punto di svolta» nella crisi ucraina dopo il quarto round di negoziati che si è svolto ieri in Turchia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov affermando che il Cremlino «non ha visto nulla di promettente» e che «c’è ancora un grande lavoro da fare». Peskov ha comunque giudicato «positivo» il fatto che l’Ucraina abbia messo per iscritto le sue richieste per porre fine al conflitto. Il portavoce del Cremlino ha anche annunciato che nelle prossime ore il capo dei negoziatori russi fornirà un ulteriore aggiornamento sull’esito dei colloqui.

h. 12.36 | Cremlino apprezza idea far pagare export in rubli

Il Cremlino valuta positivamente l’idea di estendere il pagamento in rubli ad altre voci delle esportazioni russe oltre al gas: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Era stato il presidente della Duma Vyacheslav Volodin a proporre di ampliare l’elenco delle merci esportate in rubli, in particolare, per fertilizzanti, grano, petrolio, petrolio, carbone, metalli, legname. «È un’idea che dovrebbe essere elaborata», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti a una domanda in proposito. «Se c’è un’indicazione del capo dello Stato, prenderà sicuramente la forma di proposte specifiche».

h. 12.33 | Cremlino: “No progressi in operazione umanitaria Mariupol

Non ci sono progressi nell’attuazione dell’operazione umanitaria a Mariupol, in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riferito dall’agenzia Tass. Il servizio di stampa della presidenza ha fatto sapere in precedenza che il presidente russo Vladimir Putin ha informato l’omologo francese Emmanuel Macron, nella loro conversazione telefonica, che per risolvere la difficile situazione gli ucraini devono smettere di opporre resistenza e deporre le armi.

h. 12.30 | Russia: “Arrestati 60 membri gruppo estremista ucraino Fsb, in 23 regioni russe”

Il Servizio Federale di Sicurezza della Russia (Fsb) ha arrestato 60 membri del gruppo giovanile ucraino Mku in 23 regioni russe: lo riporta Interfax. «Gli sforzi coordinati intrapresi in 23 regioni della Federazione Russa hanno portato alla detenzione di 60 seguaci della rete giovanile ucraina Mku costituita sotto il controllo dei servizi di sicurezza ucraini dal cittadino ucraino Yehor Krasnov, nato nel 2000, per commettere attacchi terroristici, omicidi di massa e crimini estremisti in Russia», ha annunciato l’ufficio stampa dell’Fsb.

h. 12.26 | Mosca: “Medinsky illustrerà ai media il risultato dei colloqui

Il capo delegazione russa ai colloqui con l’Ucraina, Vladimir Medinsky, illustrerà ai media i risultati dei negoziati con la delegazione ucraina a Istanbul: lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Lo farà oggi», ha anticipato Peskov.

h. 12.24 | Sindaco Kiev, falso ritiro; anche oggi bombe e morti

«Ieri abbiamo ricevuto la notizia che le forze russe si sarebbero allontanate da Kiev, ma questo non è vero. Tutta la notte abbiamo sentito le sirene e ci sono state enormi esplosioni a Est di Kiev mentre sono continuati i combattimenti nella parte settentrionale e la gente continua a morire». Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al gruppo di lavoro sull’Ucraina del Comitato europeo delle regioni. «La ragione di questa maledetta guerra è che l’Ucraina vuole essere un Paese indipendente e parte della famiglia europea, ispirandosi a valori democratici», ha aggiunto il primo cittadino. «Non vogliamo vivere sotto il regime autoritario dell’impero russo, dove non c’è rispetto per i diritti umani e per la libertà di stampa», ha sottolineato Klitschko.

h. 12.20 | Cremlino: “Nessuna svolta, molto lavoro da fare

Ci sono alcuni aspetti positive nel negoziato che si e’ svolto tra le delegazioni ucraina e russa a Istanbul sulla crisi, ma nessuna svolta. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «La cosa positiva è che la parte ucraina, almeno quello, ha cominciare a formulare concretamente e mettere su carta ciò che propone». «Per il resto c’è ancora molto lavoro da fare».

h. 12.13 | Bombe su asilo a Lysychanks, incertezze su vittime

A Lysychansk nell’Ucraina sud orientale, l’artiglieria russa ha colpito anche un asilo. Lo riferiscono i media locali sui social, spiegando come sia al momento difficile chiarire ancora se e quante vittime ci siano sotto le macerie dell’edificio, da poco ristrutturato.

h. 12.12 | Esercito riprende controllo autostrada Kharkiv-Cuhuiv

L’esercito ucraino ha ripreso il controllo di un’autostrada strategica che collega Kharkiv a Cuhuiv, a una quarantina di chilometri verso l’Est del Paese. Lo hanno constatato i giornalisti di AFP. «La strada era sotto il fuoco delle forze russe che hanno ucciso dei civili che passavano. Li abbiamo respinti a una decina di chilometri a nord», ha confermato sul posto un ufficiale ucraino. Le seconda citta’ ucraina e il centro da 30 mila abitanti sono bersagliati dai bombardamenti da oltre un mese ma non sono ancora state conquistati. Lungo la strada, i giornalisti hanno visto le carcasse di auto crivellate di colpi.

h. 12.11 | Kiev, saliti a 14 i morti per raid su uffici regionali Mykolaiv

Il bilancio delle persone morte a causa di un attacco russo all’edificio dell’amministrazione regionale a Mykolaiv, in Ucraina, è salito a 14. Lo ha riferito l’agenzia statale per le emergenze di Kiev. Le autorità ucraine affermano che le forze russe hanno colpito un edificio governativo di nove piani martedì mattina e il governo regionale ha accusato di aver scelto quell’ora per colpire le persone al lavoro. Le ultime vittime registrate a causa del raid derivano dal ritrovamento di un cadavere sotto le macerie e dalla morte di una persona ferita, che si trovava in ospedale.

h. 11.35 | Di Maio, nelle prossime ore Draghi sentirà Putin

«Nelle prossime ore il premier Mario Draghi sentirà il presidente Putin». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Berlino.

h. 11.29 | Mosca, distrutti 321 droni e 1.752 carri armati

Le forze armate russe hanno abbattuto 321 veicoli senza pilota (UAV) ucraini ed hanno distrutto 1.752 carri armati e 184 sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) dell’Esercito di Kiev dall’inizio della guerra: lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass. 

h. 11.16 | Sale a 14 numero vittime attacco Mykolaiv

E’ salito a 14 il numero delle vittime dell’attacco missilistico di ieri contro l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv. Lo ha riferito il servizio di emergenza statale ucraino citato dall’Agenzia Unian. I corpi di 13 persone sono stati estratti dalle macerie dell’edificio colpito, un’altra persona è morta in ospedale per le ferite riportate. In totale 36 civili sono ricoverati con ferite di diversa gravità. 

h. 11.00 | Rischi Chernobyl, Kiev chiede missione speciale Onu

La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha chiesto una missione speciale Onu «per eliminare i rischi alla centrale nucleare di Chernobyl». Secondo quanto riporta la stampa ucraina, la vicecapo del governo di Kiev ha dichiarato che le forze armate russe hanno allestito un deposito di munizioni vicino alla centrale dismessa. «Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e invii una missione speciale per eliminare i rischi», è il messaggio del governo ucraino veicolato, fra gli altri, dal Kyiv independent

h. 10.30 | Polonia verso blocco a petrolio russo entro 2022

La Polonia agirà per bloccare le importazioni di petrolio dalla Russia entro il 2022. Lo ha dichiarato il premier polacco, Mateusz Morawiecki. Il Paese ha già ampiamente ridotto la propria dipendenza dal petrolio russo, ha aggiunto in conferenza stampa, parlando del lancio del più radicale piano tra le nazioni europee per diminuire la dipendenza dall’energia russa. Ieri la Polonia ha detto che avrebbe bandito le importazioni di carbone russo, Morawiecki ha aggiunto di aspettarsi che le importazioni di gas siano ridotte a maggio. 

h. 10.10 | Colloquio Lavrov – Wang

E’ iniziato a Tunxi, nella provincia cinese di Anhui, il colloquio fra i ministri degli Esteri di Russia e Cina, Sergei Lavrov e Wang Yi, ha reso noto la portavoce del ministero russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass. Il colloquio, in cui non potrà non essere toccato il tema della guerra in Ucraina, avviene a margine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi confinanti con l’Afghanistan e dell’incontro dei ministri nel formato ‘Usa-Russia-Cina +’ dedicato all’Afghanistan. 

h. 10.05 | Governatore Chernihiv: “Nessuna tregua in attacchi russi”

Non c’è stata alcuna tregua degli attacchi russi su Chernihiv nonostante la promessa fatta ieri durante i negoziati in Turchia di ridurre drasticamente le operazioni militari nella zona che si trova a 150 chilometri a nord est di Kiev. Lo ha dichiarato il governatore di Chernihiv Viacheslav Chaus sul suo canale Telegram. «Crediamo (alla promessa russa, ndr)? Certo che no», ha scritto Chaus, dicendo che le forze russe hanno «effettuato attacchi contro Nizhyn, compresi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv».

h. 10.00 | 679 domande protezione internazionale”

Ad oggi «sono complessivamente 679 le domande di protezione internazionale, di cui 73 alla frontiera», presentate da profughi ucraini: «Un dato che riflette la speranza di poter rientrare in patria al termine, si spera il prima possibile, della guerra». Lo ha affermato in Comitato Schengen il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando come «la possibilità della protezione temporanea, introdotta nel 2001, mai applicata prima in Italia ed in Europa, sia stata approvata da tutti i Paesi all’unanimità».

h. 09.58 | Dl Ucraina: in aula al Senato alle 18, domani voto

La discussione generale sul decreto legge Ucraina inizierà alle 18 nell’aula di Palazzo Madama. Il voto finale è previsto per domani. Lo ha comunicato il presidente Roberto Calderoli, riferendo all’aula quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Il governo deciderà nelle prossime ore se porre o meno la fiducia sul provvedimento.

h. 09.53 | Esercito Kiev, Russia ha portato 2 mila soldati da Georgia

La Russia ha trasferito 2mila soldati dalla Georgia all’Ucraina. Lo ha riferito l’esercito ucraino, in una dichiarazione su Facebook, affermando che cinque gruppi tattici siano stati inviati dalle basi militari nell’Ossezia meridionale e in Abkhazia per rafforzare le forze russe coinvolte nella guerra in Ucraina. Secondo le informazioni disponibili, aggiunge l’esercito di Kiev, «le forze armate della Federazione russa continuano ad avere problemi con il numero di personale».

09.50 | BBC: “Ai soldati siriani quasi 6 mila euro per combattere al fianco dei russi

Cinquemila sterline, quasi seimila euro, per combattere in prima linea in Ucraina a fianco delle truppe russe. Tanto è stato offerto da Mosca ai combattenti siriani disposti a battersi contro le forze ucraine. È quanto riporta la Bbc. In particolare, l’emittente cita un combattente siriano che si dice convinto che l’aggressione militare russa dell’Ucraina sia un massacro. Ma, allo stesso tempo, la decisione di combattere a fianco dei russi permette di dare da mangiare ai siriani che hanno difficoltà. Alla Bbc il combattente spiega proprio di essersi offerto volontario per riuscire a dare da magiare alla sua famiglia. Inoltre gli è stato detto che, nel caso in cui venisse ucciso in battaglia, ai suoi familiari saranno date 37mila sterline. Il combattente racconta di conoscere almeno 200 siriani che si sono offerti volontari in Ucraina. Secondo il governo di Kiev sono almeno 14 i centri di reclutamento istituiti in tutta la Siria.

h. 09.50 | Lamorgese: “Va sbloccato Patto asilo fermo in Europa”

La crisi ucraina «avrà un impatto positivo sul Patto asilo e migrazione fermo da tempo in Europa, perché non si riescono a sbloccare le trattative tra i vari Stati. Speriamo che il nuovo approccio che ha visto tutti i Paesi europei accettare l’accoglienza e la redistribuzione dei profughi ucraini possa valere anche per le altre situazioni di instabilità». Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in audizione davanti al Comitato Schengen. «Anche la gestione dei flussi provenienti dal Mediterraneo – ha proseguito Lamorgesedeve prevedere la solidarietà e la responsabilità dei singoli Stati. Sicuramente nuovi flussi di arrivi saranno alimentati da altre crisi sul quadrante geopolitico, con conseguente pressione sulle frontiere esterne dell’Europa: sarebbe poco lungimirante pensare che tutti questi scenari di mobilita’ possano essere governati secondo le attuali regole di Dublino ed il sistema Schengen. Sarebbe un grave errore di prospettiva non dotarsi di un Patto sull’immigrazione e l’asilo».

09.45 | Gazprom: flussi verso l’Europa sono stabili

I flussi di gas dalla Russia verso l’Europa sono stabili. Lo assicura Gazprom, riferendo che soltanto sul Nord Stream 1 si rileva un piccolo calo, ma ci si aspetta anche un incremento più tardi nella giornata. La compagnia russa ha anche fatto sapere che le richieste di gas dai propri clienti in Europa per il transito via Ucraina si attestano a 109,5 milioni di metri cubi, invariate rispetto a ieri.

h. 09.41 | Kiev chiede missione Onu a Chernobyl. Rischio esplosione munizioni, demilitarizzare zona di esclusione

«Chiediamo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite prenda subito delle misure per demilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl ed introdurvi una missione speciale dell’Onu per eliminare il rischio che si ripeta una catastrofe nucleare». Lo ha detto la vice premier ucraina Iryna Vereshcuk, secondo quanto riportano i media internazionali, durante la conferenza stampa in cui ha annunciato i nuovi corridoi umanitari concordati per oggi. Vereshcuk ha detto che secondo le forze armate ucraine c’è il pericolo che delle munizioni esplodano nella centrale nucleare di Chernobyl e che le forze russe che occupano lo stabilimento devono ritirarsi dall’area.

09.40 | Kiev: “Morti 17.300 soldati russi, distrutti 605 tank

Ammonterebbero a 17.300 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 17300 uomini, 605 carri armati, 1723 mezzi corazzati, 305 sistemi d’artiglieria, 96 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 131 aerei, 131 elicotteri, 1184 autoveicoli, 7 unità navali, 75 cisterne di carburante e 81 droni.

09.39 | Vice premier Kiev: “Oggi aperti 3 corridoi umanitari

Tre corridoi umanitari saranno aperti in Ucraina oggi: lo ha comunicato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. «Tre corridoi umanitari sono stati approvati: quelli per l’evacuazione dei residenti di Mariupol e la consegna di aiuti umanitari a Berdyansk, la consegna di aiuti umanitari e l’evacuazione da Melitopol, e un convoglio di veicoli personali per lasciare Enerhodar per Zaporizhzhya». Gli autobus per l’evacuazione e i camion che trasportano aiuti umanitari sono partiti da Zaporizhzhya, ha aggiunto, mentre i veicoli personali possono unirsi ai convogli umanitari sulla via del ritorno da Berdyansk e Melitopol.

09.32 | Kiev: almeno 145 bambini uccisi da inizio guerra, 222 feriti

Almeno 145 bambini sono stati uccisi nella guerra in Ucraina dal suo inizio il 24 febbraio, mentre altri 222 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’ufficio della procura generale della capitale, precisando che i numeri più alti riguardano l’oblast di Kiev con 69 bambini uccisi o feriti, di Donetsk con 54, Kharkiv con 49, Chernihiv con 39.

09.30 | Mosca: “Complicata situazione, con Cina una sola voce

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo cinese Wang Yi hanno concordato d’intensificare il coordinamento politico internazionale e di ampliare i contatti bilaterali e multilaterali. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo in una nota. «I due ministri hanno affermato che, sullo sfondo di una complicata situazione internazionale, Russia e Cina stanno continuando a rafforzare la partnership strategica e a parlare con una sola voce negli affari globali. Hanno concordato un ulteriore rafforzamento del coordinamento politico estero e una più ampia interazione sul fronte bilaterale e nei vari formati multilaterali».

09.29 | Lamorgese: “Permesso soggiorno ad apolidi e Paesi terzi”

Dopo il Dpcm approvato ieri «procederemo al rilascio a titolo gratuito del permesso di soggiorno temporaneo non solo ai profughi ucraini residenti nel loro Paese prima del 24 febbraio, ma anche agli apolidi ed ai cittadini di Paesi terzi che beneficiano di protezione internazionale o di un titolo di lungo soggiorno in Ucraina, impossibilitati a tornare in sicurezza nei rispettivi Paesi». Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in audizione davanti al Comitato Schengen.

09.26 | Sindaco Chernihiv scettico su annuncio Russia: “Serve molta cautela

Per il sindaco della città ucraina di Chernihiv, Vladyslav Atroshenko, la promessa della Russia di allentare gli attacchi a Kiev e Chernihiv sarebbe una buona notizia, se ci si potesse fidare. Parlando a Bbc ha detto che ieri sono stati lanciati «colpi di artiglieria disumani in diverse aree residenziali della città, dove sono state ricoverate circa 35 persone, alcune hanno perso le gambe e altre persone sono state uccise». Ha aggiunto: «Spesso i russi dicono una cosa, ma in realtà succede una cosa diversa. Solo il tempo mostrerà quanta verità ci sia in quelle parole. Stiamo trattandole con molta cautela in questo momento».

h. 09.00 | Lamorgese: In Italia 75mila ucraini, meno di 6000 nei centri di accoglienza

Si registra un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si è passati da 200mila a 40mila al giorno. In Italia, alla data di ieri, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299). Le domande di protezione sono state finora circa 750, un dato che “riflette la speranza ucraini di rientrare in Patria dopo il termine delle ostilità“. Sono i dati diffusi dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in audizione al Comitato Schengen.

h. 08.37 | Kiev: 145 bambini uccisi dall’inizio dell’invasione

E’ salito a 145 il numero dei bambini rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale su Telegram, citato da Unian. Cresce a 222 il numero dei bambini che hanno riportato ferite negli attacchi delle truppe russe. La Procura generale ha evidenziato che questi dati non sono definitivi, poichè non vi è alcuna possibilità di raggiungere i luoghi dei bombardamenti nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati.

h. 08.19 | Bbc: nuove esplosioni vicino a Kiev

Nuove esplosioni si sono sentite questa mattina vicino a Kiev. Lo riferisce una corrispondente della Bbc, secondo la quale la giornata è iniziata con il suono delle sirene anti-aeree, seguito da forti esplosioni provenienti dai sobborghi della città che si sono sentiti anche nel centro della capitale. Anche un altro reporter britannico, sempre a Kiev, su Twitter parla di «molti colpi di artiglieria che rimbombano dai margini della città» udibili fino al centro, ma non è chiaro – aggiunge – se a sparare siano i russi o gli ucraini.

h. 08.15 | L’intelligence britannica: truppe russe in difficoltà, costrette al dietrofront

L’intelligence britannica vede una crescente difficoltà delle truppe russe, non solo per le perdite ma anche per la logistica, truppe che dunque sono state «costrette a tornare in Bielorussia e Russia». Lo rileva nell’ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo in Ucraina. «Le unità russe che hanno subito pesanti perdite sono state costrette a tornare in Bielorussia e Russia per riorganizzarsi e rifornirsi. Tale attività sta esercitando ulteriore pressione sulla logistica già tesa della Russia e dimostra le difficoltà che la Russia sta incontrando nel riorganizzare le sue unita’ nelle aree avanzate all’interno dell’Ucraina».

h. 07.36 | Kiev indaga deportazione forzata civili in Russia

Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu, l’intelligence del Paese) sta indagando sulla deportazione forzata di decine di migliaia di residenti di Mariupol in Russia da parte delle autorità di Mosca. Lo riporta la stessa agenzia su Telegram. In particolare, “nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha registrato e avviato le indagini sulla deportazione forzata di decine di migliaia di persone da Mariupol e dai territori temporaneamente occupati del Donbass nella Federazione Russa“. I russi, si spiega, “minacciando con le armi, costringono gli ucraini a salire sugli autobus, li privano dei documenti e li portano fuori dall’Ucraina“.

h. 03.38 | Usa: 94 navi civili ucraina che portano cibo bloccate nel Mar Nero dai russi

I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, citato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. «La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano», ha detto la Sherman citata da Ukrinform.

h. 03.25 | Casa Bianca: incontro Biden-Putin possibile solo dopo de-escalation militare

Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden sarà possibile solo dopo una significativa riduzione dell’escalation in Ucraina: lo ha detto ai giornalisti il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Kate Bedingfield, secondo quanto riferito dalla Tass.

h. 03.01 | Dai pianoforti alle auto di lusso, il Giappone allunga l’elenco dei beni da non esportare in Russia

Il Giappone amplia la lista delle sanzioni applicate all’export in Russia per intensificare la pressione sugli oligarchi considerati vicini al presidente Putin. L’elenco riguarda 19 prodotti, e include automobili del valore di oltre 6 milioni di yen, l’equivalente di 44.000 euro, motociclette che superano i 600 mila yen (4.400 euro), allargando il divieto alla sfera musicale, con pianoforti del valore di oltre 200 mila yen (1.450 euro), il settore dei gioielli con le perle naturali, gli orologi e anche quello della ristorazione, tra cui i whisky giapponesi di alta fascia. Tokyo aveva già imposto un divieto per circa 300 prodotti, compresi gli articoli che potevano essere utilizzati come accessori militari, oltre all’esportazione di semiconduttori.

h. 02.51 | Casa Bianca: nessuno si faccia ingannare dall’annuncio del ritiro delle truppe russe

«Nessuno dovrebbe farsi ingannare» dal ritiro dei soldati russi. Lo ha detto la Casa Bianca, commentando le notizie che arrivano dall’Ucraina. Secondo lo staff della Difesa ucraina non ci sarebbe un ritiro, come annunciato da Mosca, ma un «mero avvicendamento di unità» dalle zone attorno a Kiev e Chernikiv.

h. 02.57 | Trump a Putin, divulghi informazioni dannose sui Biden

Con una controversa richiesta di aiuto in politica interna rivolta al principale “nemico” degli Usa nel bel mezzo della guerra in Ucraina, Donald Trump la cui fcamiglia è da tempo in affari con Mosca, ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. “Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla“, ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.

h. 02.34 | 15 milioni di euro di aiuti dal concerto di Birmingham

Ha raccolto oltre 12 milioni di sterline, poco meno di 15 milioni di euro, il grande concerto per l’Ucraina colpita dalla guerra svolto ieri sera alla Resorts World Arena di Birmingham. Lo riporta l’Independent. Sul palco si sono esibite star della musica internazionale, fra cui Camila Cabello, Ed Sheeran e gli Snow Patrol, oltre a Emeli Sande, Becky Hill e The Manic Street Preachers. Jamala, vincitrice dell’Eurovision 2016 in rappresentanza dell’Ucraina, ha eseguito la sua canzone “1944“, sulla deportazione forzata dei tartari di Crimea da parte dell’Unione Sovietica.

h. 01.56 | Stato maggiore ucraino: mine russe nelle posizioni occupate

Le truppe russe stanno rafforzando le posizioni conquistate, anche installando campi minati, mentre non si registrano tentativi di espandere il loro controllo sulle città: lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo la Ukrainska Pravda, nel suo riepilogo della situazione sul terreno.

h. 01.40 | L’Onu accusa la Russia: responsabile della crisi alimentare mondiale

La Russia è stata accusata all’Onu di aver provocato una “crisi alimentare mondiale” e di far correre il rischio di una carestia in vari Paesi scatenando una guerra contro l’Ucraina, considerata il “granaio d’Europa“. Il presidente “Vladimir Putin ha iniziato questa guerra, ha creato questa crisi alimentare globale, ed è lui che può fermarla“, ha denunciato la vice segretaria di stato Usa Wendy Sherman in una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu dedicato alla situazione umanitaria in Ucraina. “I prezzi dei generi alimentari stanno già salendo alle stelle nei paesi a basso e medio reddito poiché la Russia soffoca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l’Africa, i prezzi già elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest’anno“, ha spiegato Sherman , dicendosi “particolarmente preoccupata per paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco, che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni“. Circa “50 milioni di cereali che acquistiamo arrivano dall’Ucraina e nutrivamo 125 milioni di persone prima di questa guerra che avrà un impatto devastante”, ha aggiunto David Beasley, direttore del programma alimentare mondiale.

h. 01.00 | Hrw accusa: la Russia usa mine antiuomo

Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate nella regione orientale di Kharkiv: è l’accusa lanciata da Human Rights Watch. «Le mine antiuomo – spiega l’organizzazione – sono state localizzate da tecnici ucraini per l’eliminazione degli ordigni due giorni fa, il 28 marzo 2022. Notoriamente la Russia possiede queste mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di circa 16 metri. L’Ucraina viceversa non possiede questo tipo di arma». «I Paesi di tutto il mondo dovrebbero condannare con forza l’uso da parte della Russia di mine antiuomo vietate in Ucraina», ha affermato Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch. «Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un’eredità mortale per gli anni a venire». Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta totalmente l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non è tra i 164 paesi che hanno aderito al trattato.

h. 00.30 | Cina all’Onu: le sanzioni aggraveranno la carestia

«Le sanzioni e i blocchi economici esacerberanno artificialmente la mancanza di cibo e l’alterazione dei prezzi, sconvolgendo ulteriormente la produzione alimentare e la catena di distribuzione nel mondo, facendo salire i prezzi e ponendo un onere sui paesi in via di sviluppo che non meritano». Lo ha detto il vice rappresentante permanente della Cina all’Onu, Dai Bing, alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina.

h. 00.10 | Cnn: a Kiev sentiti forti colpi di artiglieria e razzi

A Kiev sono stati sentiti poco fa forti colpi di artiglieria e razzi. Lo riferisce una squadra della Cnn sul campo. L’emittente ha riferito in precedenza che i combattimenti sono continuati nel pomeriggio nella periferia di Kiev, specialmente nel nord-ovest e nel nord-est della città, nonostante i funzionari russi abbiano affermato che Mosca stava allontanando alcune unità dalla capitale e da Chernihiv.

h. 00.05 | Casa Bianca: “Ritiro delle truppe russe? Non crediamo sulla parola”

Dobbiamo vedere cosa fanno effettivamente i russi prima di fidarci esclusivamente di ciò che hanno detto“. Così la direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, sulle dichiarazioni della Russia riguardo una diminuzione drastica della attività militari intorno a Kiev. “Abbiamo visto fin dall’inizio che hanno fatto una spinta aggressiva verso Kiev all’inizio di questo conflitto, e non abbiamo motivo di credere che abbiano adattato quella strategia”, ha detto. “Ovviamente, continuiamo a fare di tutto per imporre dei costi per questa decisione. Continueremo ad attuare la nostra strategia, ma, come ha detto il presidente, non crederemo sulla parola. Aspettiamo di vedere come saranno le loro azioni”, ha aggiunto.

h. 00.01 | Onu: non riusciamo a raggiungere Mariupol

“La maggior parte dei posti li possiamo raggiungere in Ucraina in questo momento, ma non Mariupol“. Lo ha detto David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e che è la più grande organizzazione umanitaria del mondo) sottolineando le conseguenze di vasta portata della guerra in Ucraina sulla produzione mondiale di grano. «Ci aspettano mesi difficili», ha aggiunto.

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