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12 Ottobre 2024 06:11

Ecco come è nata l’intesa Meloni con Von der Leyen su Fitto

La premier a "Porta a Porta" rivendica il ruolo dell'Italia e il suo peso politico con la nomina avvenuta di Raffaele Fitto alla vicepresidenza con delega per la coesione e il Pnrr

Giorgia Meloni con la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione europea  ha portato a casa un altro risultato. Nonostante le pressioni ed imboscate della sinistra, per puro sentimento di guerriglia politica nei confronti del presidente del Consiglio e del centrodestra, facendo di tutto affinché l’Italia restasse isolata, il nostro governo ma sopratutto il Paese ha raggiunto un altro importante traguardo. L’Italia è ritornata ad essere centrale nell’Unione europea e il premier non può che essere felice ed entusiasta .

Ospite di Bruno Vespa nella striscia “Cinque Minuti” dopo il telegiornale del TG1 ha detto:”Nella definizione della Commissione Europea vale il peso delle nazioni, è quello che tento di spiegare da diverso tempo, e noi dobbiamo ricordarci qual è il ruolo dell’Italia: un paese fondatore dell’Unione europea, la terza economia, la seconda manifattura, il terzo Paese per numero di abitanti, è una nazione che conta“.

La leadership italiana conquistata dalla di Meloni è quella di tutelare il Paese e far sè l’Italia non sia asservita e inginocchiata agli altri Paesi com’è stata fino al 2022 con la gestione del centrosinistra, e la delega a Raffaele Fitto nella Commissione europea per la coesione e il Pnrr “è un risultato molto importante di cui sono molto contenta “. Tutto ciò nonostante il non voto a Ursula von der Leyen per la sua riconferma al vertice della Commissione europea. Ma queste due donne leader hanno dimostrato che si può lavorare bene anche quando non si è sempre d’accordo o non ci si inchina solo per interesse politico. Per la prima volta, un esponente di un partito di destra radicale siede in un ruolo apicale dell’esecutivo europeo.

L’intesa con von der Leyen? Io faccio quello che dico di solito e forse il vantaggio che ho è proprio che tutti sanno che non c’è trucco e non c’è inganno. Sono una persona leale, sono una persona pragmatica. Penso che alla fine forse è soprattutto un po’ il pragmatismo delle mamme, se devo individuare una risposta”, ha spiegato la Meloni.

Adesso Raffaele Fitto dovrà superare l’esame del parlamento Ue, ma la Premier è certa del suo successo: “Se io devo guardare alla competenza, alla serietà di Raffaele Fitto, che è una persona stimata a 360 gradi anche in Europa, non ho dubbi che lo superi“. Al risultato finale concorrono anche le dinamiche politiche, che non hanno nulla a che fare con merito e competenza: “Però, io dico questo, dipende da noi, dipende da quanto l’Italia riesce a muoversi compatta, perché noi dobbiamo ricordare che Raffaele Fitto non è il commissario di Fratelli d’Italia, il commissario del governo, è il commissario italiano”.

La componente maggiore del partito socialista, che è quello che nei giorni precedenti si è mostrato maggiormente reticente, è quella del Pd. E la Meloni ha proseguito “Escludo che il Partito Socialista europeo possa prendere sul Commissario italiano una posizione diversa da quella che indica la delegazione italiana, che è anche la più rappresentativa. Quindi credo che se noi riusciamo a muoverci in maniera compatta, non ho dubbi”, ricordando, per onore di cronaca politica, che “Raffaele Fitto, esponente al Parlamento Europeo di Fratelli d’Italia all’opposizione dell’allora governo di centrosinistra, votò Paolo Gentiloni“.

Gli auguri del gruppo regionale pugliese di FdI al ministro Raffaele Fitto

Un grande riconoscimento per l’Italia, ma permetteteci: un grande riconoscimento per la Puglia! Orgogliosi salutiamo la nomina del ‘nostro’ ministro Raffaele Fitto non solo come componente della Commissione Europea, ma come uno dei sei vicepresidenti esecutivi della presidente Ursula Von der Leyen. Sappiamo fin d’ora, perché lo conosciamo e stimiamo da sempre, che saprà lavorare con serietà e competenza nell’interesse di tutta l’Europa e dell’Italia”.

Esulta la destra, Procaccini : “No ideologie, sostenere candidatura italiana”

Al settimo cielo Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia e copresidente di Ecr – ruolo che fu proprio di Fitto: “L’indicazione di Raffaele Fitto ci inorgoglisce, lo dico innanzitutto come italiano, perché l’Italia non aveva un vice presidente nella scorsa legislatura, nella scorsa stagione europea, ce l’ha oggi”, ha immediatamente rivendicato Procaccini a margine della presentazione delle deleghe. Rivolto ai partiti di opposizione, ha poi aggiunto: “Mi auguro che anche i colleghi di altre visioni politiche possano convergere nel sostenere una candidatura autorevole come quella di Raffaele Fitto, che non è soltanto una candidatura conservatrice o di Fratelli d’Italia, è una candidatura italiana“.

Sulla stessa linea il commento di Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia a Bruxelles, secondo il quale la nomina di Fitto è “un riconoscimento che rafforza il ruolo dell’Italia in Europa“. Ma anche un premio per “l’impegno del nostro governo e il lavoro determinante di Forza Italia e del Partito popolare europeo”. Più contenuta l’esultanza della Lega, che in un post su X ha commentato “l’ottima notizia per l’Italia”, dicendosi certa che Fitto “saprà difendere al meglio gli interesse del nostro Paese”.

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