Oggi, sabato 16 agosto, alle 20 è venuto a mancare a Roma Pippo Baudo, il popolare conduttore televisivo e radiofonico aveva 89 anni. Da Sanremo a Fantastico, ha fatto la storia della televisione. Era nato a Militello il 7 giugno del 1936. Ha condotto 13 Festival di Sanremo e decine di programmi tra cui “Canzonissima“, “Domenica In“, “Fantastico“, “Settevoci“, “Novecento” e “Serata d’Onore“. A dare la notizia all’agenzia Ansa sono state fonti vicine alla famiglia; confermarte dallo storico amico fraterno e suo legale, l’avvocato Giorgio Assumma.
Pippo Baudo è spento serenamente in ospedale, al Campus Biomedico di Roma, circondato dalla presenza e dagli affetti delle persone a lui più care, ricevendo il conforto dei sacramenti. Baudo non è stato solo un conduttore, ma un’istituzione. La tv italiana, con i suoi riti e le sue liturgie, porta il suo marchio inconfondibile. È per questo che, parlando di lui, si usa una definizione semplice ma definitiva: “il re della TV”.

La carriera
Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Pippo Baudo ha conquistato l’affetto del pubblico con Settevoci (1966-70) e Canzonissima (1972-73), raggiungendo poi il grande successo negli anni Ottanta con programmi come Domenica in (1979-85, 1991-92), Fantastico (1984-86 e 1990), Serata d’onore (1983, 1986) e numerose edizioni del Festival di Sanremo (1968, 1984-85, 1987, 1992-96, 2002-03, 2007-08).
Pippo Baudo è stato l’uomo che ha fatto compagnia agli italiani la domenica pomeriggio, ha dettato il ritmo della musica a Sanremo e ha lanciato intere generazioni di artisti La forza di Baudo non stava solo nel carisma o nella professionalità. Baudo è stato un prolifico creatore di format: da Settevoci negli anni ’60, con l’applausometro che decretava i vincitori, a Domenica In, che trasformò la domenica televisiva in un rito nazionale.
Nessun conduttore ha legato il proprio nome al Festival come Baudo: tredici edizioni condotte, tra scandali, trionfi e momenti entrati nella storia. Da Giorgia con “Come saprei” a Bocelli con “Con te partirò“, Baudo è stato il padrone di casa di quella che è la manifestazione più amata e discussa del Paese. Con lui nacque persino lo slogan destinato a diventare proverbiale: “Perché Sanremo è Sanremo”.
Il cordoglio dello Stato
“Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo, uno dei più grandi protagonisti della storia della televisione italiana” scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”.
“Con la scomparsa di Pippo Baudo l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva” ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli . “Con lui scompare la personificazione più autorevole e popolare di un pezzo fondamentale dell’autobiografia artistica italiana. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, Baudo, attraverso la tv, ha avuto la capacità di raccontare il Paese nelle sue trasformazioni. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari”
L’ultimo saluto a Baudo
L’apertura della camera ardente è prevista per le ore 11 di domenica 17 agosto al Campus Biomedico di Roma. L’ingresso sarà riservato a famiglia e amici stretti. La camera ardente aperta al pubblico dovrebbe essere allestita domani, e la sede più probabile, per onorare la sua carriera, sono gli studi Rai di Via Teulada, I funerali di Pippo Baudo si terranno a Militello in Val di Catania, in Sicilia, il paese che gli ha dato i natali.