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3 Maggio 2024 01:18
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Confcommercio: il Sindaco di Taranto li chiama “mafiosi” in realtà è solo arrogante desiderio di illegalità

Nessuno evidentemente ha mai spiegato ai rappresentanti della Confcommercio di Taranto che però la brava gente non parcheggia in doppia fila, non ostacola il traffico, non ostruisce le strade e non blocca la circolazione dei mezzi pubblici sulle corsie preferenziali. Quello che i commercianti della Confcommercio difendono, si chiama “inciviltà“, senza se, ma o però !

Alla Confcommercio di Taranto perdono il pelo , ma non un antico “vizio”. Quello di sentirsi degli “intoccabili ” dimenticandosi di essere in realtà solo e soltanto dei normali cittadini come tutti gli altri che devono rispettare le leggi. La miccia che ha fatto inalberare Leonardo Giangrande l’esperto… di supermercati in franchising (che non vanno tutti molto bene…)  attuale presidente della deficitaria associazione di commercianti tarantini, è stata una dichiarazione del sindaco di Taranto Ippazio Stefàno espressa in un’intervista televisiva, in cui il primo cittadino ha commentato la vergognosa protesta dei commercianti contro i cordoli installati per delimitare le corsie preferenziali nel primo tratto di via Cesare Battisti. Stefàno ha contestato la protesta dei commercianti accusando che  “pretendere di parcheggiare in doppia fila diventi una norma, è inaccettabile. Sono preoccupato per questi ragionamenti mafiosi” , affermazione supportata  da quella del “fedelissimo”  dirigente comunale Michele Matichecchia comandante della Polizia Municipale che a sua volta ha aggiunto: “la pagheranno“.

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Giangrande con la sua nota mancanza di stile ed equilibrio necessario a chi si interfaccia con le istituzioni, ha replicato che “Il sindaco si dovrebbe solo vergognare. Le sue parole si commentano da sole sopratutto quando ci sono aree abbandonate all’abusivismo totale, e noi saremmo i mafiosi. La verità è che questa amministrazione è incapace di gestire le problematiche del commercio e delle imprese, incapace di creare sviluppo. La situazione è insostenibile, è drammatica. Per questo, a mio giudizio, i commercianti di Taranto, sono degli eroi perchè affrontano mille sacrifici per andare avanti. Fare impresa, a Taranto soprattutto, é un’impresa”.  Qualcuno è bene che spieghi al presidente di Confcommercio che fare commercio, fare i commercianti è una scelta, un’attività d’impresa con i suoi pro e contro, compresi i rischi d’impresa. Non una “missione” e tantomeno un atto eroico.

Forse Giangrande dovrebbe viaggiare un pò di più, ma non sulla provinciale che porta da Avetrana a Taranto, ma magari passando qualche giornata a Bari per rendersi conto di come la Polizia Municipale faccia rispettare le norme del codice della strada ai cittadini, che difficilmente parcheggiano in doppia fila, se non vogliono rischiare di non ritrovare la machina rimossa dal carro attrezzi o con i ceppi alle ruote. Poi magari l’ “avetranese” Giangrande di cui aspettiamo sempre di poter leggere il suo curriculum pubblico, che non ha mai fornito alla Camera di Commercio contrariamente alle norme di Legge sulla Trasparenza) dovrebbe fare qualche passeggiata nelle principali città italiane, da Napoli a Roma, da Firenze e Venezia e rendersi conto che purtroppo il problema dell’abusivismo è presente in tutto il Paese, esattamente così come è molto alto il numero dei commercianti sanzionati dalla Guardia di Finanza per mancata emissione degli scontrini fiscali. E si renderebbe conto che i cordoli vengono installati in tutt’ Italia, non solo in via Cesare Battisti a Taranto.

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Giangrande non sapendo di cosa parlare, manifestando la sua nota arrogante (ma inconcludente)  ira  ha aggiunto che  secondo lui  “bisogna parlare di mobilitá urbana a 360 gradi. Noi ci abbiamo sempre provato, tant’è vero che dal 2012 ad oggi, sono state diverse le richieste di incontro rivolte all’amministrazione comunale. L’amministrazione è sempre stata latitante, non esiste nemmeno un assessore alla mobilitá”  . Resta da capire cosa capiscano Giangrande ed i suoi sodali di mobilità…..  Ad affiancare la protesta contro l’applicazione della legalità da parte del Comune di Taranto, hanno dato man forte  a Giangrande i sodali “tale” Lelio Fanelli, presidente della delegazione quartiere “Tre Carrare Battisti” e “tale” Salvatore Cafiero per la delegazione quartiere “Borgo“,  ed il solito immancabile Giuseppe Spadafino presidente della delegazione “Italia Montegranaro”.

Vogliono far credere – ha detto Fanelliche la protesta dei commercianti in via C. Battisti sia per legalizzare la doppia fila ma non é così. Siamo brava gente, ma siamo esasperati. Chiediamo solo di ragionare insieme al comune su proposte condivise, senza arrivare a inutili conflitti”.  Nessuno evidentemente ha mai spiegato ai rappresentanti della Confcommercio di Taranto che però la  brava gente  non parcheggia in doppia fila, non ostacola il traffico, non ostruisce le strade e non blocca la circolazione dei mezzi pubblici sulle corsie preferenziali. Quello che i commercianti della Confcommercio difendono, si chiama “inciviltà“, senza se, ma o però !

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I commercianti di Via Cesare Battisti, pretendono convenzioni agevolate per il parcheggio Icco per i lavoratori della zona (in pratica a fare la figura dei “fessi-pagatori” sarebbero solo i clienti e residenti !) , addirittura i grattini-omaggio per la clientela dei negozi, e turnazioni variate per il personale addetto al controllo parcheggi. Proposte però, che una volta tanto per fortuna, sono rimaste inascoltate dall’ Amministrazione Comunale. La solita “boutade-piazzata ” di Giangrande si è conclusa con una delle sue idee “Interpelleremo il Prefetto. Deve essere rispettata la dignità dei commercianti che non possono essere mortificati in questo modo“. Dimentica che il Prefetto ha come unico dovere quello di fare rispettare le Leggi. Ma forse questo alle scuole medie ad Avetrana non lo hanno spiegato !

 

 

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