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15 Ottobre 2025 09:20

Esplode un casolare durante uno sgombero: morti tre carabinieri. Funerali di Stato e lutto nazionale

Quindici i feriti tra militari e agenti di polizia. La palazzina satura di gas è crollata dopo una forte esplosione. Il procuratore capo di Verona, "si valuta il reato di strage". Tre fratelli fermati.

Non resta che un cumulo di macerie di quel casolare fatiscente nel piccolo comune di Castel d’Azzano (Verona)  sotto mattoni e travi dove hanno trovato la morte tre carabinieri che avevano bussato a quella porta nel cuore della notte per eseguire uno sfratto e una perquisizione. Vi sono stati anche 17 feriti tra carabinieri, polizia e vigili del fuoco a causa dell’esplosione.

La volta precedente, esattamente un anno fa, che le forze dell’ordine avevano bussato a quella porta, avevano trovato il casolare saturo di gas e pronto a esplodere. In un’altra occasione gli occupanti avevano minacciato di darsi fuoco cospargendosi di liquido incendiabile.

Disagio e violenza: questa la famiglia Ramponi

La storia di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi è una storia di grande disagio, terminata con una azione violenta premeditata e architettata nei minimi particolari. I tre sono stati arrestati per omicidio premeditato e volontario, anche se la procura sta valutando di contestargli il reato di strage. Due dei tre fratelli sono anche tra i feriti, il terzo l’hanno dovuto stanare con un elicottero perché era riuscito a fuggire.

Sfratto e perquisizione: un dramma annunciato

Le forze dell’ordine sono arrivate intorno alle 3 del mattino assieme ai reparti speciali per circondare l’edificio. Ma appena i militari hanno varcato la soglia del casolare, Maria Luisa, al piano superiore, circondata da molotov e bombole di gas aperte ha utilizzato l’accendino che teneva in mano. “Sapevamo che la situazione era complessa, ma nessuno poteva aspettarsi un gesto di tale follia”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, colonnello Claudio Papagno.

I militari dell’Arma avrebbero dovuto dare esecuzione a due atti giudiziari: uno civile per lo sgombero, e uno penale, per una una perquisizione per la ricerca di armi ed esplosivi, dato che in un precedente sopralluogo per lo sgombero erano state infatti viste molotov nascoste sul tetto della casa dai droni. “Sapevamo che la situazione era disastrosa. Si erano cosparsi di benzina l’ultima volta. Avevano perso tutto ormai… vivevano senza corrente, senza riscaldamento, vivevano come dentro ad una grotta. Sapevamo tutti che era una situazione difficile, e già in 4/5 occasioni avevano preannunciato il peggio. Ora che gli avevano pignorato tutto dicevano: piuttosto che lasciare casa ci facciamo saltare in aria”, ha spiegato ai cronisti un loro vicino di casa.

L’origine dei problemi e la spirale di debiti

I problemi erano iniziati con un incidente avvenuto di notte, mentre i tre stavano sottraendo del fieno in un campo vicino con un trattore, a fari spenti. Un incidente che ha provocato il decesso di una terza persona. Da qui la richiesta di risarcimento, la vendita di alcuni campi, i problemi economici, un mutuo ottenuto falsificando la firma di uno dei familiari e il pignoramento della loro abitazione.

“Era una casa disastrata, senza luce, non so neanche se c’era l’acqua. Era una casa veramente fatiscente. Non c’era neanche l’allaccio della corrente elettrica: una casa per modo di dire – ha spiegato i cronisti il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito – è stato uno dei momenti più duri della mia carriera, sicuramente, quindi anch’io ho visto i carabinieri portati fuori sotto le macerie e devo dire che mi ha molto colpito. Una tragedia che non ha uguali. Una cosa è una guerra di mafia, un’altra è morire così”.

Un cittadino di Verona nel pomeriggio ha deposto un mazzo di gigli davanti alla caserma provinciale dei Carabinieri di Verona. Il governatore Luca Zaia ha proclamato tre giorni di lutto.

Chi sono i 3 carabinieri morti nell’esplosione del casolare

Sono due 56enni e un 36enne i Carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel veronese. L’esplosione è avvenuta durante le operazioni di perquisizione dell’immobile interessato da una procedura di sgombero coattivo: la struttura è crollata travolgendo gli operatori. Al momento risultano anche 15 feriti, alcuni dei quali ricoverati in codice rosso.

– Marco Piffari, 56 anni. Luogotenente carica speciale comandante della Squadra Operativa di Supporto Separato (Sos) del 4 Battaglione Veneto. Nato il 4 febbraio 1969 a Taranto, si era arruolato nel 1987. Viveva in provincia di Padova ed era separato non aveva figli. Era Comandante della Squadra Operativa di Supporto Separato (Sos) del 4° battaglione Veneto.

– Valerio Dapra’, 56 anni. Brigadiere capo qualifica speciale . operatore delle Aliquote di primo intervento (Api) del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Padova. Nato a Brescia il 9/10/1969, si era arruolato nel 1988. Lascia la compagna con cui conviveva e due figli di 27 e 26 anni.

– Il carabiniere scelto Davide Bernardello, 36 anni, operatore delle Aliquote di primo intervento (Api) del Nucleo operativo e Radiomobile (Norm) di Padova. Nato a Camposampiero, in provincia di Padova, il 31/8/1989, si era arruolato nel 2014. Era celibe.

Il cordoglio dell’Arma dei Carabinieri

“Non è possibile esprimere il dolore che ha colpito l’intera Arma, a partire dal Com. Gen. Salvatore Luongo, per la scomparsa dei Carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, travolti dal crollo di un edificio a Castel D’Azzano (VR) durante attività di servizio”. È quanto si legge in un post pubblicato sul profilo X dell’Arma dei Carabinieri.

Mattarella, cordoglio ai familiari dei carabinieri e all’Arma

“Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari dell’Arma dei Carabinieri, Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, Carabiniere Scelto Davide Bernardello e Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Dapra’, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero in provincia di Verona, nella quale sono rimasti feriti anche altri operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. In questa drammatica circostanza, esprimo la mia solidale vicinanza all’Arma dei Carabinieri e sentimenti di partecipe cordoglio ai familiari, insieme all’augurio di pronta guarigione agli operatori feriti”. Ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

Meloni, cordoglio del governo ai familiari delle vittime

“Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e del ferimento di altri tredici tra militari dell’Arma, Vigili del Fuoco e Polizia, a seguito di un’esplosione avvenuta durante un’operazione di sgombero nel Veronese. Il mio cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime”. Ha scritto su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il Consiglio dei ministri ha deliberato i funerali di Stato per i tre Carabinieri. Sempre a quanto si apprende, sarà, inoltre, dichiarato il lutto nazionale nelle giornate di oggi e nel giorno delle esequie.

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