di Paolo Tripaldi*
Si chiamava Bruno, ed era molto più di un cane: era un bloodhound molecolare addestrato per il soccorso, un vero eroe a quattro zampe. Per anni ha prestato servizio insieme al suo conduttore, Arcangelo Caressa, all’interno dell’Unità Cinofila da Soccorso Endas di Taranto, salvando ben 9 vite umane. Ma la sua storia si è conclusa nel peggiore dei modi. Qualcuno ha teso a Bruno una trappola crudele: un wurstel imbottito di chiodi, usato come esca letale. Il cane è morto tra atroci sofferenze, abbandonato alla brutalità di chi non ha avuto alcuna pietà.
A dare la notizia è stato lo stesso Arcangelo Caressa, suo addestratore e compagno di missioni, con un post carico di dolore pubblicato sui social. Le sue parole raccontano tutta la disperazione per la perdita di Bruno: “Lo avete ucciso facendolo soffrire per ore – ha scritto – hai lottato per una vita intera ad aiutare l’essere umano, e lo stesso umano ti ha fatto questo.” Un messaggio che ha scosso profondamente la comunità e che ha trovato risonanza anche a livello istituzionale. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in passato aveva voluto premiare personalmente Bruno per il suo valore, ha voluto ricordarlo pubblicamente con parole di affetto e gratitudine.
“Una notizia che stringe il cuore. Un atto vile, codardo, inaccettabile – ha scritto la premier – Grazie per tutto ciò che hai fatto, Bruno“.
Bruno era un esempio di dedizione, intelligenza e coraggio. Grazie al suo fiuto eccezionale, è riuscito a individuare e salvare persone disperse, diventando un punto di riferimento nelle operazioni di emergenza nel tarantino. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali, ha annunciato la presentazione di una denuncia formale per la costituzione di parte civile in caso di processo.
“Occorre individuare il colpevole e applicare la pena prevista dalla legge Brambilla – ha sollecitato la parlamentare – lo dobbiamo a questo nobile animale, vittima di una mano ignobile e scellerata“
*giornalista dell’ AGI e presidente di Assostampa Romana