MENU
11 Agosto 2025 22:30

SETTE ANNI E MEZZO IN APPELLO ALL’EX MARESCIALLO STABILE DELLA GUARDIA DI FINANZA

L' 'ex finanziere venne arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto ed incarcerato con la contestazione di estorsione ai danni di un fruttivendolo tarantino, che aveva subito continue richieste di denaro dall'ex finanziere (successivamente radiato dal corpo)

di REDAZIONE CRONACHE

Il collegio giudicante della Corte d’Appello di Taranto presieduta dal giudice Del Coco, a latere Cavallone ed Incalza, ha riqualificato il capo di accusa in truffa aggravata nei confronti dell’ex finanziere calabrese Pietro Stabile di 54 anni, riducendo la pena di reclusione a sette anni e mezzo . I giudici hanno anche ridotto da 50.000 a 15.000 euro la provvisionale in favore della parte civile, rappresentata in giudizio dall’avvocato Gaetano Vitale.

Questa la decisione con il quale si è arrivati ad una sentenza di secondo grado del procedimento che vede alla sbarra lo Stabile arrestato ed incarcerato con la contestazione di estorsione ai danni di un fruttivendolo tarantino, con le continue richieste di denaro che l’ex finanziere (radiato dal corpo) aveva fatto fatto ripetutamente alla vittima, un noto fruttivendolo tarantino, il quale dopo aver ricevuto ripetutamente delle richieste di denaro, denunciò tutto alla Polizia di Stato che arrestò lo Stabile in flagranza di reato.

Il processo nei confronti dell’ex-maresciallo Stabile, difeso dall’avvocato Emidio Attavilla si era concluso in primo grado con la condanna dell’imputato a nove anni e dieci mesi riformata dalla Corte di Appello in sette anni e mezzo.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Lutto al DG dell'ASL Taranto Colacicco
Le accuse a Nordio, Piantedosi e Mantovano sul caso Almasri: "Omissione atti ufficio, concorso favoreggiamento e peculato".
Caso Bova-Ceretti: Monzino in cambio degli audio avrebbe ricevuto mille euro da Fabrizio Corona, oltre al numero di un pusher di coca
Caso Almasri, archiviata la Meloni. E la premier: "Chiesto giudizio per Piantedosi, Nordio e Mantovano, assurdo"
Raoul Bova querela Fabrizio Corona: "Frasi infondate, umilianti e aggressive" usate per fare soldi
Inchiesta urbanistica Milano: sei arresti, ai domiciliari anche Tancredi e Catella
Cerca
Archivi
Le foto del backstage Calendario Pirelli 2026
Caldo e ferragosto di fuoco : previsioni meteo
Come sarà il ritorno della politica dopo la pausa estiva
Animali in città': meno di 4 Comuni su 10 promossi nei servizi per i nostri amici a 4 zampe
Lutto al DG dell'ASL Taranto Colacicco

Cerca nel sito