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2 Luglio 2025 23:28

Quanti voti servirebbero agli schieramenti per conquistare il Quirinale

Se uno dei due schieramenti al quarto scrutinio, dove la maggioranza richiesta è quella assoluta, dovesse decidere di andare alla 'conta', avrebbe più chance il centrodestra

di Redazione Politica

Se il centrodestra dovesse decidere di ‘forzare’ ed andare alla ‘conta’ su un nome, ad esempio quello della presidente del Senato Elisabetta Casellati, o su un altro candidato, e il centrosinistra di conseguenza dovesse compattarsi su un proprio nome alternativo, sarebbero determinanti ma non sufficienti i voti di Italia viva, e servirebbero quindi anche alcuni voti del Misto.

Dunque se al quarto scrutinio dove la maggioranza richiesta è quella assoluta, pari a 505 voti su 1009 grandi elettori, uno dei due schieramenti dovesse decidere di andare alla ‘conta’, avrebbe più chance il centrodestra, ma non sarebbero sufficienti i soli voti aggiuntivi di Italia viva e occorrerebbe ‘pescare’ anche tra quelli del gruppo Misto, sempre che i rispettivi leader riescano a garantire la compattezza dei propri grandi elettori. Ecco i numeri in campo e le possibili ‘alleanze’:

– CENTRODESTRA + ‘PICCOLI’ DI AREA: 454 voti (mancano 51 voti alla maggioranza assoluta di 505)
– CENTROSINISTRA + ‘PICCOLI’ DI AREA: 436 voti (mancano 69 voti alla maggioranza assoluta di 505)
– ITALIA VIVA: 45 voti.


– CENTRODESTRA + ITALIA VIVA: 499 voti (mancano 6 voti alla maggioranza assoluta di 505)
– CENTROSINISTRA + ITALIA VIVA: 481 voti (mancano 24 voti alla maggioranza assoluta di 505)
– GRUPPO MISTO: non iscritti a nessuna componente 47 (24 Camera e 23 Senato).

Enrico Letta e Matteo Salvini

Ma il bacino di voti del gruppone dei cosiddetti ‘peones’ è più ampio: al Senato il Gruppo Misto conta 47 parlamentari, di cui 23 non iscritti ad alcuna componente (per lo più si tratta di ex M5s, ma ci sono anche alcuni senatori a vita); poi ci sono 1 senatore del Maie, i 3 di Italexit di Paragone, 1 di Italia dei valori, 1 di Potere al popolo e 1 del Partito comunista.

Alla Camera il gruppo Misto è composto da 66 deputati, di cui 16 di Alternativa, componente che si colloca all’opposizione del governo Draghi e formata per la maggioranza da ex M5s; a loro si aggiungono le componenti di Maie-FacciamoEco che conta 8 deputati; Centro democratico 6; Minoranze linguistiche 4, ma sono voti che potrebbero convergere almeno in parte con il voto del centrosinistra; 24 i non iscritti ad alcuna componente.

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