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30 Dicembre 2025 15:39

Manovra: la lunga notte dei deputati alla Camera

Doppio 'blitz' di Conte sulle armi, bocciato. Duetto Mulè-Albano, Cuperlo strappa applausi e sorrisi. Manovra: tutte le novità, dagli stipendi alle pensioni e ai bonus, chi ci guadagna (e chi no).

“Presidente, ho la netta sensazione che, chiusi dentro questa bolla, stiamo perdendo il contatto reale con il Paese…”. Quando prende la parola la deputata del M5s Angela Raffa è notte fonda, ma l’aula della Camera è al lavoro per l’esame degli Odg alla manovra. Una seduta ‘a oltranza’ che ha impegnato i parlamentari dalle 22 di ieri sera fino alle 4,30 di questa mattina. Dopo il via libera alla fiducia sulla manovra, arrivata senza intoppi, è il momento del voto sulle tabelle. E del primo ‘blitz’ di una parte del centrosinistra sulle armi.

Sono Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni a presentare due identici emendamenti: “Tagliare 8 miliardi di euro dalle spese militari”, sintetizza il leader di Avs. Lo incalza il presidente del M5s: “Questo emendamento invita le forze di maggioranza e il governo a mettere i soldi dove ci chiedono gli italiani. Votiamolo insieme, nell’interesse dell’Italia”. Niente da fare, nonostante la spinta dei due presunti “big” progressisti, l’emendamento viene bocciato. Pazienza, Conte ci proverà un’altra volta in piena notte

L’aula comincia a sonnecchiare, con i deputati che intensificano il via vai alla buvette (il bar della Camera dei Deputati), che come sempre in questi casi è rimasta aperta tutta la notte. Tra un caffè e un dolcino, nel tentativo di restare svegli e lucidi, va in scena il duetto tra il presidente di turno Giorgio Mulè e la sottosegretaria all’Economia Lucia Albano. Tema, i pareri agli Odg. “Ma è sicura che sta leggendo l’ordine del giorno n. 9/2750/73 onorevole Albano?”, chiede Mulè tra gli applausi divertiti dell’opposizione. “Secondo me è uscito un altro numero…”, insiste il presidente. “Sono sicura“, risponde la Albano. E Mulè chiosa “E’ sicura”. Ed Albano ribadisce: “E’ il numero giusto”. Passa qualche minuto e arriva il bis: “Acqua? Non è un ordine del giorno, vuole bere un bicchiere d’acqua?”, chiede Mulè alla Albano, aggiungendo: “L’acqua ancora non l’abbiamo…”. E Albano: “Infatti non trovavo…”. Il presidente non si lascia sfuggire l’occasione e ribatte: “Facciamo acqua, ma l’acqua ancora non c’è“.

Lo scambio di battute fra la Albano-Mulè risveglia un po’ l’aula e la discussione scorre nonostante la stanchezza. Ma non è finita, perché a un certo punto le rappresentanti del governo (vista anche l’ora) fanno staffetta e siede tra i banchi dell’esecutivo la sottosegretaria Savino: “Nel mezzo del cammin dei nostri ordini del giorno, diamo il cambio. Grazie, sottosegretaria Albano….“, saluta Mulè tra i sorrisi dei presenti. Intanto, mentre il lato dell’emiciclo occupato dalla maggioranza è più tranquillo, quello dell’opposizione è tutto un lavorio.

I tagli al cinema e il “Natale ad Atreju”

Gli Odg sono, infatti, per la quasi totalità di opposizione e i deputati si preparano a dare battaglia. Nel Pd è Toni Ricciardi che ingaggia: “E’ possibile? E’ possibile questa cosa?”, chiede il deputato dem su un Odg in cui ha scorto una delega elettorale. “Onorevole Ricciardi, gliel’ho già spiegato, non c’è delega…”, cerca di tenerlo a freno Mulè. Ma il Pd è sugli scudi, così la presidente del gruppo Chiara Braga prende la parola per un affondo sulla manovra: “Questo è l’unico momento in cui potremo discutere – inascoltati, probabilmente – di questa manovra”, e si sfoga lamentandosi quando si va verso la mezzanotte.

Il sonnolente Angelo Bonelli, all’improvviso, si accende:Colgo l’occasione della presenza del ministro dell’Ambiente…“, attacca il co-leader Avs. Ma è Gianni Cuperlo che riesce a dare la scossa all’aula sonnacchiosa, con il suo intervento (applauditissimo) sui tagli al cinema: “Quando un giorno è appena finito e un nuovo giorno è appena cominciato, un giorno in più per amare, per sognare e per vivere”, è l’incipit del deputato Pd, che utilizza una delle frasi “storiche” del giornalista televisivo Gigi Marzullo.

Cuperlo chiede con un suo Odg più fondi per le maestranze del cinema e parla di “pellicole che il mercato attende con qualche impazienza e che sappiamo essere in un avanzato stato di gestazione. Tra i titoli principali: ‘Natale ad Atreju’, ‘Dante Alighieri e la Repubblica sociale’ e, per i più piccini, ‘Peter Pan a Pontida’ sino alla serie, co prodotta da Netflix, ‘Pasolini e La Russa, biografie parallele'”. Applausi scroscianti dal Pd e anche dalla maggioranza qualche deputato fa fatica a trattenere una risata.

La chiosa del deputato Pd è da ‘standing ovation’:Colleghi e colleghe, votate quest’ordine del giorno. Non fatelo per noi, ma a mezzanotte e mezza fatelo coscienti che qui si fa l’Italia o si dorme!”. Appunto, mezzanotte è passata e Giuseppe Conte tenta il suo secondo ‘blitz’ sulle armi. Questa volta con un suo Odg: “Invito tutti a ritirare le firme che sono state messe irresponsabilmente dalla nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il riarmo. Quelle sono firme che schiaffeggiano gli italiani!”, strilla il leader M5s, al quale si associa al volo Angelo Bonelli. Ma anche questa volta niente da fare. L’Odg viene respinto con 216 no, nonostante i 43 sì e i 55 astenuti. A questo punto la seduta viene sospesa per una pausa tecnica, anche se di soli 10 minuti. Buvette, toilette e due passi veloci in Transatlantico per sgranchirsi le gambe. Alle 1,20 del mattino si riprende. Il rush finale è quasi tutto del M5s.

Gaetano Amato torna sul cinema, e prende un pò in giro ministro Giuli: “Quel marxista-leninista di Marcello Veneziani ha appena detto al ministro Giuli: ‘Ma che state facendo?’. E Giuli, invece di dire, come Anita Ekberg: ‘Marcello! Come here!’, vienimi a spiegare cosa fare, l’ha aggredito verbalmente durante un incontro istituzionale”. Si inserisce Patrizia Prestipino (Pd) che, forse complice l’atmosfera ancora natalizia, tenta di fare leva sull’emozione: “Voglio capire se, in un Paese in cui 10 milioni tra cani e gatti vivono nelle famiglie italiane, non è equo, giusto e di buon senso aiutare chi ha adottato un cane o un gatto…“.

Niente da fare, il suo Odg ‘pro gattare’ viene bocciato. Ma ormai è fatta, gli Odg sono finiti. Per la cronaca, l’ultimo è quello di Anthony Barbagallo (Pd) su “questo oligopolio insopportabile delle compagnie aeree”. Nonostante gli applausi dem, bocciato anche questo. Son le 4,30, la seduta è tolta. Il tempo di fare un pisolino rigenerante, sistemarsi un pò e si torna in aula. Alle 11 il voto finale sulla manovra è in diretta Tv su Raiuno.

Cosa cambia dal 2026: tutte le misure.

La manovra 2026 arriva a tagliare il traguardo ma non su tutti le norme avranno lo stesso impatto. Come in ogni legge di bilancio, c’è sempre chi sale e chi scende: dal taglio Irpef per i dipendenti agli incentivi per le imprese, dal prelievo su banche e assicurazioni alla cancellazione di Opzione Donna alla stangata sui fumatori. Queste tutte le novità, dagli stipendi alle pensioni e ai bonus, chi ci guadagna (e chi no).

Assicurazioni, stangata Irap e polizze

Anche per loro aumenta l’Irap di due punti percentuali ed arriva poi l’aumento al 12,5% dell’aliquota sulla polizza Rc auto per gli infortuni al conducente. Inoltre vengono a loro chiesti altri 1,3 miliardi attraverso il versamento di un acconto pari all’85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l’anno precedente

Auto e sigarette: salgono le accise

La stangata: in arrivo nelle casse dello Stato 552 milioni per l’aumento delle accise sui carburanti e altri 213 milioni dal rincaro dei tabacchi

Banche, più tasse e meno sconti

Pagano il conto più salato della manovra. Il solo aumento dell’Irap di due punti percentuali vale per loro 1,2-1,3 miliardi. Viene poi ulteriormente ridotta la deducibilità sulle perdite pregresse: le percentuali scendono dal 43% al 35% per il 2026 e dal 54% al 42% per il 2027, garantite risorse per circa 600 milioni in due anni.

Bonus libri, scuola paritaria e Carta Cultura

Arriva il bonus libri scuola per le superiori con un contributo comunale per le famiglie con Isee non superiore ai 30mila euro. Per le famiglie che scelgono la scuola paritaria viene invece introdotto un bonus fino a 1.500 euro per studente con Isee fino a 30mila euro. Le paritarie potranno anche essere esentate dall’Imu. Per i neo-diplomati arriva la nuova Carta Valore Cultura per l’acquisto di materiali e prodotti culturali.

Cartelle esattoriali, nuova sanatoria

I debiti maturati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 potranno essere estinti attraverso la nuova Rottamazione quinquies, che prevede una rateizzazione su 9 anni con 54 rate bimestrali.

Casa, dal bonus ristrutturazioni al bonus mobili

Anche per 2026 è confermato il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa; resta al 36% per le altre. Prorogati anche il Sismabonus e il bonus mobili, con uno sconto del 50% fino a 5mila euro. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa. Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi.

Imprese, incentivi e sconti

Esteso fino al 30 settembre 2028 l’iper-ammortamento per gli investimenti in beni strumentali. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione agli investimenti in beni prodotti nell’Ue. Arrivano poi risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 (1,3 miliardi) e Zes (532,64 milioni). Rifinanziata anche la Nuova Sabatini. Saltano, invece, le agevolazioni per gli investimenti green.

Irpef, taglio fino a 50mila euro e agevolazioni sui contratti

Arriva il taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50 mila euro, con la seconda aliquota che scende dal 35 al 33%. Scatta la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali: vale per i redditi fino a 33mila euro e per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026. Sui premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d’impresa, fino a 5mila euro, l’imposta sostitutiva scende all’1%. Sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto

Pensioni e Opzione donna: cosa cambia

Salta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando la rendita della previdenza complementare. Si riducono poi le risorse per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti. E non c’è nessuna proroga per Opzione Donna, la misura che era stata studiata proprio per le lavoratrici. Arriva l’adeguamento all’inflazione ma solo per le pensioni più basse. «Sulle pensioni dicono che abbiamo allungato l’età pensionabile, in realtà l’intervento del governo ha ridotto di due mesi nel 2027 l’aumento dell’età pensionabile perché in automatico sarebbe aumentata di tre mesi. Naturalmente nel corso del 2026 se le cose continueranno ad andare bene sui conti pubblici come fino ad oggi cercheremo anche di ridurre quel mese in più che partirebbe dal 2027», ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

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