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18 Aprile 2024 17:40
18 Aprile 2024 17:40

La casa discografica Bongiovanni vince il Premio Paisiello 2018

Dal 2007 il Premio Giovanni Paisiello Festival sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, viene assegnato a una personalità o istituzione impegnata a valorizzare e riscoprire il patrimonio musicale del musicista pugliese.

di Valentina Rito

ROMA– Va alla casa discografica Bongiovanni il Premio Giovanni Paisiello Festival 2018. L’annuncio e la consegna del riconoscimento ad Andrea Bongiovanni, titolare dell’etichetta, è avvenuta ieri (venerdì 14 settembre) prima della prima de Le gare generose, l’opera di Paisiello andata in scena nel Chiostro di Sant’Antonio di Taranto, dove stasera (sabato 15 settembre si replica), per la sedicesima edizione del Festival intitolato al compositore tarantino e organizzato, con la direzione artistica di Lorenzo Mattei, dagli Amici della Musica «Arcangelo Speranza».

Dal 2007 il Premio Giovanni Paisiello Festival sostenuto da Mibact, Regione Puglia, Comune di Taranto, viene assegnato a una personalità o istituzione impegnata a valorizzare e riscoprire il patrimonio musicale del musicista pugliese. E l’etichetta discografica Bongiovanni di Bologna, con oltre 700 titoli nel suo catalogo, ha regolarmente proposto incisioni di opere del grande compositore, molte delle quali registrate dal vivo proprio durante il Giovanni Paisiello Festival. Le stesse Gare generose, nell’esecuzione proposta durante questa edizione del festival, saranno oggetto di una prossima pubblicazione discografica di Bongiovanni.

Il Festival proseguirà mercoledì 19 settembre all’Istituto musicale Paisiello, dove si aprirà una finestra sul Paisiello sacro. All’incontro prenderanno parte i musicologi Paologiovanni Maione, Alessandro Lattanzi e Pierpaolo Russo. Sarà il prologo al concerto nel Duomo di San Cataldo del 23 settembre (ore 21), quando l’ensemble vocale Choraliter diretto da Pierluigi Lippolis eseguirà il graduale “Christus Factus Est” e il “Miserere” di Paisiello.

La manifestazione si chiuderà il 25 settembre nel chiostro dell’ex Convento di Sant’Antonio, con la messa in scena, nel 150° anniversario della morte di Rossini, de La cambiale di matrimonio, prima opera di un autore diverso dal compositore tarantino ad essere allestita al festival a lui dedicato, che quest’anno pone al centro il duello tra gli autori di uno stesso Barbiere di Siviglia.

La cambiale di matrimonio, una coproduzione con il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, verrà rappresentata a Taranto dopo le recite in programma all’Auditorium Nino Rota di Bari del 21 e 22 settembre. Se ne faranno interpreti Francesco Masilla (basso), Donatella De Luca (soprano), Luigi Antonio de Lorenz (tenore), Cao Peiyun (basso), Angelo Congedo (basso) e Erika Mezzina (soprano). Giovanni Pelliccia dirigerà l’ Orchestra del Conservatorio Piccinni. Regia di Domenico Colaianni, scene e costumi a cura del corso di scenotecnica e costume per lo spettacolo dell’Accademia delle Belle Arti di Bari.

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