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4 Luglio 2025 14:00

Inter e Juventus al Mondiale per club FIFA 2025: quali sono le possibilità?

Quando i grandi nomi del calcio mondiale si affrontano non in Champions League, ma nella calda estate degli Stati Uniti, non si tratta di fantasia, ma della Mondiale per club FIFA 2025. Una nuova veste, grandi idee e un parterre di partecipanti che ricorda più un mini-Mondiale che un torneo amichevole.

Due pesi massimi italiani sono della partita. L’Inter, aggressiva e con le ferite ancora fresche della finale di Champions League, e la Juventus, un club con grandi nomi e interrogativi ancora più grandi. In questa competizione, però, uno stemma ricco di tradizione non basta. Ci vogliono chiarezza, struttura e, soprattutto, classe internazionale.

Un torneo mastodontico in un nuovo formato

Il Club World Cup 2025 non è una competizione qualsiasi, ma un progetto prestigioso di portata globale. Il torneo vedrà la partecipazione di 32 squadre, suddivise in otto gironi, che si sfideranno in un calendario serrato su più continenti. Tutto è pronto per il grande calcio e anche le scommesse sportive Italia torneranno a fare da padrone, aumentando la tensione. Il paese ospitante, gli Stati Uniti, accoglieranno le squadre in diverse metropoli, tra cui Los Angeles, Miami, New York e Atlanta.

Chi vuole avere successo qui deve avere qualcosa in più di una squadra affiatata. Ci vogliono adattabilità, resistenza fisica e una rapida capacità di adattarsi alle differenze di temperatura, ai fusi orari e ai programmi di viaggio insoliti. Lo sforzo è notevole, soprattutto perché la competizione si svolge nel bel mezzo della preparazione stagionale. Alcuni club dovranno prima acclimatarsi, mentre altri sono già impegnati in scontri decisivi.

Un’Inter umiliata sulla strada verso il titolo

L’Inter arriva con un vantaggio sportivo che pochi altri partecipanti possono vantare. L’accesso alla finale di Champions League, anche se conclusasi con una netta sconfitta per 0-5 contro il Paris Saint-Germain, testimonia una stagione costantemente forte. Anche in Serie A l’Inter è rimasta a lungo in testa, prima di essere superata di misura dal Napoli. Un secondo posto in campionato e una finale europea sono risultati su cui si può costruire.

Ma poi è arrivata la svolta, Simone Inzaghi, artefice di questo sviluppo, lascia l’Inter per l’Arabia Saudita. A pochi giorni dall’inizio del torneo, la panchina è ancora vacante. Resta da vedere se la soluzione temporanea funzionerà o se sarà in grado di dare nuovi impulsi. La squadra deve guidarsi da sola e rimanere strutturalmente stabile, altrimenti anche avversari facili potrebbero diventare un ostacolo.

Nel Gruppo E l’Inter affronta il CF Monterrey, l’Urawa Red Diamonds e il River Plate. Il Monterrey gioca in modo fisico, attacca presto, ma mostra carenze tecniche. L’Urawa agisce con un assetto compatto, passa rapidamente dalla difesa all’attacco, ma non riesce a raggiungere il livello di gioco degli europei. Il River Plate, invece, combina la gioia di giocare tipica del Sud America con l’esperienza e l’intelligenza, ma spesso resta indietro rispetto ai migliori europei in termini di velocità e atletismo.

In condizioni normali, l’Inter è la squadra più forte del girone. L’obiettivo dovrebbe essere quello di vincere il girone per evitare di affrontare fin dalle prime fasi della fase a eliminazione diretta avversari difficili come il Real Madrid o il Chelsea.

La Juventus tra ambizione e realtà

La Juventus non partecipa perché ha alle spalle una stagione particolarmente positiva. La qualificazione è avvenuta tramite il ranking UEFA, mentre dal punto di vista sportivo la squadra ha chiuso il campionato al quarto posto. A livello internazionale la Juventus ha fatto ben poca figura, con la Coppa Italia 2022 che rimane l’ultimo trofeo in bacheca. Le ambizioni del club e la realtà sportiva sono attualmente in netto contrasto.

Da poco è arrivato Igor Tudor, un allenatore con le idee chiare, ma ancora poco influente. Il suo approccio si basa su una difesa solida e rapidi cambi di gioco. Uno stile non spettacolare, ma che può funzionare nel calcio a tornei. La rosa presenta infatti evidenti punti deboli. Mancano alternative nella difesa centrale e il centrocampo è poco fornito. L’ attacco con Vlahović non al massimo del suo rendimento potenziale ha grandi responsabilità, che senza dubbio è in grado di assumersi, ma manca una struttura di supporto. Nel Gruppo G ci sono Al Ain, Wydad Casablanca e Manchester City. L’Al Ain ha talento, è pericoloso in attacco, ma tende a essere insicuro in fase difensiva. Il Wydad gioca in modo solido, disciplinato ed è difficile da battere, ma è limitato in attacco. Il Manchester City, invece, rappresenta probabilmente la prova più difficile dell’intero torneo. La Juventus dovrà migliorare fin dalla prima partita, perché non c’è margine di errore. Il secondo posto nel girone sarebbe già un successo, mentre il passaggio del turno sarebbe quasi un’impresa. La squadra ha i nomi, ma mancano le certezze.

Quali fattori saranno determinanti per l’andamento del torneo?

L’Inter punta su un collaudato 3-5-2 con schemi chiari. Le fasce sono ben presidiate, il centrocampo bilancia sapientemente attacco e difesa. Particolarmente degni di nota, Barella come regista a centrocampo, Lautaro Martínez come attaccante aggressivo con doti di leadership e Bastoni, che in difesa non solo libera l’area, ma costruisce anche il gioco. Questa triade dà alla squadra direzione e fiducia.

La Juventus, invece, punta sulla compattezza difensiva, sui contropiedi veloci e sulla presenza di Vlahović. Locatelli ha il compito di organizzare il gioco, ma troppo spesso deve fare i conti con la mancanza di compagni liberi. La strategia tattica è chiara, ma anche facilmente prevedibile. Raramente il gioco offre momenti di sorpresa.

Confronto tra le due squadre: chi è più vicina al titolo?

L’Inter è attualmente la struttura più stabile. La fase a gironi offre compiti fattibili e, nonostante la sconfitta in finale, la fiducia è intatta. Con un piano chiaro dell’allenatore e un sistema che funziona, la squadra è tra le favorite. La Juventus deve lottare. Il girone è difficile, la costanza non è garantita. Ma una buona partita al momento giusto può aprire le porte nel corso del torneo. Il ruolo di outsider comporta non solo rischi, ma anche opportunità.

Alla fine, realisticamente, l’Inter andrà più lontano. La Juventus ha ancora la possibilità di sorprendere con disciplina e una giornata positiva. Molto dipenderà dalla rapidità con cui si stabilizzeranno le strutture e dalla determinazione con cui entrambe le squadre si presenteranno quando sarà il momento.

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