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25 Ottobre 2025 17:33

Insigniti al Quirinale i nuovi Cavalieri del Lavoro

Mattarella: "Le imprese generano futuro. L’invecchiamento della popolazione colpisce occupazione e welfare"

Il capo dello Stato Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai 25 nuovi Cavalieri, nominati lo scorso 2 giugno., affermando che “le imprese generano futuro e, in questo percorso, la capacità di guardare oltre i vantaggi contingenti è un moltiplicatore di valore“. Erano presenti il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, la Vice Presidente del Senato della Repubblica, Mariolina Castellone, il Presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, rappresentanti del Governo, del Parlamento e del mondo dell’imprenditoria. Tra loro, sono stati insigniti cavalieri importanti esponenti dell’industria italiana come Francesco Caltagirone, amministratore delegato e presidente di Cementir Holding N.V., Claudio Descalzi, capo aziende di Eni, e Francesco Milleri, numero uno e ad di EssilorLuxottica.

Nella lista compaiono esponenti del settore chimico e farmaceutico, Roberto Angelini Rossi presidente dell’omonimo gruppo, Cesare Benedetti, patron di Zeta Farmaceutici, Alberto Dossi, numero uno di Sapio. Guardando all’industria pesante e più tradizionale, Giuseppe Basile, ad di Basicem operante nella siderurgia; Valentino Campagnolo, la cui omonima azienda è tra i leader nella componentistica meccanica per le biciclette; Federica Minozzi, alla guida di Iris Ceramica Group, gruppo da mezzo miliardo di fatturato; Massimo Pavin che con Sirmax Group produce polimeri in Europa, Asia e Americhe; Luisa Quadalti Senzani, meccanica per il packaging con la Senzani Brevetti; Laura Ruggiero (Faver) che si occupa della costruzioni di reti; Fulvio Scannapieco, presidente di Ala Industries, distributore di componentistica per l’aerospazio.

il presidente Mattarella consegna le insegne di cavaliere a Maria Giovanna Paone

Nel settore moda e lusso sono stati insigniti Patrizio Bertelli, alla guida del gruppo Prada; Alfonso Dolce, fratello di Domenico e ad del gruppo Dolce & Gabbana, Leonardo Ferragamo alla guida del gruppo Salvatore Ferragamo/Lungarno Alberghi; Anna Beatrice Ferrino, quinta generazione di una famiglia che produce abbigliamento e attrezzature per la montagna; Maria Giovanna Paone, che opera nell’alta moda maschile e femminile con il gruppo Kiton. Nel settore del food and beverage Piero Mastroberardino, viticoltore campano, il sardo Vittorio Moretti: Marina Nissim, presidente esecutivo di Bolton Group che controlla grandi marchi come Rio Mare e Borotalco. Ezio Bracco, fondatore e presidente di Expertise, che opera nel settore dell’engineering per l’energia, Rinaldo Ballerio (Elmec Informatica) attivo nell’It, solare e stampa 3D, Giovanni Rubini ad del Gruppo Renco, Giuliano Tosti guida la Ciam, che produce mangimi. Il capo dello Stato ha anche premiato gli “Alfieri del Lavoro”, 25 tra i più bravi studenti italiani, una delle quali, Serena Affaitati che vive a Francoforte in Germania.

Mattarella, salutando i neo Cavalieri, non a caso si è soffermato sulle difficoltà che colpiscono il mondo delle imprese e, di riflesso, l’Italia. Cioè un presente segnato da “scellerate guerre in atto, crescenti squilibri geopolitici, pericolose chiusure protezionistiche che alterano il mercato e che stanno producendo danni”. e dall’”invecchiamento progressivo e rapido della nostra popolazione, con l’andamento demografico che rende necessario sforzi per evitare una perdita ampia, rilevante di lavoratori attivi e un impoverimento strutturale del welfare”.

Il capo dello Stato ha ricordato chein fasi di questa natura emerge ancora di più il ruolo degli imprenditori, dei capitani di impresa, delle imprese, nel concorrere, con la loro azione, alla definizione del bene comune, dell’interesse del Paese, della comunità internazionale”. E, parafrasando la teoria schumpeteriana della “distruzione creatrice”, ha ricordato: “È l’innovazione che, al centro dei processi, promuove crescita e progresso”.

Gli ha fatto eco Enrico Zobele, vicepresidente della Federazione nazionale Cavalieri del Lavoro: “Malgrado il quadro geopolitico, l’economia italiana è in una fase incoraggiante. Per proseguire su questa strada resta aperta la questione decisiva di migliorare la produttività, investendo massicciamente in settori e tecnologie innovative”.

I risultati delle imprese dei Cavalieri del Lavoro

In questa direzione non deve sorprendere che le aziende dei Cavalieri del Lavoro hanno registrato nell’anno 2023 una crescita mediana del fatturato del +5,5 per cento (superiore al +4,9% nazionale) e una crescita dell’Ebitda del +10,1 per cento (contro il +2,6% di riferimento), come rileva un’indagine della Crif Ratings, in collaborazione con la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Senza dimenticare “l’elevata solidità patrimoniale e livelli di indebitamento sostenibili o il sempre maggiore ricorso al mercato obbligazionario come principale fonte di finanziamento, a testimonianza di una gestione finanziaria lungimirante e di una maggiore flessibilità nell’accesso ai capitali”.

Dinnanzi a questi risultati, il presidente Mattarella ha chiesto alle realtà più dinamiche della nostra economia di ricordare che “la responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti”. Devono essere leve per indirizzare il Paese verso l’innovazione, la sostenibilità ambientale e sociale fino all’inclusione nella nostra società degli immigrati, che ormai garantiscono il 10 per cento della forza lavoro complessiva. Ma l’altra strada maestra da seguire è l’Europa, cioè “il nostro destino, il destino che abbiamo saggiamente scelto” sopratutto per “contrastare le iniziative che intendono forzare il diritto internazionale e il libero commercio”. Secondo il presidente della Repubblica, poi, l’Unione europea è “massa critica, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”. E in questa dimensione è persino più facile rilanciare il concetto di cooperazione.

Da ieri la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, ha eletto un nuovo presidente, Ugo Salerno, che succede a Maurizio Sella. Salerno è ingegnere e presidente esecutivo di Rina, gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, ispezione e certificazione.Mattarella ha consegnato a Giovanni Arvedi presidente del gruppo di Cremona che porta il suo nome il collare d’oro come nuovo Decano dell’Ordine.

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