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23 Maggio 2025 17:30

GP Monaco: come si è preparata la Ferrari per la roulette dei due pit stop obbligatori

Da quest'anno sono obbligatorie almeno due soste ai box per rendere meno monotona ed imprevedibile la corsa tra le stradine del Principato
dalla nostra inviata a Monaco | Silvia Signore

Per la prima volta quest’anno la Fia ha introdotto una particolarità in più per il GP di Monaco che lo differenzia da tutti gli altri circuiti della Formula Uno ma anche da se stesso, applicando l’obbligo di effettuare almeno due pit stop per rendere meno noiosa e più movimentata la gara che molto spesso e volentieri si risolve in un lungo trenino di vetture che arriva quasi sempre al traguardo praticamente nello stesso ordine di partenza stabilito dal risultato delle qualifiche.

Si tratta, in ogni caso, di una modifica che i team devono tenere in considerazione, così determinando una maggiore alternanza delle strategie di gara, ampliando il ventaglio delle possibilità di scelta da parte dei team. 

La  Ferrari per prepararsi a questo appuntamento, ha previsto come consuetudine, un ampio utilizzo del simulatore con numerose interazioni, ed è interessante considerare che nell’ambito delle simulazioni di gara, non legate alla performance cruciale su questo tracciato, sul giro secco di qualifica, è stato impiegato anche il remote garage, di fatto simulando i possibili scenari di gara in relazione alla determinazione delle possibili finestre entro cui effettuare i due pit stop obbligatori.

È importante valutare e prevedere con la massima attenzione diversi scenari, in relazione al traffico delle auto in pista che, a causa della ridotta lunghezza del percorso di gara, costituisce a livello di strategia una sostanziale. Un doppio lavoro, quindi, quello svolto a Maranello nella fase preparatoria, non solo finalizzato alla determinazione del setup base più efficace per questa pista con una configurazione aerodinamica caratterizzata da un elevato carico aerodinamico prodotto con incidenze dei flap non riscontrabili altrove nel corso della stagione. 

La simulazione strategica dei vari scenari di corsa, si basa su una precisa riproposizione delle possibili decisioni assunte dai singoli team, con una casuale distribuzione delle soste, nelle finestre temporali legate al degrado degli pneumatici di ciascuna delle mescole a disposizione, che dovrebbe permettere conseguentemente ai tecnici del “muretto” Ferrari di consolidare e perfezionare per ciascuno scenario di corsa delle procedure consolidate, diverse a livello di traffico e condizioni della pista. In sostanza una sorta di esercitazione vera e propria che però, pare corretto ribadirlo, solo in parte sostituisce l’intuito del momento basato sull’analisi dei dati in tempo reale. La F1, ai giorni nostri è anche questo, prevedere ogni possibile scenario per poter rispondere senza incertezza.

Ferrari, brivido in qualifica

I pronostici sono sempre difficili a Montecarlo, pista atipica per eccellenza. Di sicuro, serve un’ottima trazione, una buona stabilità in frenata e tanta precisione all’avantreno, in un weekend in cui è la componente meccanica a fare la differenza. Per questo motivo, la Ferrari può avere legittimi timori in vista di Monaco, soprattutto per quanto riguarda la qualifica: il Cavallino Rampante dovrà assolutamente trovare il modo di “accendere” la soft in qualifica, pena complicarsi la vita in modo capitale, e deve soprattutto trovare la quadra proprio dal punto di vista meccanico (leggasi, semplificando: lavoro delle sospensioni) per sperare di far rendere la SF-25. Varrà per tutti, ma in particolare per una Ferrari che da questo punto di vista ha spesso sofferto durante l’anno.

Tra le altre, tutte hanno legittime ambizioni essendo praticamente una lotteria. La McLaren si è dimostrata quest’anno fortissima in trazione ed abile nelle curve lente, per cui ha tutte le carte in regola per puntare al successo; anche la Mercedes, a dire il vero ha esibito ottime doti in accelerazione con il modello 2025 e pure lei,può permettersi di sognare. Da verificare invece la Red Bull, in una delle gare in teoria più critiche per la scuderia di Milton Keynes. Nel 2024 la trasferta monegasca fu tra le peggiori dell’anno, con la RB20 che sembrava, parafrasando Verstappen, “un go kart”: il team ha lavorato molto per migliorare il rendimento sugli asfalti irregolari, ed in qualche modo Monaco sarà una bella verifica per la RB21 da questo punto di vista. Resta, comunque, il tema della lotteria: in una griglia così compatta, non sono da escludere eventuali exploit degli outsider.

Alla vigilia del primo turno di prove libere, Charles Leclerc guarda con obiettività alle chance della Ferrari nel Principato di Monaco. Ripetermi? Una risposta onesta: ci sono basse possibilità”, dice il pilota monegasco ricordando le prestazioni di un anno fa. “La macchina finora non è andata forte sulle curve lente. Sulla carta non sembra essere la pista più promettente, però, Monaco è sempre così unica e diversa che potremmo avere una sorpresa positiva domani. Spero accada. Se non sarà così, spero di essere lì al sabato, perché le qualifiche restano ancora la parte più importante del week end”.

GP Monaco: gli orari del weekend e dove vedere la gara

La seconda tappa europea del Mondiale 2025 si corre a Monaco, il circuito cittadino più iconico e glamour del calendario. Il sipario del weekend monegasco si apre venerdì con le prime prove libere alle 13:30 e il semaforo verde del GP di Monaco scatterà domenica alle 15:00.

Tutte le sessioni saranno visibili in diretta su SkySportF1 e in streaming su Now, su TV8 le qualifiche e il Gran Premio saranno in differita.

SkySportF1, Now e TV8

Venerdì 23 maggio

Ore: 13:30-14:30: Prove Libere 1 GP Monaco

Sabato 24 maggio

Ore 12:30-13:30: Prove Libere 3 GP Monaco

Ore 16:00: Qualifiche GP Monaco

Domenica 25 maggio

Ore 15:00: GP di Monaco

TV8 – differita

Sabato 24 maggio

Ore 18:30: Qualifiche GP Monaco

Domenica 25 maggio

Ore 18:30: GP Monaco

Gli orari di TV8 potrebbero subire variazioni.


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