MENU
22 Novembre 2025 07:24

Denunciati 5 ragazzi per cyberbullismo

L’attività di polizia giudiziaria nasce da una denuncia presentata da una insegnante, a cui si era rivolta la madre del ragazzo, preoccupata e amareggiata per aver scoperto sul gruppo WhatsApp della classe, di cui facevano parte solo i compagni e il figlio, innumerevoli messaggi dal tenore offensivo, discriminatorio, razzista, violento nei confronti del proprio figlio, costretto a frequentare la scuola in modalità remota, cd. DAD, perché soggetto a lunghi periodi di ospedalizzazione, in quanto affetto da grave disabilità.

La Polizia di Stato, in questo periodo di emergenza epidemiologica, caratterizzato da un aumento esponenziale dei crimini informatici legati anche al cyberbullismo, attraverso i poliziotti  del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze e della Sezione di Grosseto, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, ha denunciato 5 ragazzi della provincia di Grosseto, di 14 e 15 anni, per atti persecutori nei confronti di un loro coetaneo, con le aggravanti di aver agito per finalità di discriminazione e odio etnico, nonché ai danni di una persona affetta da grave disabilità e per motivi abietti ovvero per “bullismo”.

L’attività di polizia giudiziaria nasce da una denuncia presentata da una insegnante, a cui si era rivolta la madre del ragazzo, preoccupata e amareggiata per aver scoperto sul gruppo WhatsApp della classe, di cui facevano parte solo i compagni e il figlio, innumerevoli messaggi dal tenore offensivo, discriminatorio, razzista, violento nei confronti del proprio figlio, costretto a frequentare la scuola in modalità remota, cd. DAD, perché soggetto a lunghi periodi di ospedalizzazione, in quanto affetto da grave disabilità.

Gli specialisti della Postale estrapolavano subito la chat d’interesse, accertando e individuando i ragazzi resisi responsabili delle condotte offensive e discriminatorie che consentivano all’Autorità Giudiziaria, nella persona del Procuratore Capo dott. Antonio Sangermano, di emettere 5 provvedimenti di perquisizione a carico dei titolari dei profili social individuati. Provvedimenti eseguiti tutti nella mattinata odierna. Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti elementi di reità a carico dei destinatari del provvedimento ed ulteriori sviluppi potrebbero emergere dall’analisi dei dispositivi sequestrati.

La Polizia Postale ricorda che a vigliaccheria sul web è molto grave in quanto dietro ad un cellulare od a uno schermo si pensa di poter dire cose che nella realtà non si riuscirebbe mai a dire. Proprio per questo l’uso corretto delle parole in rete è fondamentale per crescere bene e nel rispetto della legalità e della dignità di tutti. Sul web ogni comportamento può essere tracciato, ricostruito e denunciato alla Polizia, se arreca danno a chi lo subisce.

Al compimento dei 14 anni, i ragazzi diventano penalmente responsabili delle loro azioni sul web. Gli insegnanti in quanto pubblici ufficiali, hanno l’obbligo di denunciare fatti penalmente rilevanti (reati) commessi o subiti dagli studenti. Diffamazioni, minacce e insulti in rete devono essere denunciati dalle vittime e quindi è importante informare le famiglie degli studenti su cosa sta succedendo e sul loro diritto di fare una segnalazione o sporgere denuncia

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Inps-Gedi: chiuso il procedimento per truffa
De Laurentiis rinviato a giudizio per falso in bilancio sul caso Osimhen
Roma, sgominata una rete di sfruttamento della prostituzione gestita da rumeni
Arrestato in Marocco il latitante Patrizio Forniti, il "capo dei capi" del clan di Aprilia
Vetrina di Louis Vuitton in via dei Condotti, sfondata con l'auto per rubare il contenuto
Indagine Italia Oggi: la qualità della vita nelle province italiane
Cerca
Archivi
È morta la cantante Ornella Vanoni, aveva 91 anni. Ci lascia una grande interprete della musica italiana
Inps-Gedi: chiuso il procedimento per truffa
De Laurentiis rinviato a giudizio per falso in bilancio sul caso Osimhen
Il delirio di onnipotenza della magistratura
Continua la protesta a Genova degli operai dell'ex-Ilva, hanno dormito in strada

Cerca nel sito