MENU
8 Luglio 2025 00:57

Charles Leclerc: Il Cavaliere Solitario della Ferrari

Talento puro, ma troppo solo: Leclerc è uno dei piloti più veloci sul giro secco. Le sue pole positon lo dimostrano. Ma spesso, dopo il sabato perfetto, arriva la domenica stregata: strategie discutibili, degrado gomme, pioggia improvvisa, affidabilità fragile, contatti , errori.
di Silvia Signore

C’è qualcosa di tragicamente affascinante in Charles Leclerc. È un talento cristallino, un predestinato nato con il volante in mano, uno che guida con l’anima. Ma ogni volta che sembra sul punto di scrivere la sua leggenda, qualcosa – un errore, una strategia sbagliata, o la sfortuna – lo riporta indietro. Come se il destino volesse metterlo alla prova ancora, ancora, e ancora. Classe 1997, Leclerc ha sempre respirato benzina e ambizione. Cresciuto nel karting con l’amico e rivale Jules Bianchi, ha scalato ogni categoria con naturalezza: campione in GP3, dominatore in F2, debuttante in Sauber nel 2018, e poi, l’anno dopo, il grande salto: Ferrari. Il sogno di ogni bambino che si realizza ma portandosi sulle spalle il peso di ogni leggenda.

2019: la fiammata del campione Alla sua prima stagione in rosso, Charles si prende tutto: due vittorie (a Spa e Monza), dieci podi, sette pole position. Batté Sebastian Vettel nel confronto diretto e fece sognare i tifosi della scuderia di Maranello. Corse a Monza con il cuore, sotto la pressione di milioni, e vinse. Quel giorno nacque il nuovo idolo della Ferrari. Ma da lì, più che un’ascesa, inizia una guerra. Contro un destino che si diverte a ostacolarlo.

Molto amato dai tifosi nonostante la Ferrari non abbia ancora vinto un titolo con lui, Charles è diventato uno dei piloti più amati della griglia grazie alla sua trasparenza, passione e talento puro. Corre con il numero 16, scelto perché la somma della sua data di nascita (16 ottobre 1997) e anche perché il numero 7, che avrebbe voluto, era già preso da Kimi Räikkönen.

Il GP di Gran Bretagna 2025: un’altra ferita aperta

L’ultima gara corsa, a Silverstone, è stata forse una delle più amare della sua carriera. La Ferrari ha scommesso su una strategia estremamente rischiosa, mandandolo ai box dopo il giro di formazione per montare gomme slick su pista ancora umida. La scelta si è rivelata disastrosa. Leclerc ha lottato per riuscire tenere la macchina in pista, ed è finito largo più volte, e il suo ritmo era drammaticamente inferiore rispetto ai primi. Ha cambiato più volte le sue gomme, ma non è mai riuscito a entrare veramente in gara. Nel finale, nel tentativo di recuperare, ha commesso un altro errore: alla curva 15 ha perso il controllo delle propria monoposto e ha colpito il retrotreno di Carlos Sainz, suo ex compagno di squadra. Il contatto ha rovinato entrambe le gare. Leclerc ha chiuso al 14°posto , fuori dai punti validi per il mondiale e con lo sguardo perso nel vuoto. “Una delle gare più difficili della mia carriera,” ha detto a fine giornata. Nessuna rabbia, solo delusione. Ancora una volta, una corsa segnata più dagli errori al muretto che dal talento al volante.

Talento puro, ma troppo solo: Leclerc è uno dei piloti più veloci sul giro secco. Le sue pole positon lo dimostrano. Ma spesso, dopo il sabato perfetto, arriva la domenica stregata: strategie discutibili, degrado gomme, pioggia improvvisa, affidabilità fragile, contatti , errori. Eppure, non molla mai. Corre con un’intensità che brucia, sbaglia perché osa, rischia perché crede. È umano, ma dannatamente veloce. Leclerc ha perso il padre e Jules Bianchi in giovane età. Porta quelle ferite dentro, e corre anche per loro. È educato, sensibile, onesto nelle interviste, amatissimo dai fosi. Non ha bisogno di atteggiarsi. Parla poco, ma quando lo fa, colpisce. Quando perde, non cerca scuse.

Quando vince, sorride con gratitudine. Nel 2025, la Ferrari non gli sta ancora affidando una macchina all’altezza del suo talento. Le strategie continuano a punirlo, come a Silverstone. Eppure, Leclerc ha rinnovato. Ha scelto di restare. Perché crede nella Rossa. Perché vuole vincere con quella macchina, con quel team, con quei colori. E non c’è nulla di più romantico e doloroso – di un campione che resta fedele alla sua missione, anche quando sembra impossibile. In un’epoca di robot perfetti e calcoli millimetrici, Charles è un pilota d’altri tempi. Corre con il cuore. Fa innamorare. Fa arrabbiare. Ma non lascia mai indifferenti . E se un giorno dovesse finalmente vincere il Mondiale con la Ferrari, sarà la storia più bella di tutte.

Alcune curiosità su Charles Leclerc. Origini nobili (quasi!) anche se è nato a MonteCarlo e proviene da una famiglia benestante, Charles non è un “figlio di papà”, ha dovuto lottare duramente per arrivare in Formula 1, anche grazie al sostegno della Ferrari Driver Academy. Amico d’infanzia di Jules Bianchi il pilota francese tragicamente scomparso dopo l’incidente del GP del Giappone nel 2014, al quale Leclerc era molto legato .

Bianchi era anche il suo padrino e una delle sue ispirazioni per correre. Multilingue naturale Parla fluentemente francese, inglese e italiano (con un fortissimo accento simpaticamente monegasco), e spesso risponde ai giornalisti nella loro lingua con molta naturalezza. Debutto da record in F1 nel 2018 con la Sauber e nel 2019 è diventato il più giovane pilota da oltre 50 anni alla guida della Ferrari, battendo anche Sebastian Vettel nel confronto competitivo interno. Musicista per hobby Leclerc suona il pianoforte e durante la pandemia ha condiviso alcuni video dove suonava canzoni famose, conquistando i fan anche fuori dalla pista.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Formula 1, Gp di Silverstone: doppietta McLaren
Ecco come è morto Diogo Jota, il comunicato: "Cos'è accaduto durante il sorpasso di notte"
Sguardi che parlano: la periferia di Roma vista dai suoi giovani
Il GP d'Austria cambia le classifiche della F1 2025
F 1, Gp Austria: Norris pole show in Austria, la Ferrari di Leclers secondo davanti a Piastri ed Hamilton
Luciano Buonfiglio, è il nuovo presidente del Coni
Cerca
Archivi
Charles Leclerc: Il Cavaliere Solitario della Ferrari
Il sindaco di Bari Leccese è il terzo più amato d'Italia. Emiliano terzultimo tra i governatori. La "sorpresa" Episcopo a Foggia: 19esimo posto.
Formula 1, Gp di Silverstone: doppietta McLaren
La storia del cane Bruno che ha salvato 9 persone ed è stato ucciso con un'esca piena di chiodi
Mafia & Appalti: ritrovati dopo 30 anni i brogliacci delle intercettazioni

Cerca nel sito