di Ilaria Cerulla
La magica ala, inventata e messa a punto dagli ingegneri Mercedes, ha spinto in quota George Russell che ha dominato il GP di Singapore con una superiorità disarmante. La pole non era affatto un lampo. Nulla ha potuto nemmeno Verstappen per agguantare la terza vittoria di fila e riaprire il campionato piloti in un modo ancora più appariscente. Impotenti anche i bolidi McLaren che, fino alla ripresa dopo la pausa estiva, ci avevano abituato a doppiette a raffica sul podio. La Ferrari deludente con una prestazione quasi scialba.
Hamilton e Leclerc partivano in griglia al via al sesto e settimo posto, così come hanno chiuso la gara sotto la bandiera a scacchi, a parti invertite, Una gara priva di emozioni che non ha mai acceso la speranza di un acuto per rendere la calda e umidissima serata quasi noiosa un filo meno amara. Leclerc, alla partenza veva guadagnato un paio di posizioni a, ma non è riuscito a difendersi per tutta la gara da un gagliardo Kimi alla guida motivata della sua Mercedes . Il monegasco della Ferrari aveva dovuto lasciare strada nei giri finali anche al compagno britannico prima che Hamilton, rimasto praticamente senza freni, arrancasse all’improvviso. Dell’impianto per rallentare si è lamentato anche il principino, ma un conto è avere problemi che rallentano il passo, tutt’altra cosa è perdere completamente il pedale su macchine che viaggiano a 300 all’ora.
Il problema dei freni è uno dei punti deboli della SF-75 al quale non si è riusciti a porre rimedio per tutta la stagione. Piove sul bagnato e dopo la gara Lewis ha dovuto lasciare il suo piazzamento ad Alonso per aver corso fuori pista quando non aveva più i freni.. Russell ha dominato alla grande, come ha dimostrato di saper fare altre volte, anche nelle tre annate in cui ha diviso in garage con il baronetto della F1. Al via, nonostante lui avesse le gomme Pirelli gialle, e Verstappen al suo fianco preferito le più appiccicose rosse, è scattato come un ghepardo, imponendo subito il ritmo inarrivabile che gli garantiva la sua monoposto. Prima della sosta, per alcuni meno di venti giri, aveva già messo quasi 10 secondi fra la sua Mercedes e la Red Bull di Verstappen in combattimento con le McLaren di Norris e Piastri.
Per la scuderia di Maranello è stato un 2025 difficile che ha visto i piloti ormai arrendersi anche per conquistare l’unica vittoria di consolazione. Un bel passo indietro rispetto al 2024 quando il gradino più alto del podio fu occupato per 5 volte (3 da Charles e 2 da Carlos) consentendo di insidiare il titolo al team di Andrea Stella fino alla tappa finale di Abu Dhabi.

Leclerc: “Ormai siamo quarta forza, non c’è possibilità di mettere pressione ai nostri avversari”
Il volto della Ferrari è quello di Leclerc, dove ormai si legge totale rassegnazione. Ma non può e non deve essere una faccia Ferrari. Su questo ciclo tecnico la squadra italiana aveva puntato tantissimo e invece sono arrivate solo 10 vittorie contro le 18 della McLaren e le 51 conquistatre dalla Red Bull. Ora, alla vigilia di un nuovo cambio importante, alla luce di una stagione che è stata da quasi gambero, servirebbe un faccia a faccia serio e pragmatico per capire come uscire da uno dei momenti più neri della Scuderia.