MENU
8 Settembre 2025 09:46

82a Mostra Cinema Venezia: serata finale nel segno di Gaza

Dal palco del Lido, i messaggi e gli appelli di attori e registi. Con il videomessaggio finale del cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme
di Antonello de Gennaro e Silvia Signore

La serata finale della Mostra del Cinema di Venezia trascorre nel segno di Gaza. Da Toni Servillo al Leone d’oro Jim Jarmusch, passando per la regista tunisina Kaouther Ben Hania, . Dopo le tante dichiarazione e manifestazioni di solidarietà alla Palestina dei giorni scorsi al Lido, anche durante la premiazione attori e registi hanno voluto lanciare dal palco, uno dopo l’altro, il loro messaggio contro la guerra in corso nella Striscia. E a concludere la kermesse, per rimarcare ancora una volta la vicinanza al popolo palestinese, arriva anche un videomessaggio del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.

La voce di Hind e la forza della mamma

Al di là del palmarès, The Voice of Hind Rajab è il film destinato a restare nella memoria di questa edizione della Mostra. Per la potenza della realtà messa in campo, per il confronto di idee, talvolta anche lo scontro, ma soprattutto per quella voce: la voce di una bambina di Gaza che non c’è più, e che la regista è riuscita a trattenere nel tempo attraverso il cinema. Un gesto di memoria potente, accolto con commozione anche dalla madre di HindWissam Hamadah che da Gaza City ha voluto essere presente per ricordare non solo il simbolo, ma la figlia, la bambina. “Era una bambina piccola che ha implorato il mondo intero, il film documenta la sua storia e fa sì che la sua voce diventi un ricordo indelebile, un tributo eterno. Gaza ha una voce reale, forte, che il mondo vede, ma non vuole ascoltare né riconoscere. Hind è la voce della verità, e la voce della verità prevarrà sempre”.

Gaza e la solidarietà dal palco: i messaggi degli artisti per la Striscia

A dare il via è Benedetta Porcaroli, protagonista del film ‘Il rapimento di Arabella’ di Carolina Cavalli, premiata per la miglior interpretazione femminile nella sezione Orizzonti. Nel ritirare il premio l’attrice ha voluto “dedicare questo premio ai miei colleghi che sono sulla Global Sumud Flotilla che ci ricordano che non è tutto finito e che c’è un motivo valido per alzarsi la mattina che si chiama umanità”

Un pensiero alla Flotilla anche da Toni Servillo, che si è aggiudicato la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile come protagonista del film ‘La Grazia’ di Paolo Sorrentino. “A nome di un sentimento che tutto il cinema italiano prova in questo momento, sento tutta la mia ammirazione per coloro che hanno deciso di mettersi in mare con coraggio e raggiungere la Palestina per portare un segno di umanità in una terra dove la dignità umana è vilipesa“, le parole dell’attore nell’accettare il riconoscimento.

Messaggio contro la guerra anche da Nino D’Angelo, che a sorpresa ha cantanto sul palco della kermesse. “Quando si uccidono i bambini si uccide il futuro di tutti noi”, le parole dell’artista dopo aver cantato il brano ‘Odio e lacrime’. Un brano dedicato alla pace dove il cantante recita: “A ricchezza che sta int’a ‘na terra/è de chi llà c’è nato/ e se vence o se perde ‘na guerra/ è na cosa sbagliata”.

Inevitabile l’appello della regista tunisina Kaouther Ben Hania, che con il suo ‘The Voice of Hind Rajab‘ ha ricevuto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria oltre alla standing ovation della platea: il pubblico in Sala Grande si è infatti alzato in piedi per celebrare la pellicola che racconta la storia di una bambina palestinese.

Motaz Malhees, Kaouther Ben Hania, Nadim Cheikhrouha, Odessa Rae 

Dall’ovazione per Armani al Leone d’oro a Jarmusch: la serata finale

“Vorrei dedicare questo premio alla Mezzaluna palestinese e a coloro i quali rischiano di tutto per salvare le vite a Gaza, loro sono i veri eroi e la voce di Gaza. Stanno cercando di ascoltare le grida di tutte le persone alle quali nessuno dà una risposta. La voce di Hind Rajab continuerà a risuonare fino a quando qualcuno non si assumerà di quello che sta succedendo”, le parole della regista tunisina durante la premiazione. “Crediamo tutti nel potere del cinema – ha quindi proseguito ben Hania ed è quello che ci ha portati qui alla Mostra del Cinema di Venezia ed è quello che ci dà coraggio per raccontare storie che altrimenti rimarrebbero sepolte. Il cinema non riporterà indietro Hind e non può neanche oscurare le atrocità che sono state commesse, ma il cinema può conservare la sua voce e la sua storia, che è tragicamente anche quella di un intero popolo, che sta subendo un genocidio inflitto dal regime israeliano che agisce con impunità

La madre e il fratellino di Hind si trovano ancora a Gaza e le loro vite sono ancora in pericolo così come quelle di tante madri, padri e bambini che ogni giorno si svegliano sotto lo stesso cielo pieno di bombardamenti e paura. La loro sopravvivenza non è carità, ma una questione di giustizia e di umanità. E il mondo questo glielo deve. Chiedo che queste atrocità finiscano, ne abbiamo abbastanza”, la conclusione.

Quindi Jim Jarmusch, vincitore del Leone d’oro, per il qualel’arte non deve necessariamente parlare di politica per essere politica”. Il regista e sceneggiatore è salito sul palco per ritirare il premio indossando la spilla con la scritta ‘Enough‘ contro il conflitto israelo-palestinese per ‘gridare’ “quando è troppo è troppo”. Spilla indossata anche dall’intero cast di ‘The Voice of Hind Rajab’ nel giorno dell’anteprima del film.

“Non voglio sostegno dal governo israeliano, non voglio venga mostrato da loro”, ha poi detto il regista dopo la premiazione, aggiungendo: “La popolazione di Israele è meravigliosa, amo le persone che non sono a favore di Netanyahu. E ha proseguito : “Non mi pace il totalitarismo perché il primo passo è dividerci ed è così che ci prendono in giro. Se c’è denaro da parte del governo israeliano allora il mio film non verrà distribuito”, il commento.

A chiudere la cerimonia ecco quindi il videomessaggio di Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme. “Questa guerra deve finire quanto prima, lo sappiamo. Non ha più senso continuare. È tempo di fermare questa deriva. Stiamo vivendo – ha detto il cardinale – un momento drammatico, difficile, divisivo”. E il riferimento è chiaro: il conflitto israelo-palestinese. “Siamo talmente pieni di dolore che sembra non esserci spazio per il dolore dell’altro”, le parole del religioso, che in un passaggio centrale del messaggio, forse il più forte, denuncia la violenza come conseguenza diretta di una lunga stagione di parole avvelenate: “La violenza che vediamo è anche il risultato di anni di linguaggio violento e de-umanizzante. Se tu de-umanizzi l’altro con le parole, poi il passaggio alla violenza fisica è solo questione di tempo”.

Per il cardinale, abbiamo bisogno di nuove prospettive, nuove strade, nuove idee. Abbiamo lasciato la narrativa ai radicali: “dobbiamo avere il coraggio di un linguaggio diverso, che apra orizzonti. Ma sappiamo che la fine della guerra che auspichiamo finisca presto, nonostante la cronaca ci parli di altro, non sarà la fine del conflitto, non segnerà la fine delle ostilità, del dolore che queste ostilità causeranno”. Poi le parole di speranza: “Io ci credo. È possibile”

Il baciamano di Fernanda Torres a Toni Servillo

Coppa Volpi per il miglior attore a Toni Servillo, che ha ringraziato Paolo Sorrentino “in settimana ci vediamo per una pizza”, ha detto sorridendo – e poi ha dato spettacolo con un entusiasmo fuori dal consueto. Abbracci e baci ai giurati, ma il momento clou è stato con Fernanda Torres, attrice brasiliana di Io sono ancora qui: un bacio, poi un altro, poi un terzo, seguiti da un abbraccio e da una curiosa inversione di ruoli, con lei che gli ha fatto il baciamano. Tutto sotto lo sguardo sereno della signora Servillo, presente in sala e apparentemente divertita, a fugare ogni possibile equivoco.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Mostra Cinema Venezia 2025, tutti in attesa dei premi
Semaforo verde dell' Antitrust e Agcom a Poste Italiane su Tim
Venezia Film Festival 2025, Sofia Coppola racconta Marc Jacobs
Telenorba ha un nuovo direttore : arriva Castellaneta al posto di Magistà
Gli ultimi dati Istat: occupazione in crescita in Italia
Croce Rossa Italiana: a Venezia il charity gala dinner con Mastercard ed Unicredit
Cerca
Archivi
Italvolley campione del mondo, le azzurre 'invincibili' vincono ai mondiali in Thailandia
F1, Gp di Monza: vince Verstappen. La Ferrari senza podio, Leclerc amaro: "Fa male, ci manca la macchina"
82a Mostra Cinema Venezia: serata finale nel segno di Gaza
Le previsioni meteo. Ancora caldo ma arriva il maltempo, martedì la svolta
Mostra Cinema Venezia 2025, tutti in attesa dei premi

Cerca nel sito