L’Italia resta ancora nella morsa del caldo. Fino a domani giovedì 3 luglio il numero delle città con temperatura da bollino rosso non cambia, rispetto a quelle attese già oggi mercoledì 2 luglio. Un caldo senza fine, con temperature record che mettono a dura prova, mietono vittime e spingono a prendere misure urgenti, come le ordinanze che tutelano i lavoratori all’aperto che si moltiplicano dal Veneto al Piemonte, dalle Marche alla Sardegna. L’ondata di calore che investe l’Italia e l’Europa non accenna a diminuire, sfiorando e in alcuni casi superando i 40 gradi.

Le città più calde
Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino pubblicato sul sito del ministero della salute, infatti, sono 18 su 27 monitorati i centri della Penisola per i quali è prevista l’allerta massima sia oggi che domani: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. Mentre oggi i bollini rossi erano 17, uno in meno (cioè Campobasso, oggi diventato arancione).
Per la giornata di oggi, una sola città è da bollino arancione, per le altre è giallo: Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina, Napoli, Pescara, Reggio Calabria. Domani bollino arancione anche per Pescara.

Le misure
A Firenze e Bergamo, si sono verificati blackout della corrente elettrica probabilmente dovuti all’eccessivo uso dei condizionatori. Non è escluso che il caldo abbia danneggiato anche i cavi elettrici. Allestiti “rifugi climatici” a Bologna e Napoli, distribuiti deumidificatori ai bisognosi ad Ancona. Alla luce dell’emergenza in atto, il ministero della Salute ha attivato un tavolo interistituzionale di coordinamento capillare su tutto il territorio, per oggi è fissato invece l’incontro per la consegna del Protocollo quadro tra ministero del Lavoro, imprese e sindacati, per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche, alla presenza della ministra Marina Calderone. Un caldo estremo e anomalo, dovuto al riscaldamento globale, che porta di contro a eventi altrettanto violenti, come l’alluvione che ha fatto esondare il rio Frejus a Bardonecchia, laddove le temperature calano. Continuano a “muoversi” pericolosamente le montagne del Cadore, tra picchi di caldo che staccano polveri e massi e piogge improvvise che alimentano vecchie e nuove colate detritiche.
Le previsioni meteo
L’allerta per le temperature ha riguardato ieri 17 città. A quanto pare l’anticiclone Pluto continuerà a flagellare l’Italia anche nei prossimi giorni, mentre al Nord non mancheranno i temporali. Viene indicata una possibile data di un presunto crollo dell’asfissiante bolla africana. Già da venerdì 4 luglio è previsto infatti un cedimento dell’alta pressione a iniziare dalle Alpi e dal Nord Italia. Sabato 5 luglio le temperature massime potrebbero crollare, sotto i colpi di pesanti grandinate e piogge torrenziali, anche di 10°C al Nord