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29 Marzo 2024 16:42
29 Marzo 2024 16:42

Lunedì il Tribunale del riesame di Taranto decide sullo spegnimento dell’ altoforno AFO2 dell’ ex-ILVA

Rocco Palombella, segretario Uilm, contesta il Governo in attesa della decisione del Riesame di Taranto sul ricorso presentato dai legali dell' ILVA in amministrazione straordinaria , contro la decisione  assunte dal giudice Francesco Maccagnano : "Nella conferenza di stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Conte ha parlato di modello Ilva ma non si capisce quale e in cosa consisterà questo modello vincente che vuole realizzare il Governo". ESCLUSIVA ALL'INTERNO: il parere favorevole della Procura e del Custode Giudiziario sul funzionamento di AFO2 (documenti integrali)

ROMA – Si svolgerà lunedì 30 dicembre dinnanzi al Tribunale del Riesame di Taranto la discussione del ricorso presentato dai legali dell’ ILVA in amministrazione straordinaria , contro la decisione  assunte dal giudice Francesco Maccagnano di respingere l’istanza di proroga della facoltà d’uso dell’Altoforno 2 dello stabilimento ArcelorMittal., nonostante il parere favorevole in tal senso espresso dal pm dr.ssa Antonella De Luca e condiviso dal procuratore capo della  Procura di Taranto dr. Carlo Maria Capristo sulla base della relazione del custode giudiziario ing. Barbara Valenzano.

Parere Procura AFO2

Ancora una volta spetterà ad un Tribunale sicuramente più equilibrato e meno “ideologico” decidere le sorti dello stabilimento siderurgico e conseguentemente di un’intera economia jonica che si basa all’ 80% sulla produzione e l’ indotto dell’ ex-ILVA.

Rocco Palombella, segretario Uilm, in attesa della decisione  del Tribunale attacca il Governo M5S-Pd: “Nella conferenza di stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Conte ha parlato di modello Ilva ma non si capisce quale e in cosa consisterà questo modello vincente che vuole realizzare il Governo“.

“Le due visite del Presidente Conte a Taranto – continua il leader Uilmnon hanno spostato di una virgola gli effetti dirompenti che potrà avere la vicenda sulla vita di migliaia di lavoratori. Finora ci sono stati solo annunci ad effetto, compresa la conferenza stampa di fine anno di oggi. La presenza del presidente Conte e le sue parole non hanno rassicurato nessuno. Anzi rimane un clima pesante di grande incertezza e preoccupazione“.
“Mai come in questo momento migliaia di lavoratori – aggiunge Palombella –  e un’intera comunità della città di Taranto sono preoccupati per i risvolti che la crisi potrà avere sul loro futuro. Si parla della salvaguardia della produzione di acciaio, di svolta green,  di reindustrializzazione e garanzia di tutti i livelli occupazionali, di creare nuovi posti di lavoro, ma al momento conosciamo solo la drammaticità della situazione che stanno vivendo i lavoratori e cittadini” .

La relazione del custode Giudiziario ing. Barbara Valenzano | 1a parte

ILVA riscontro A prescrizioni AFO2-1-7_compressed (1)

 

” Nessuno parla della sentenza del Riesame del 30 dicembre sull’Afo 2 – aggiunge il leader Uilm ma lo spegnimento dell’impianto potrebbe portare a gravissime e irreversibili conseguenze produttive e occupazionali. Con lo spegnimento dell’afo 2, ci sarebbero anche le fermate di due cokerie , dell’acciaieria 1, di due colate continue, di un treno nastri e conseguenze sui tubifici. Si arriverebbe a una produzione, con solo due altoforni, a circa 3 milioni di tonnellate e 6 mila lavoratori in cassa integrazione“.
“All’incontro del 24 dicembre scorso Conte è stato accompagnato solo dai rappresentanti degli Enti e Autorità locali, con l’assenza di tutti i parlamentari di Taranto e della Puglia, e questa è l’ennesima conferma della contrapposizione e dissidi presenti all’interno della maggioranza e la solitudine del Presidente del Consiglio“. prosegue Palombella Noi continueremo a batterci per evitare che, oltre al disastro, ci sia la beffa . Si sta giocando col fuoco. Non vogliamo essere complici di chi impunemente sta giocando sulla pelle di migliaia di lavoratori e cittadini italiani“.
” Riguardo la trattativa in corso tra Governo e Mitttal e di quella che ci sarà nel prossimo mese non sappiamo nulla – continua il leader Uilm Al momento non conosciamo i dettagli del piano industriale del Govermo e dopo il pre accordo tra le due parti siamo più preoccupati di prima.  Sono stati bloccati investimenti di ambientalizzazione, è stata prorogata, senza accordo sindacale, a partire dal 1 gennaio la cigo a 1400 lavoratori, che si sommano ai 1900 in cigs in Amministrazione straordinaria e il cui destino è legato alla ripartenza della produzione. Poi ci sono migliaia di lavoratori del sistema degli appalti che in questi giorni hanno ricevuto la lettera di messa in cassa integrazione e che non ricevono lo stipendio da oltre 3 mesi.

La relazione del custode Giudiziario ing. Barbara Valenzano | 2a parte

ILVA riscontro B prescrizioni AFO2-8-13_compressed
Rocco Palombella

“Vogliamo essere convocati per tempo ed effettuare un confronto–  conclude Palombellasulla base dell’intesa già raggiunta il 6 settembre 2018 Qualsiasi altro accordo non farebbe che nuocere alla produzione siderurgica in Italia e avvicinerebbe lo spettro della cassa integrazione per migliaia di lavoratori senza garanzie occupazionali future. È bene che sia il governo che il Presidente del Consiglio sappiano che si deve trovare una soluzione duratura che ridia dignità a migliaia di lavoratori e a un intero territorio. Un mese è troppo poco per decidere sulla produzione di acciaio in Italia, sul destino ambientale e occupazionale di migliaia di lavoratori e della comunità ” .

 

 

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