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28 Marzo 2024 20:45
28 Marzo 2024 20:45

Salento, punti di sutura per un 26enne in vacanza picchiato per aver difeso un cane

 Picchiato per aver difeso un cane. I figli del proprietario del cane gli hanno lanciato addosso bottiglie di vetro. Giuseppe Damiano ha denunciato l'accaduto su Facebook, lamentandosi per i vigili che non sono intervenuti.

ROMA -Un ragazzo di 26 anni Giacinto Damiano, 26 anni, era in vacanza a Nardò, in provincia di Lecce e si era recato presso il supermercato/bar “IL POSTO DI BLOCCO” per fare la spesa, dove aveva notato di fronte al negozio, una baracca fatiscente di ferro arrugginito dove all’interno” c’era  un cane (pitbull) sommerso da feci, pezzi di vetro, con acqua sporca piena di insetti e crocchette contaminate da formiche, con un cucciolotto che piangeva e faceva suoni di lamentosotto il sole cocente. Meravigliatosi di come si potesse trattate così un povero cane, dopo aver chiesto informazioni, ha scoperto che il proprietario dell’animale era proprio lo stesso gestore del supermercato.

Damiano ha correttamente chiamato la Polizia Locale,  ma purtroppo inutilmente  – come lo stesso ragazzo ha raccontato in un lungo post su Facebook : “Il figlio del proprietario sostiene che il cane sta bene, negando l’evidenza, e lo porta via dicendo di risolvere personalmente la situazione” ma dal Comando dei Vigili Urbani di Nardò non è intervenuto nessuno. .

Anche il giorno dopo di vigili la situazione era identica al giorno prima e  racconta l’accaduto: “Ho richiamato i vigili chiedendo loro di intervenire sul serio, gli risponde la stessa operatrice del giorno prima che decide di non fare intervenire nessuno” come racconta il giovane che scrive su Facebook che la risposta ricevuta dai Vigili di Nardò è stata:  “ah ma parla del cane del supermercato, ma noi non possiamo farci niente”., ed infatti non si presenta nessuno, e quindi il giovane turista si è deciso di  parlarne direttamente  con il proprietario del supermercato.  Risultato ? “Vengo avvicinato da due individui, che poi scopro essere i figli, che prima mi aggrediscono verbalmente; poi uno dei due tenta di farlo fisicamente sferrandomi svariati pugni”. I figli del titolare del supermercato non contenti gli hanno lanciato addosso delle bottiglie di vetro, che hanno colpito Giacinto Damiano causandogli 9 punti di sutura sopra il sopracciglio. In tutto questo la gente del  posto, presente all’aggressione a suon di bottigliate, non ha mai preso le difese del povero turista.

Il ragazzo dopo essere stato soccorso ha presentato una querela- denuncia al Commissariato della Polizia di Stato di Nardò, e ha ricevuto l’aiuto  e supporto morale di Enrico Rizzi, presidente nazionale del Nucleo operativo italiano tutela animali onlus. “Denuncerò personalmente l’uomo per maltrattamento di animali  nonché la polizia municipale per l’evidente e grave omissione. Se fossero intervenuti subito – commenta Rizziadesso oggi questo bravo turista non si sarebbe trovato con la testa spaccata. Invito il sindaco di Nardò Giuseppe Mellone a sanzionare personalmente l’operatrice di Polizia coinvolta“.

Incredibilmente è arrivata persino la replica con minacce dalla Polizia Municipale di Nardò, che non ha potuto non ammettere l’esistenza di una prima segnalazione, a cui avrebbe fatto seguito il primo di una serie di sopralluoghi. Del cane, però, non c’era traccia. Quando soltanto domenica 24 giugno gli agenti della Municipale lo hanno potuto vedere, a loro dire non hanno riscontrato segni di maltrattamento sostenendo che il cane “è  risultato regolarmente iscritto all’anagrafe canina“.

Le telefonate di Giacinto Damiano ci sono effettivamente state nelle giornate del 28 e 29 giugno, ma secondo la Polizia Municipale di Nardò  “non si è mai qualificato all’agente, e non ha dato seguito all’invito di recarsi al comando per formalizzare la denuncia“. Il comandante della Municipale, il tenente colonnello Cosimo Tarantino che soltanto dopo l’evolversi dell’allucinante vicenda ha fatto richiesta di una verifica all’Asl di Lecce, annunciando che il corpo “si riserva di verificare gli estremi di una denuncia nei suoi confronti”, a seguito “dei gravi giudizi espressi su Facebook dal protagonista della vicenda”.  L’ennesima follia di chi approfittando del proprio ruolo e divisa cerca di sottrarsi alle proprie omissioni e responsabilità.

Il giovane Damiano nonostante i punti di sutura, è contento : “La mia piccola amica è stata portata via – dice riferendosi al cane – e voglio pensare che adesso sia in un posto più decente“.

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