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19 Aprile 2024 02:58
19 Aprile 2024 02:58

Ricorso TAR di Lecce sull’ ILVA. Tanto clamore per nulla…

Il presidente D'Arpe ha fissato una camera di consiglio per il prossimo 6 marzo, (e quindi ad lezioni avvenute n.d.r.) per decidere sulla eccezione di competenza territoriale avanzata dai difensori dell' ILVA, che hanno chiesto di spostare la competenza e decisone dal Tar di Lecce a quello del Lazio.

ROMA – Si è tenuta in data odierna dinnanzi al Tar di Lecce (presidente del collegio dr. Enrico D’ Arpe) l’attesa udienza relativa ai ricorsi presentato dagli avvocati Vernola  del Foro di Bari per la Regione Puglia ed il  Comune di Taranto, a cui si era accodata anche un associazione di consumatori rappresentata dall’ avv. Carlo Rienzi nei confronti del noto noto decreto emesso dal Consiglio dei Ministri in relazione allo slittamento al 2023 come termine conclusivo  delle opere di ambientalizzazione del siderurgico, ricorsi contro i quali si erano costituiti la Provincia di Taranto (ricorso “ad opponendum”  presentato dall’ Avv. Luigi Quinto del Foro di Lecce ) ed i legali dell’ ILVA. L’ associazione di consumatori ha chiesto inutilmente al Tar di pronunciarsi sull’istanza di sospensiva e insistendo sulla possibilità di giungere ad una sentenza semplificata.

Il presidente D’Arpe ha fissato una camera di consiglio per il prossimo 6 marzo, (e quindi ad lezioni avvenute n.d.r.) per decidere sulla eccezione di competenza territoriale avanzata dai difensori dell’ ILVA, che hanno chiesto di spostare la competenza e decisone dal Tar di Lecce a quello del Lazio, prendendo atto della rinuncia alla richiesta di sospensiva formalizzata precedentemente dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto,

Emiliano abbattuto

Si affievola quindi al punto da svanire la forza del “ricatto” messo in atto dal Governatore barese Michele Emiliano e dal sindaco di Taranto  Melucci per costringere il Governo Gentiloni e l’ ILVA ad accogliere le proprie richieste, fra le quali la pretesa illegittima di far entrare nella nuova ILVA (società privata) con un quota di minima rappresentanza l’ Acquedotto Pugliese (società pubblica) e di ottenere persino un posto in consiglio di amministrazione.

Ancora una volta la stampa pugliese tace….notoriamente molto “ginuflessa” alla Regione Puglia ed a Michele Emiliano, e dalle ore 13 di oggi  quando è terminata udienza al Tar NON da la notizia. Sono in molti,  a partire dal Governo e dalle aule parlamentari a meravigliarsi del silenzio “generale” della stampa, ed a complimentarsi invece con la nostra Direzione per l’ immediata informazione pubblicata.

Il CORRIERE DEL GIORNO ringrazia, felice di sapere e verificare che il proprio articolo ha fatto il giro d’ Italia !!! Piccole soddisfazioni per chi cerca di fare umilmente un buon giornalismo trasparente ed attendibile, indipendente da tutto e tutti.

 

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