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24 Aprile 2024 10:43
24 Aprile 2024 10:43

“Relazioni pericolose”: a processo gli autori del filmato “bollente” di Altamura, in provincia di Bari

La vicenda fece molto scalpore nella cittadina del Barese ed il filmato venne visionato soprattutto dai concittadini dei due protagonisti, contribuendo così ad alimentare il giro di voci, indiscrezioni e pettegolezzi.  Si terrà il prossimo 8 giugno dinnanzi alla 1a sezione penale monocratica del Tribunale di Bari il processo  a carico del manager assicurativo Carlo Motta, e di Maria Chimienti e di suo fratello Francesco Maria Chimienti

ROMA – Si terrà il prossimo 8 giugno dinnanzi alla 1a sezione penale monocratica del Tribunale di Bari il processo  a carico del manager assicurativo Carlo Motta, e di Maria Chimienti e di suo fratello Francesco Maria Chimienti ritenuti responsabili della realizzazione e della diffusione del video che aveva immortalato l’ex marito della Chimienti,  Antonio Ferri mentre si scambiava effusioni intime con la sua amante Caterina Putignano all’interno del suo showroom di mobili ad Altamura.

La Chimienti in precedenza della vicenda si era già separata dal marito Antonio Ferri, venne informata sull’incontro che sarebbe dovuto svolgersi fra il Ferri e la Putignano, dall’ ex fidanzato di quest’ultima,  Carlo Motta il quale aveva continuato ad accedere illegittimamente e quindi illegalmente da remoto sul computer della sua ex fidanzata. Maria Chimienti venne successivamente aiutata dal fratello, che aveva pedinato la Putignano mentre Ferri venne seguito dal Motta, mentre i due amanti si recavano presso lo showroom, dove  il Chimienti ebbe accesso fraudolento grazie ad una chiave ancora in possesso della sorella,  riprendendo di nascosto con un telefono cellulare le effusioni intime dei due amanti , il cui filmato venne subito dopo pubblicato sui socialnetwork e fatto circolare anche nelle messaggerie (Whatsapp, Messanger)  diventando virale nel giro di poche ore.

La vicenda fece molto scalpore nella cittadina del Barese e sulla stampa, ed il filmato venne visionato soprattutto dai concittadini dei due protagonisti, contribuendo così ad alimentare il giro di voci, indiscrezioni e pettegolezzi nei loro confronti con una netta invasione della loro vita personale ed affettiva.

I due “amanti”  Ferri e Putignano vittime della violazione della propria privacy e della conseguente diffamazione subita, scoprirono l’esistenza del filmato soltanto alcune settimane dopo, a seguito della sua diffusione illegittima, motivo per cui presentarono all’ Autorità Giudiziaria delle querele. La Putignano ripresa nel video, venne costretta anche a cambiare luogo di lavoro a causa di “centinaia di messaggi ingiuriosi” ricevuti in chat e per strada, con delle ripercussioni nella vita privata e sociale e persino sul proprio luogo di lavoro in banca.

A seguito della denuncia presentata da Antonio Ferri ex-marito dell’imputata assistito legalmente dell’ avvocato Michele Laforgia, e da Caterina Putignano assistita dall’avvocato Nicola Quaranta, la Procura di Bari aprì un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati il fratello della Chimienti, cioè colui che aveva materialmente realizzato il video, e Carlo Motta ex  manager della compagnia assicurativa Eurovita, ed ex compagno della Putignano, il quale non aveva accettato la fine della loro relazione, venendo successivamente scoperto di aver anch’egli contribuito alla diffusione del video.


L’indagine è stata svolta dalla pm Savina Toscani, che ha conferito un incarico tecnico ad un consulente informatico per estrarre i dati dal cellulare del Chimienti con il quale era stato girato il video ed accertare l’origine della diffusione dello stesso sui social media. Analisi informatiche che hanno consentito al magistrato della Procura barese di emettere un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Maria Chimienti, di suo fratello Francesco Maria Chimienti e di Carlo Motta. Mandato a processo anche Domenico Scordio gestore di un canale You Tube, utilizzato per diffondere ulteriormente sul web il video “hot” girato illegittimamente.

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