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28 Marzo 2024 20:33
28 Marzo 2024 20:33

Operazione “Bulldozer” della Guardia di Finanza. Stroncato traffico d’armi dal Montenegro al Salento

I gravi indizi di reato raccolti in breve tempo nel corso delle indagini dalla Guardia di Finanza di Lecce, hanno delineato un chiaro quadro probatorio che ha indotto la Direzione Distrettuale di Lecce a disporre l’immediato fermo a carico dei due cittadini di etnia Rom. I due responsabili sono stati tradotti presso il Carcere Borgo San Nicola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

ROMA – Dalle prime luci dell’alba di questa mattina  militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria comandati del T.Col. Francesco Di Sabato, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce guidato dal colonnello Luigi Carbone, sono impegnati  avvalendosi della collaborazione anche di unità aeree del Reparto Operativo Aeronavale Puglia di Bari, nell’esecuzione del decreto di fermo per indiziato di delitto emesso dalla dr.ssa Valeria Farina Valaori magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce a carico di Denis Ahmetovic e Suad Bahtijari entrambi nati Lecce ma di etnia Rom, uno dei quali è stato rintracciato ed arrestato a Bologna,  indiziate di aver importato sul territorio della Stato n. 9 pistole, n. 3 armi camuffate da penna (classificate da guerra) e munizionamento vario. Sono in corso approfondimenti finalizzati a verificare se le armi sottoposte a sequestro fossero destinate alla criminalità organizzata salentina.

L’azione investigativa delle Fiamme Gialle salentine ha permesso una minuziosa ricostruzione delle modalità di importazione delle armi, nonché l’individuazione dei loro committenti, due uomini di 44 e 25 anni nati a Lecce ma di origine montenegrina.

 

 

Le indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Guardia di finanza di Lecce, sono state avviate in seguito all’arresto di Andrea Nurce, un “rom”  ventitreenne originario di Galatina (Lecce) fermato in flagranza di reato dai finanzieri  e dai doganieri in servizio presso il Porto di Bari , quando nel novembre del 2018, di rientro dal Montenegro, veniva controllato dai Finanzieri in servizio ai varchi doganali, mentre era alla guida dell’autovettura nella quale erano nascoste  le armi  all’interno del serbatoio di benzina.

E’ stato pure accertato che i fermati, secondo modalità tipiche già in uso alla criminalità organizzata, si erano impegnati a farsi carico delle spese legali sostenute dal soggetto che era stato arrestato per il trasporto delle armi, corrispondendo un aiuto economico alla sua famiglia.

I gravi indizi di reato, in breve tempo raccolti nel corso delle indagini dalla Guardia di Finanza di Lecce, hanno delineato un chiaro quadro probatorio che ha indotto la Direzione Distrettuale di Lecce a disporre l’immediato fermo a carico dei due cittadini di etnia Rom. I due responsabili sono stati tradotti presso il Carcere Borgo San Nicola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In occasione dell’esecuzione dei fermi, al fine di scongiurare l’eventuale disponibilità di ulteriori armi, i Finanzieri del G.I.C.O. di Lecce, unitamente ai Baschi Verdi della Compagnia di Lecce e con l’ausilio di elicotteri del ROAN di Bari, hanno eseguito una serie di perquisizioni anche presso il campo nomadi “Panareo”, ubicato a Lecce, lungo la Strada Statale 7-ter Lecce/Campi Salentina, che ospita circa 400 persone di provenienza rom,   ono state rinvenute altre 6 pistole detenute illegalmente, ed  in casa di uno degli arrestati e la somma di circa 2.000 euro in contanti di dubbia provenienza. Inoltre è stata rinvenuta un’altra pistola con la matricola abrasa, 40 kg di mariijuana ed una piantagione con 435 piante.

Provvedimento DDA LECCE-compresso

 

 

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