di Valentina Taranto
L’ex agente fotografico Fabrizio Corona comparirà davanti ai giudici il prossimo 8 settembre per rispondere delle accuse di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e per un tentativo di evasione. I fatti sono relativi a quanto accaduto l’11 marzo 2021 allorquando il tribunale di Sorveglianza aveva deciso il suo rientro in carcere – con la revoca degli arresti domiciliari a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni, e Corona aveva protestato – tutto documentato sui social – ferendosi alle braccia, urlando contro la Polizia e spaccando un vetro dell’ambulanza con cui venne trasportato all’ospedale Niguarda.

L’accusa di tentata evasione è legata al fatto di aver provato, quando era ricoverato prima di essere trasferito in carcere, di scappare da una finestra della struttura ospedaliera. La procura di Milano ha disposto la citazione diretta a giudizio per Fabrizio Corona attualmente sottoposto all’affidamento terapeutico al posto della detenzione domiciliare in una comunità, dove deve recarsi ogni venerdì per 4 ore a fare volontariato e dove può proseguire il percorso di cure per la “riabilitazione” e il “superamento di importanti fragilità personali”, dato che soffre di una “patologia psichiatrica” e sta sconfiggendo la tossicodipendenza. Per Corona il fine pena carcerario (per i reati precedenti definiti con sentenza) è previsto per il settembre 2024.