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19 Aprile 2024 23:01
19 Aprile 2024 23:01

Nomine pubbliche: confermati Del Fante, Descalzi, Profumo e Starace

L'intesa della maggioranza nella partita sulle nomine nelle grandi aziende pubbliche ha spaccato però il M5s. Ad accendere la miccia nel weekend è stato l'ex deputato grillino, ma sempre tra le figure più influenti all'interno del movimento, Alessandro Di Battista, che ha sollecitato i 5s a bloccare "la nomina a qualsiasi livello, di coloro che, sulla base delle nostre regole, non potrebbero neanche essere candidati al consiglio di circoscrizione"

ROMA – Cambiano i presidenti ma non gli amministratori delegati delle principali controllate pubbliche. Nelle liste ufficiali depositate dal Ministero dell’Economia in vista delle assemblee delle società partecipate e controllate dallo Stato, Matteo Del Fante viene confermato amministratore delegato alla guida di Poste Italiane e Maria Bianca Farina resta al suo posto di presidente, alla luce anche dei brillanti risultati conseguiti dall’accoppiata al vertice del gruppo.

Maria Bianca Farina e Matteo Del Fante confermati alla guida di Poste

Confermato Francesco Starace alla guida dell’ Enel, affiancato da un nuovo presidente Michele Crisostomo, ed anche Francesco Profumo viene confermato amministratore delegato di Leonardo, con l’arrivo alla presidenza del generale Luciano Carta generale di corpo d’armata della Guardia di Finanza. attuale direttore dell’ AISE (il servizio segreto interno), il quale rende noto di “essere gratificato per il nuovo incarico”, subentrando al posto dell’ex-capo della polizia Gianni De Gennaro.

Generale C.A. Luciano Carta

Alla luce dei fatti la dura trattativa intercorsa tra Pd, Italia Viva , Leu e il Movimento 5 Stelle, che ha portato alla riconferma in blocco di buona parte degli amministratori delegati indicati dai governi Renzi nel 2014 e, poi da Gentiloni nel 2017. 

Un nuovo assetto che vede Matteo Renzi “vincitore morale” della trattativa che si dichiara soddisfatto in quanto sono state “confermate le persone da noi indicate sei anni fa“. In realtà la partita che ridisegna la geografia del potere nelle aziende pubbliche ha avuto un percorso un po’ più complicato.

Il Pd e Italia viva per ottenere la riconferma dei vertici di Eni, Enel, Poste e Leonardo hanno dovuto accogliere le indicazioni del Movimento, 5 Stelle che ha indicato ed ottenuto la nomina del nuovo amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, e del nuovo amministratore delegato di Enav, Paolo Simioni provenienti entrambi dal “cerchio grillino” delle aziende municipalizzate del Comune di Roma nominati a suo tempo dalla sindaca Virginia Raggi.

Donnarumma proviene da Acea, la multiutility capitolina, mentre Simioni dalla presidenza dell’ Atac, l’azienda dei trasporti pubblici. Da collocare in quota al Movimento 5 Stelle anche la scelta del nuovo amministratore delegato di Mps, dove al posto dell’uscente Marco Morelli è stato indicato Guido Bastianini, (già alla guida di Banca Carige fra il 2016 e il 2017) .

Per la presidenza del Monte dei Paschi di Siena è stata indicata Patrizia Grieco, che lascia il suo attuale incarico di presidente in Enel ad un nuovo amministratore Michele Crisostomo, un avvocato anch’egli indicato dal M5S, già consigliere di amministrazione Ansaldo Sts, nonché consulente legale nell’operazione che ha consentito alla Banca Popolare di Bari di acquistare Tercas.

Nel difficile negoziato sulle nomine pubbliche condotto da Franceschini e Misiani per il Pd, da Maria Elena Boschi per conto di Italia Viva e da Riccardo Fraccaro e Stefano Buffagni, per il Movimento 5 Stelle che hanno portato a casa anche un’ ulteriore nomina di “peso”, quella l’indicazione di Lucia Calvosa alla presidenza dell’ Eni , professoressa di diritto e attuale consigliere di amministrazione della società editrice che edita il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, considerato ormai la “voce” del M5S.

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