MENU
18 Aprile 2024 08:30
18 Aprile 2024 08:30

Matteo Salvini indagato dalla procura di Agrigento, sfida i magistrati: “Possono arrestarmi ma non fermeranno il cambiamento”

Trasmessi alla procura di Palermo gli atti per il trasferimento al competente Tribunale dei ministri

ROMA -Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il capo di gabinetto del Viminale, sono stati iscritti nel registro degli indagati per la vicenda della nave “Diciotti”. I reati contestati daimagistrati inquirenti sono sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. La Procura di Agrigento, al termine dell’attività istruttoria svolta a Roma, infatti, “ha deciso di passare a noti il fascicolo, iscrivendo due indagati, un ministro e un capo di gabinetto, e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo”.

La decisione della procura è stata resa pubblica a poche ore da un nuovo attacco dello stesso Salvini contro il pm di Agrigento su Facebook: “Il Procuratore di Agrigento ha chiesto ufficialmente i miei dati anagrafici. Per fare cosa???. Non perda tempo, glieli do io. Matteo Salvini, nato a Milano il 9/3/1973, residente a Milano in via xxx, cittadinanza italiana. Se vuole interrogarmi, o magari arrestarmi perché difendo i confini e la sicurezza del mio Paese, ne sono fiero e lo aspetto a braccia aperte!”, ha scritto Salvini. su Facebook.

Durissima la presa di posizione dell’Anm, per cui Salvini ha “rilasciato dichiarazioni tendenti ad orientare lo sviluppo degli accertamenti. Si tratta di una interferenza nelle prerogative dell’Autorità Giudiziaria; nessun altro soggetto può sostituirsi ai magistrati”.

Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio dopo l’ispezione sulla nave Diciotti

Dal  palco della festa della Lega a Pinzolo, in TrentinoSalvini ha replicato    “Io penso che sarà difficile fermarci perché possono indagare me, possono arrestare me, ma non possono arrestare la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani. Sono qui, sono pronto, venissero a prendermi” aggiungendo “È crollato un ponte e sono morte delle persone e non è stata indagata una persona: indagano un ministro che difende la sicurezza e i confini di questo Paese, è una vergogna“.

 Salvini ha continuato sifando i magistrati: Cosa porti a casa? Che ti indagano. Aspetto con il sorriso il procuratore di Agrigento, voglio spiegargli le mie ragioni. Aspetto un procuratore che indaghi i trafficanti e chi favoreggia l’immigrazione clandestina. Gli ricordo che gli scafisti comprano armi e droga che poi viene spacciata magari fuori dalle scuole dei nostri figli”.

Salvini ha aggiunto un post scriptum nello stesso post: “Nonostante insulti, minacce, inchieste e vergogne europee, sto lavorando per chiudere la “pratica Diciotti” senza che a pagare stavolta siano gli Italiani, visto che abbiamo accolto e speso abbastanza. Vi voglio bene Amici!“.

Per quel che riguarda la gestione dei migranti e il caso della nave Diciotti – aveva detto poco prima – “mi spiace ci sia qualche giudice che ha tempo e denaro pubblico da perdere per andare a interrogare dei funzionari pubblici. Ribadisco che se devono indagare, interrogare qualcuno, vengano direttamente dal ministro che è colui che ha dato indicazioni e disposizioni. Quindi mi sembra meschino andare a prendersela con dei funzionari quando c’è un ministro e un vicepresidente del consiglio che si fa carico pienamente della responsabilità di dire no quando bisogna di dire no“.

 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

L'inchiesta della Procura di Bari sul "clan" di Lady Preferenze e "Sandrino" il marito manovratore
La Camera dei Deputati respinge la mozione di sfiducia al ministro Daniela Santanchè
La Camera respinge la mozione di sfiducia sul vicepremier Matteo Salvini
Sondaggi politici, è crisi nera per Salvini: Forza Italia sorpassa la Lega
La "difesa" del finanziere Pasquale Striano, l’uomo dei dossier della Direzione Nazionale Antimafia | 2a puntata
Parla il finanziere Striano, l'uomo dei dossier della Direzione Nazionale Antimafia | 1a puntata
Cerca
Archivi
La procura di Milano chiede una condanna di tre anni per Giovanni Canio Mazzaro ex compagno di Daniela Santanchè
Mafia e voto di scambio in Sicilia, sospeso il vice presidente leghista della Regione
Puglia, il rimpasto "minimal" di Emiliano . Solo quattro nuovi assessori in giunta ?
La sede del Csm intitolata a Bachelet, la cerimonia con il presidente Mattarella
Il professor Canfora a processo per aver diffamato la premier Giorgia Meloni

Cerca nel sito