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28 Marzo 2024 23:26
28 Marzo 2024 23:26

Ilva, una squallida pagina di incoerenza politica del Pd oggi alla Regione Puglia

A favore della richiesta di rinvio del Governatore Emiliano, hanno votato 26 consiglieri regionali e contro 19, fra i quali i consiglieri di maggioranza, Cosimo Borraccino, e Mimmo Santorsola ex assessore all'Ambiente della Regione Puglia, che la scorsa estate ha restituito le deleghe al presidente Emiliano.

ROMA – Ancora una volta oggi è emersa l’incoerenza politica del Partito Democratico in Puglia sulla vicenda ILVA, dove le sorti dell’economia territoriale dell’indotto siderurgico che annovera circa 350 aziende, 40 delle quali aderenti a Confindustria Taranto, sono diventate ostaggio degli squallidi giochi politici di mestieranti che vivono e prosperano grazie alla politica, senza la quale sarebbero degli illustri sconosciuti e disoccupati.

Cosimo Borracino (Sinistra Italiana-Liberi & Uguali)

Come si fa quindi a non dare ragione al consigliere Cosimo Borracino della Sinistra Italiana (ora Liberi & Uguali) quando in sua nota parla di “una brutta pagina di politica della Regione Puglia” in merito all’esito della seduta odierna del Consiglio Regionale sulla vicenda ILVA e sul folle ricorso voluto dal Governatore Michele Emiliano contro il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla questione dell’ ILVA di Taranto ?

Nell’odierna seduta del Consiglio regionale pugliese che prevedeva all’ordine del giorno la richiesta di voto presenta da Borracino relativamente all’ILVA, che era già stato rinviata un mese fa, per mancanza  del numero legale, a causa dell’abbandono dell’aula proprio del Presidente Emiliano e di molti consiglieri di maggioranza, i quali hanno preferito fuggire dinnanzi alle loro responsabilità invece di affrontarle, come ci si aspetterebbe da una politica “seria”.

Michele Emiliano (Partito Democratico)

Il consigliere Borracino nel suo intervento ha detto:Ho fatto presente al presidente Emiliano che la sua azione risponde alla logica di guerra perenne col Governo, una sorta di prova muscolare, e che invece le richieste avanzate nell’OdG per migliorare le condizioni ambientali si potevano e si dovevano far valere sul piano politico. Ho ricordato la vicenda dell’ARPA, della nomina di un direttore generale privo di competenze tecniche e scientifiche, e del fatto che in passato la Regione governata dal presidente Vendola ha tenuto la schiena dritta contro lo strapotere dell’ILVA, quindi ho contestato le affermazioni con le quali si autoproclama l’unico a lottatore per la salute dei tarantini, non accettando che si intesti la primogenitura della battaglia” aggiungendo che  “Sinistra Italiana / Liberi e Uguali, ha chiesto il voto sul proprio OdG, documento che se fosse stato approvato dall’aula e poi recepito dal Governo centrale, sarebbe stato in grado di coniugare il diritto alla salute e all’ambiente con la tutela del lavoro. Purtroppo Emiliano, ancora una volta, non ci ha ascoltato, come quasi sempre fa, assumendosi la responsabilità di bocciare, dopo quello su Acqua Pubblica, anche questo nostro OdG. Attendiamo la discussione sulla Sanità. Ma ormai c’è una incomunicabilità di fatto tra Emiliano e il nostro partito“.

A favore della richiesta di rinvio del Governatore Emiliano, hanno votato 26 consiglieri regionali e contro 19, fra i quali il consigliere di maggioranza, Borraccino, e Mimmo Santorsola ex assessore all’Ambiente della Regione Puglia, che la scorsa estate ha restituito le deleghe al presidente Emiliano.   I due esponenti  di  Sinistra Italiana (facenti parte della maggioranza) si sono  trovati oggi in consiglio regionale accanto alle stesse posizioni delle opposizioni di centrodestra (Forza Italia e Direzione Italia) espresse per voce dei consiglieri Ignazio Zullo (capogruppo di Direzione Italia) e Francesca Franzoso (Forza Italia), e del Movimento 5 Stelle.

i consiglieri regionali pugliesi del M5S

Anche gli otto consiglieri regionali del M5S hanno votato contro Emiliano e in una nota affermano che “Il rinvio della discussione sull’Ilva è l’ennesima ipocrisia della maggioranza per evitare di prendere una posizione netta sul siderurgico. La sola via possibile per tutelare da subito i diritti dei cittadini tarantini sarebbe stata votare il nostro ordine del giorno che prevedeva, nei giorni di wind days, il fermo totale dell’attività nell’area industriale a ridosso del quartiere Tamburi e lo stop degli impianti, dei nastri trasportatori e dei mezzi che determinano l’innalzamento di polveri minerali nell’ambiente circostante, ma è mancato ancora una volta il coraggio è il senso di responsabilità” aggiungendo che nel  “centrosinistra continuano a parlare di compatibilità ambientale dell’ILVA, contraddicendo anche quanto detto dagli studi dell’Arpa e dai tanti altri studi scientifici secondo cui  lo stabilimento è incompatibile con la salute degli operai che ogni giorno sono a contatto con l’amianto così come è incompatibile con la salute dei cittadini di Taranto. Già quando è nato lo stabilimento, veniva data una scadenza di 40-50 anni per evitare disastri ambientali, ed oggi ne ha 60. L’auspicio è che nessuno sia nel governo nazionale che nel governo regionale, stia utilizzando l’ILVA e la salute dei tarantini come merce di scambio elettorale in vista delle imminenti politiche.”

Francesca Franzoso (Forza Italia)

I consiglieri regionali del Gruppo Consiliare di Forza Italia , Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso, che hanno votato contro  il governatore Emiliano,  con una nota congiunta hanno commentato: “Oggi abbiamo assistito in aula consiliare ad un’ennesima commedia di una maggioranza che non c’è più e di un presidente che per paura dell’esito, ha impedito ai consiglieri di esprimere un voto libero e democratico sugli ordini del giorno per il ritiro del ricorso al Tar per l’ ILVA di Taranto“, aggiungendo “Abbiamo espresso un voto convintamente contrario alla proposta del presidente Emiliano sul rinvio del voto perchè abbiamo presentato un’ ordine del giorno che non lascio spazio alle interpretazioni: abbiamo chiesto il ritiro del ricorso. Lo abbiamo fatto perchè pensavamo, sbagliando di avere un interlocutore vero nel presidente Emiliano, che però ha temuto la votazione ben sapendo che tanti consiglieri anche della sua maggioranza la pensano esattamente come noi

“La Regione Puglia ha avuto la possibilità di partecipare ed interloquire con il governo nazionale – prosegue il comunicato di Forza Italia e, infatti, ha trasmesso a Roma le sue osservazioni. Emiliano però confonde la partecipazione con l’imposizione delle proprie scelte. Il risultato è una commedia patetica, dall’inizio alla fine, oltre pericolosa per il futuro di Taranto

Ignazio Zullo (Direzione Italia)

Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo ha così commentato:  “Un presidente e una maggioranza che non hanno nessun tipo di autorevolezza politica e che per dialogare con il Governo nazionale, dello stesso partito, hanno bisogno di un ricatto-ricorso: sull’Ilva è questa la morale che viene fuori oggi dal Consiglio regionale.  La richiesta di Emiliano di rinviare la discussione, inoltre, fa perdere di credibilità alla massima assise regionale che oggi avrebbe dovuto votare il ritiro del ricorso al Tar e chiedere a Roma di confrontarsi – e chiedere con forza che il diritto alla salute fosse coniugato con quello al lavoro – con noi in quanto autorevoli rappresentanti del nostro territorio e non astiosa controparte.  E, invece, no: anche chi in maggioranza aveva dato segnali di dignità oggi si piega al pensiero unico del padrone al comando che usa la forza dei ricorsi perché nel suo partito, il Pd, non ha nessuna autorevolezza per essere ascoltato nell’ambito della leale collaborazione fra Stato e Regione“.

NOTA PER I LETTORI: Per guardare ed ascoltare l’intera seduta del Consiglio Regionale di Puglia odierno, potete cliccare QUI

 

 

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