Analoga situazione era avvenuta per la prevista fusione di un’unica  Camera di commercio che avrebbe dovuto riunire quelle di Mantova, Pavia e Cremona, con sede nel capoluogo virgiliano. In quell’occasione il Tar del Lazio  ha respinto le richieste di sospensiva del decreto ministeriale di accorpamento e dei successivi atti presi dal commissario ad acta Marco Zanini avanzate con due diversi ricorsi dal mondo economico pavese. Per ora l’unificazione può andare avanti così come disposto da Roma e tradotta in un iter corretto dal commissario Zanini; in novembre i giudici amministrativi entreranno nel merito e prenderanno una decisione. Sempre appellabile al Consiglio di Stato, così come le due pubblicate il 16 magio scorso, mentre resta ancora in sospeso il ricorso della Regione Lombardia, contraria all’unificazione a tre. Il Tar è stato chiaro “Non paiono sussistere i profili incostituzionali” ipotizzati dai ricorrenti, si legge nell’ordinanza e neppure sono presenti “violazioni del principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni“.