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19 Aprile 2024 05:35
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I conteggi sbagliati del Comune ed i debiti del Taranto Calcio. Ed il conflitto di un assessore che chiude gli occhi…

CdG Corte-dei-Conti PugliaMentre il Comune di Taranto manifesta la sua soddisfazione per la “cassa” generata con le multe ai cittadini automobilisti, qualcuno a Palazzo di Città dimentica i suoi doveri e sopratutto di far rispettare le proprie determinazioni e delibere di giunta. Ricordate l’annuncio “pomposo” del sindaco Ippazio Stefàno quando rese noto che  Campitiello il nuovo presidente del Taranto Football 1927  aveva sanato tutti i debiti verso il Comune generati dalla precedente gestione Nardoni-Petrelli ? Tutto falso. A denunciarlo alla Procura regionale della Corte dei Conti è stato il segretario provinciale amministrativo dell’ Udc di Taranto, Rag. Nicola Melucci.

La delibera n. 54/2014  sulla “Gestione sportiva stadio comunale Erasmo Iacovone – approvazione disciplinare d’uso e rivalutazione tariffario – atto d’indirizzo” votata all’unanimità dalla Giunta municipale guidata da Stefàno e  diventata esecutiva dal 26/04/2014,  che il Corriere del Giorno ha potuto visionare e analizzare, prevedeva al punto 6 che “per la corrente stagione 2013/14 (e quindi anche per le successive n.d.r.) , inoltre, la società sportiva dilettantistica a.r.l. Taranto Football 1927  dovrà, sulla scorta delle autorizzazioni dirigenziali provvisorie ottenute per lo svolgimento per le gare casalinghe nonchè delle utilizzazioni dello stadio  per altre attività ( allenamenti ecc.) corrispondere le tariffe che con il presente provvedimento si approvano“.

Cosa e Stefàno
L’assessore Francesco Cosa ed il sindaco Ippazio  Stefàno

Qualche giorno dopo il 29/04/2014 la dr.ssa Antonia Fornari, dirigente della Direzione Pubblica Istruzione Cultura e Sport del Comune di Taranto,  sollecitò la società sportiva ad effettuare un versamento di 2.310 euro “a titolo di saldo del canone dovuto per l’utilizzo dell’impianto nella stagione sportiva 2012/2013“.  A questa lettera ne seguì un’altra , sempre di sollecito, del 10/06/2014, senza  però ricevere alcuna risposta.  Quindi partì una nuova lettera in data 17/07/2014 (prot. servizio n. 1542 ) invitando i rappresentanti del Taranto a presentarsi entro 10 giorni per il saldo di quanto dovuto alle casse comunali, altrimenti la direzione della dr.ssa Fornari sarebbe stato costretta a “passare la pratica alla competente alla Direzione Affari Legali per il recupero coattivo del vostro debito“.

Eppure qualche giorno prima, il 21/06/2014 il Presidente della società Taranto Football 1927  (in carica all’epoca dei fatti ) e cioè Fabrizio Nardoni, ancora per poche settimane  assessore regionale all’ Agricoltura, in una sua nota pubblicata sul sito tarantino blunote.it, e ripresa da altri siti sportivi locali (vedi QUI) aveva annunciato le sue dimissioni scrivendo:

CdG dimissioni NardoniLo faccio dopo aver onorato impegni e saldato oneri e soprattutto senza lasciare nessun debito sulle spalle di chi verrà. Dopo aver lavorato giorno e notte per qualcosa che sarà intimamente mio e sentito anche quando del Taranto non sarò più presidente”. “E sono pronto a farlo  – continuava Fabrizio-Pinocchio-Nardoni – ancora una volta per il bene di quella società e di quella tifoseria che oggi mi chiede insistentemente di mollare, di cedere il passo e di lasciare il posto a migliori di me. Dopo il Cda di martedì e l’Assemblea di lunedì prossimo farò in modo, inoltre, che questo percorso diventi più agevole verificando l’opportunità di ritirare il diritto di prelazione sulle quote societarie e garantendo così la libera circolazione delle stesse sul mercato

CdG campitiello-nardoni
nella foto Domenico Campitiello e Fabrizio Nardoni

Una grande bugia (non è la prima) in perfetto “stile… Nardoni“, il quale ad onore del vero ha lasciato o meglio ceduto la Società all’ imprenditore-salumaio Domenico Campitiello con un fardello di oltre 500 mila euro di debiti da pagare, come risulta dai bilanci e verbali di assemblea di cui il Corriere del Giorno è in possesso. Ma quei debiti in realtà sono ben superiori, in quanto qualche distratto…sia del Comune di Taranto che della società calcistica non ha mai conteggiato ed onorato il pagamento del canone relativo all’uso dello stadio (campo principale e campo secondario) per gli allenamenti quotidiani che prevedevano rispettivamente 339 ,00 e 169,50 euro al giorno, per un totale di oltre 500 euro al giorno, che nessuno ha mai pagato alle esauste casse comunali, creando nel tempo un debito di altri circa 100 mila euro, come ha conteggiato il responsabile amministrativo dell’ Udc di Taranto.

Schermata 2015-03-17 alle 11.05.24

Schermata 2015-03-17 alle 11.05.09Qualcuno al Comune di Taranto ha ben…. pensato di premiare la perseveranza della dr.ssa Antonia Fornari nel tentativo di recuperare soldi dovuti alle casse comunali,  e trasferirla dalla Direzione Pubblica Istruzione – Cultura – Sport – Spettacolo – Staff Appalti e Contratti  (successivamente affidata all’ Avv. Raffaele Landinetti),  alla Direzione Servizi Sociali e Politiche Giovanili. Trasferimento un pò strano….

Nel frattempo è partita la procedura di accertamento per oltre 9mila euro a carico della società Taranto Football 1927  per non aver ottemperato ai precedenti inviti a saldare quanto dovuto, che è stato calcolato erroneamente dagli uffici comunali, in quanto non sarebbero stati conteggiati gli utilizzi infrasettimanali, che porterebbero il debito della società presieduta da Domenico Campitiello a circa 100 mila euro.

Maria Cosa
nella foto, Maria Cosa

Chiaramente sulla vicenda in questione regna il completo silenzio dell’attuale assessore allo Sport, il poliziotto Francesco Cosa, la cui sorella Maria, che è la moglie di Giancarlo Cardamone il contitolare di Studio 100, sponsor-media partner del Taranto Football 1927 ), nonostante si occupi delle sue attività di bed & breakfast,  sarebbe stata assunta come direttore generale della società calcistica proprio da  Campitiello. Notizia questa apparsa anche su altri giornali online, e peraltro mai smentita.

Probabilmente per l’assessore è molto più facile farsi fotografare allo stadio, andando a cena  con il “salumaio”, sperando di raccogliere simpatia e consensi in vista delle prossime elezioni amministrative.

Sino a quando non se ne occuperà la Guardia di Finanza che solitamente opera su delega della Corte dei Conti. Ed allora probabilmente, secondo noi, qualcuno non riderà più.

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