MENU
19 Aprile 2024 02:21
19 Aprile 2024 02:21

“Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.Le cose non dette e quelle non fatte” una ricostruzione analitica degli eventi partendo dalla personalità di Falcone e Borsellino

Sarzana non risparmia alcun passaggio esaminando interrogativi e nodi insoluti, dalle critiche e dagli ostracismi subiti da Falcone e Borsellino all’interno e nelle adiacenze della magistratura e della politica, alle lettere anonime,agli ostacoli frapposti dalla politica per impedire che Falcone desse spinta propulsiva alla Procura Nazionale Antimafia.

di Paolo Campanelli

ROMA – Ore 17,58 del 23.5.2017, la Camera dei Deputati si è fermata in un minuto di raccoglimento in perfetta sincronia con il 25° Anniversario della Strage di Capaci, nella gremitissima Sala della Regina, per la presentazione del libro “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.Le cose non dette e quelle non fatte” di Carlo Sarzana di Sant’Ippolito edito da Castelvecchi. Dopo il saluto introduttivo del questore della Camera, Stefano Dambruoso vi sono stati interventi di Donatella Ferranti, presidente commissione giustizia, Renato Balduzzi, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Giuseppe Di Gennaro, primo presidente onorario corte cassazione, già procuratore nazionale antimafia, Nino Di Matteo, sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Palermo, Carlo Palermo, magistrato, Umberto Rapetto, ex-generale della Guardia di Finanza, Luca Tescaroli, sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Roma.

L’Autore, ex Presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione, ha condiviso con Falcone, oltre ad una lontana parentela, numerose esperienze professionali. Il libro si colloca molto lontano dalla apologia delle vittime illustri, e non deve essere scambiato per un ennesimo tassello della melassa celebrativa in stile televisivo; al contrario, tende coraggiosamente verso una ricostruzione analitica degli eventi partendo dalla personalità di Falcone e Borsellino, nel contesto della politica giudiziaria di quel periodo, fino ai tragici eventi: “Bisogna avere il coraggio di riscrivere la storia, al di là dei capi di imputazione, che danno una immagine parziale di un quadro che oggi ci dovrebbe essere chiaro” sostiene l’autore.

 

 

Sarzana non risparmia alcun passaggio esaminando interrogativi e nodi insoluti, dalle critiche e dagli ostracismi subiti da Falcone e Borsellino all’interno e nelle adiacenze della magistratura e della politica alla malevolenza nei confronti di personaggi troppo esposti, alle mancate investigazioni sulla cancellazione delle memorie elettroniche e sulla manipolazione dei documenti informatici, alle lettere anonime,agli ostacoli frapposti dalla politica per impedire che Falcone desse spinta propulsiva alla Procura Nazionale Antimafia.

Questa analisi, come precisa l’autore ha la funzione di consegnare alle future generazioni gli interrogativi irrisolti perché non sia dimenticato quel 23 maggio 1992, quando alle ore 17.58, in corrispondenza dello svincolo autostradale di Capaci, esplosero 500 kg di tritolo che provocarono uno degli eventi più sconvolgenti della storia del nostro Paese, perché, come conclude Sarzana, “il futuro è dei giovani, che hanno bisogno di chiarezza” .

 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

E' morto a 83 anni lo stilista Roberto Cavalli
Condanne della Cassazione definitive per i due ex pm della procura di Trani Pesce e Ruggiero, ultimamente in servizio alla Procura di Bari
Valensise, l’ex n.2 del DIS guiderà l’Aisi
Rolex e automobili coi fondi Pnrr, truffa da 600 milioni
Soumahoro, moglie e suocera rinviate a giudizio per inchiesta sulle cooperative
Bari politica trema. Arrestati ai domiciliari il sindaco di Triggiano e Sandro Cataldo per corruzione elettorale. L' assessore regionale Maurodinoia si dimette ed esce dal Pd
Cerca
Archivi
Al plenum del Csm continua il valzer "lottizzato" fra le correnti, di poltrone ed incarichi per le toghe
Giudice cassazionista e la compagna poliziotta condannati per il giro di prostitute nella casa-vacanze di Lecce
Arrestato Gianluca Festa ex sindaco Pd di Avellino per corruzione. Indagati la vicesindaca e un consigliere comunale
Marco Miraglia nominato Console Onorario del Gibuti per il territorio italiano
Gianfranco Fini e Elisabetta Tulliani, rinviata al 30 aprile la sentenza per la casa di Montecarlo

Cerca nel sito