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20 Aprile 2024 12:32
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Francesco Tagliente, candidato sindaco della società civile a Taranto ?

Tagliente è nato a Crispiano (Taranto) ed ha scalato nel corso della sua incredibile carriera i gradini più elevati della gerarchia professionale nella Polizia di Stato e del Ministero dell’ Interno fino a diventare Questore di Firenze e di Roma ed infine Prefetto di Pisa. venendo particolarmente apprezzato da tutti come le cronache giornalistiche reperibili sul web, confermano

di Antonello de Gennaro

L’ipotesi di Francesco Tagliente a candidato sindaco al Comune di Taranto, raccoglie sempre più consensi “bipartizan” anche fra i partiti che  fanno localmente fatica a trovare  dei candidati autorevoli e sopratutto capaci di gestire una macchina complessa, in realtà completamente da ristrutturare come quella del Comune di Taranto, sinora gestita da incompetenti allo sbaraglio, faccendieri, politicanti e cacciatori di stipendi pubblici o di poltrone su cui piazzare parenti ed amici.

Tagliente è nato a Crispiano (Taranto) ed ha scalato nel corso della sua incredibile carriera i gradini più elevati della gerarchia professionale nella Polizia di Stato e del Ministero dell’ Interno fino a diventare Questore di Firenze e di Roma ed infine Prefetto di Pisa. venendo particolarmente apprezzato da tutti come le cronache giornalistiche reperibili sul web. A Pisa nel suo incarico prefettizio come è stato scritto dalla stampa toscana è emersa la sua figura di “prefetto facilitatore” ma anche quella di “prefetto di ferro dal cuore d’oro” e “sarto istituzionale”. Un profilo che sembra tagliato su misura per la città di Taranto.

Ma chi è Francesco Tagliente ? Per oltre 40 anni si è occupato di controllo del territorio, ordine e sicurezza pubblica a Roma. Dal 1986, per 9 anni consecutivi, al vertice della Squadra Volante e della Sala Operativa della Questura di Roma assicurando il controllo del territorio e il pronto intervento Dal 1995 ricopre l’incarico di Capo di Gabinetto di quattro diversi Questori di Roma. Nel 2000, dall’Ufficio per il Giubileo, segue gli aspetti concernenti la sicurezza e la mobilità nazionale in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù” Al termine dell’impegno per il Giubileo assume la direzione dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno. Nel 2006 coordina a livello nazionale della sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino Nello stesso 2006 viene nominato Questore di Firenze Dal mese di agosto 2010 a giugno 2012 ricopre l’incarico di Questore di Roma. Durante questi due anni elabora e dà attuazione ad un progetto finalizzato a garantire ai cittadini il diritto di “essere e sentirsi sicuri”.
Numerose le benemerenze sportive conferite a Tagliente
: Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI, Medaglia d’oro al merito sportivo della Federazione italiana judo lotta Karate arti marziali e Medaglia d’oro della FIFA conferitagli a conclusione dei campionati mondiali di calcio Berlino 2006. In pratica una vita dedicata allo sport e alla Polizia di Stato.

Il prefetto Tagliente era stato indicato come eventuale assessore alla sicurezza  di Roma, da Roberto Giacchetti, vice presidente della Camera dei Deputati, candidato alla poltrona di Sindaco di Roma alle ultime elezioni che hanno visto prevalere quel Movimento 5 Stelle, che ha dimostrato nella Capitale di non essere all’altezza nè di governare una città, nè di avere al proprio interno una classe dirigente, e non a caso in tutti i sondaggi possibili ed immaginabili,  se oggi  si votasse nuovamente, Virginia Raggi attuale sindaca grillina di Roma, perderebbe contro tutti i precedenti candidati.

L’idea di offrire a Tagliente la poltrona di sindaco di Taranto, circola da tempo ed ha avuto una forte accellerazione dalle convergenti idee ed opinioni circolanti sia nel centrosinistra che nel centrodestra, che con questa candidatura forte, espressione della società civile.  e sopratutto autorevole, troverebbe  la persona competente e con l’alto senso del rispetto e conoscenza delle Leggi, che potrebbero risolvere i problemi della difficile gestione della  città di Taranto.

Tagliente peraltro vanta ottimi rapporti sia con il centrosinistra che con il centrodestra a livello nazionale, e consentirebbe quindi ad entrambi gli schieramenti di poter convergere su un accordo delle larghe intese, rispettando la società civile, per governare e collaborare tutti insieme una difficile realtà come quella di Taranto, dove occorre un uomo di polso, un duro, ma che sia sempre e comunque un gentiluomo.

La sua candidatura spezzerebbe le ambizioni (patetiche) decadute dell’ ex-procuratore capo di Taranto Franco Sebastio, inizialmente supportato da alcune famiglie di (im)prenditori tarantini, che vorrebbero continuare a fare i loro comodi,  e molto “vicina” alla Curia Arcivescovile di Taranto, che secondo voci bene informate circolanti, starebbe pensando nelle ultime ore ad una candidatura di Lelio Miro, ex-presidente della Cittadella della Carità (i cui risultati negativi gestionali parlano da soli) ed attuale presidente di una piccola banchetta locale, la BCC di Taranto, che a breve dovrà scomparire per fondersi con altre banche più solide.

Resta adesso da capire se a Taranto la politica locale capirà che è bene fare un passo indietro per il bene comune della città, o se si arrampicherà sugli specchi per cercare di restare a galla, ma così facendo spienarà la strada al voto di protesta del Movimento Cinque Stelle, che però sinora a a Taranto ha dato pessima prova di rappresentanza, a partire dai due deputati eletti nelle ultime elezioni politiche, i disoccupati Alessandro Furnari e Vincenza Labriola (subito dopo migrati nel gruppo misto per intascare l’intero stipendio da parlamentare)  che non a caso marciavano fianco a fianco con l’ex insegnante precaria di educazione fisica Rosa D’Amato diventata a sua volta eurodeputata del M5S, che eccelle….. per non rendicontare il suo lauto stipendio al Parlamento Europeo. Movimento che a Taranto non è mai riuscito ad avvicinare persone qualificate e competenti, pescando sempre negli ambienti dei comitati pseudo-ambientalisti e di protesta, ed attraendo illustri sconosciuti e disoccupati alla ricerca di uno stipendio sicuro, possibilmente “pubblico”.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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