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29 Marzo 2024 06:31
29 Marzo 2024 06:31

Elezioni Umbria. Trionfo della destra, sconfitta la coalizione Pd-M5S

Salvini e Meloni: "Impresa storica, li mandiamo a casa". Grande distacco tra i due principali candidati. Fratelli d'Italia raddoppia i consensi e supera il M5s, che non arriva all'8%. Il Pd in calo e lalleanza giallo-rossa finisce sotto accusa. Forte aumento dell'affluenza degli elettori ai seggi che tocca il 64,42 per cento

ROMA – C’era una volta l’Umbria di sinistra. La regione sceglie decisamente di andare a destra ed elegge come Donatella Tesei nuovo presidente della Regione Umbria, candidata di una coalizione a trazione leghista  e di orientamento nettamente a destra. La Lega prende poco meno del 38% (e giunte a trazione leghista controllano già il 62 per cento del territorio) e Fratelli d’Italia realizza un exploit: il partito guidato da Giorgia Meloni riceve il 10,4% dei voti, e praticamente Lega e Fdi ottengono insieme praticamente la metà dei voti totali.

Donatella Tisei, nuovo presidente della Regione Umbria

Per la prima volta una giunta regionale umbra da 50 anni a questa parte non sarà guidata dal centrosinistra Gli exit poll e le proiezioni Rai e La7 hanno da subito indicato la netta vittoria dell’alleanza che sosteneva la Tesei, confermando le previsioni della vigilia. Una vittoria netta e larga, con un margine di oltre 20 punti percentuali sull’alleanza giallo-rossa a sostegno della candidatura di Vincenzo Bianconi (Pd, M5S, Sinistra civica verde, Energia verde) che si è fermato appena sopra il 30%, con il PD al 22,4 ed il M5S che non riesce a raggiungere neanche l’ 8%.

Un voto che rischia di produrre ripercussioni pesanti sul governo rossogiallo.anche se per ora, difficilmente capitolerà. Più facile che salti la testa di Giuseppe Conte, ora lambito anche dallo scandalo-Vaticano, così come può saltare quella di Luigi Di Maio capo politico del M5S. “Deve fare un passo indietro“, dicono non pochi grillini sotto anonimato. Gli stessi invocano l’intervento di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, a cui pare corre voce che oggi, lunedì 28 ottobre, riceverà una lettera con cui verrà richiesto il cambio della guardia al vertice del Movimento. Ed in questo contesto c’è chi critica a viso aperto, come Gianluigi Paragone: “Quando non hai la coerenza di fondo poi la paghi. Avremmo fatto meglio ad andare da soli”, perché un M5s sotto all’8% è un risultato drammatico, per loro.

La Lega e Fratelli d’Italia hanno subito evidenziato come questo voto sia un “messaggio” di sfratto per Palazzo Chigi. Siamo in presenza di un risultato molto negativo per l’alleanza governativa, i cui partiti componenti peggiorano il risultato delle recenti elezioni Europee, dove il Pd era arrivato al 23,98 per cento ed il M5S al 14,63. Il Partito Democratico registra una leggera flessione, ma il calo è netto ed imponente rispetto ai risultati che il partito storicamente otteneva nella regione che ha sinora governato . Ancora peggiore il risultato del Movimento 5 Stelle che oscilla tra il 7 e l’8%, un consenso dimezzato rispetto alle Europee, perdendo addirittura 20 punti  in meno del risultato delle politiche 2018.

Gli azionisti di governo si affrettano a spiegare chesi tratta di un test locale che nulla ha a che vedere con l’azione di governo“. Ma non sfugge a nessuno, che il voto in Umbria arriva a pochi giorni dal varo della manovra e a 36 ore dalla foto di Narni con cui Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza hanno cercato di dare forza e sostenere il loro candidato, Vincenzo Bianconi inutilmente. Ma cifre simili, un distacco del genere, lascia poco spazio a repliche e giustificazioni. Da oggi il futuro del governo è sempre più precario.

 

Il centrodestra: “Sonoro ceffone al governo rosso-giallo

Matteo Salvini ha festeggiato appena usciti gli exit poll: “Sono felice. Ad occhio abbiamo fatto un’impresa storica. Sono felice, stiamo scrivendo una pagina di storia” . Poi da Perugia è intervenuto al fianco della neogovernatrice Tesei. “Qualcuno stanotte a Roma avrà qualcosa su cui riflettere” ha detto Salvini, aggiungendo “”Sia per il Pd che per il M5s questa è una lezione di democrazia, di onestà, di trasparenza.Gli italiani non amano i traditori e i poltronisti“. Secondo Salvini se la Lega risultasse avere il doppio di voti del Pd nella roccaforte rossa “qualcuno al Governo dovrebbe ritenersi abusivo”.

Giorgia Meloni mentre arriva a Perugia esulta su Facebook : “Espugnata la roccaforte della sinistra: ora liberiamo l’Italia!”. Il risultato di Fratelli d’Italia, che arriva al 10%, superando il M5s e doppiando quasi Forza Italia, per la leader di Fdi è “entusiasmante” .

“Dall’Umbria dopo mezzo secolo una svolta storica – scrive su twitter Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italiaanche nelle tradizionali Regioni rosse il centro-destra unito rappresenta l’ampia maggioranza degli elettori. La nostra alleanza è il futuro dell’Italia e ha il diritto-dovere di governare il Paese“.

Exploit dell’affluenza alle elezioni regionali in Umbria

Imponente l’incremento dell’affluenza. Alle 23 è del 64,42. Alle 19 era pari al 52,8% rispetto al 39,9 delle regionali 2015. Quasi 13 punti percentuali in più. Nella provincia di Perugia ha votato il 53,09 per cento (contro il 40,63). Nella provincia di Terni il 51,9 contro il 37,9.

In corsa c’erano anche altri 6 aspiranti governatori: Claudio Ricci (Italia civica): Rossano Rubicondi (Partito comunista), Giuseppe Cirillo (Partito delle buone maniere), Emiliano Camuzzi (Potere al popolo e Pci), Martina Carletti (Riconquistare l’Italia), Antonio Pappalardo (Gilet arancioni).

L’alleanza rosso-gialla finisce sotto accusa

Il primo a prendere posizione è stato Andrea Marcucci: “Una sconfitta che impone una riflessione ben più approfondita sulle alleanze“. Anche Enrico Rossi governatore della Regione Toscana è critico: “Il voto della protesta grillina mal si amalgama con quello della sinistra riformista di governo“. Nicola Zingaretti  segretario nazionale del Pd si ostina a difendere l’alleanza con il Movimento 5 Stelle: “La sconfitta è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”.

“Ringrazio Bianconi per la sua generosità per essersi messo a disposizione negli ultimi giorni utili e a tutti gli elettori e i militanti che si sono battuti in una condizione difficile se non drammatica in quella regione. Ovviamente rifletteremo molto su questo voto e le scelte da fare, voto  certo non aiutato dal caos di polemiche che ha accompagnato la manovra economica del governo. Sicuramente – aggiunge Zingarettianche se in una situazione difficile  è stato giusto metterci la faccia e combattere. Organizzeremo l’opposizione in consiglio regionale e nella società per contrastare questa deriva”.

In realtà in casa del Partito Democratico la sconfitta era attesa e prevista, la forza raggiunta del centrodestra nella regione ed i danni prodotti dalle inchieste giudiziarie sulle nomine nella Sanità, con le dimissioni della presidente Catiuscia Marini, lasciavano ben poche speranze. Un esponente “storico” del Pd come Pierluigi Castagnetti non ha mancato di rilevare come il centrodestra governa già in molti comuni umbri, corrispondenti al 62 per cento della popolazione totale. A due ore dall’apertura delle Urne, Castagnetti twittava: “Fra poco i risultati, scontatissimi. Andrà in onda la Grande Ipocrisia o la grande sceneggiata. Nessuno ricorderà che il cdx da anni governa Perugia, Terni, Orvieto, Foligno. Cioè il 62% della popolazione umbra e che il quesito era: riuscirà il centrosinistra a capovolgere…?“.

Umbria, i dati e il confronto con le passate elezioni

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