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19 Aprile 2024 11:00
19 Aprile 2024 11:00

Elezioni 2018: tutti gli “eletti” ripescati grazie ai partiti nel proporzionale

Sono stati ripartiti i posti per Camera e Senato. Sommando il dato uninominale, a Montecitorio il centrodestra ha 260 seggi, 135 a Palazzo Madama, i grillini 221 e 112, il centrosinistra 112 e 57. Nessun gruppo ha la maggioranza nei due rami del Parlamento. TUTTI I NOMI DEI "RIPESCATI". Ci sono Boldrini, Franceschini, Minniti, Bersani, e persino Francesco Boccia !

ROMA – Il conteggio ufficiale dei seggi della Camera assegnati con il metodo proporzionale ha permesso di assegnare 607 seggi sui 630 disponibili (la maggioranza parlamentare è di 316 voti). La quota più consistente tra i partiti va ovviamente al Movimento 5 Stelle, primo in virtù del 32,7 % dei voti ricevuti nelle urne  che valgono 133 deputati ed aggiungendoli agli 88 conquistati con il meccanismo uninominale, il gruppo parlamentare grillino a Montecitorio conquista 221 seggi. Segue la “pattuglia” del Partito Democratico, che in virtù del 18,7 per cento dei voti raccoglie 86 seggi del proporzionale.

Tra i “ripescati” vi sono anche i ministri uscenti Marco Minniti , Valeria Fedeli,  Dario Franceschini, Maurizio Martina,  Roberta Pinotti ed il presidente del partito Matteo Orfini usciti sconfitti nelle sfide dei collegi uninominali. Nella coalizione di centrosinistra anche due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme. Il numero totale dei deputati centrosinistra, che ha portato a casa anche 24 collegi uninominali, si ferma a 112 deputati.

Nel centrodestra il 17,4 per cento della Lega vale 73 seggi, alcuni dei quali anche al Sud: uno in Calabria, uno in Basilicata, due ciascuno in Campania, Puglia e Sicilia. Forza italia, con il 14% si aggiudica 59 seggi, mentre 19 seggi vanno  a Fratelli d’ Italia  grazie al 4,3 per cento conquistato dagli elettori. Sommandoli ai 109 seggi conquistati nell’uninominale, la coalizione di centrodestra ha eletto  260 deputati.

Gli ultimi 14 seggi finora assegnati col proporzionale finiscono invece a Liberi e Uguali , che non ha vittorie nell’uninominale ma salva in questo modo tra gli altri Laura Boldrini e Pier Luigi Bersani, usciti entrambi pesantemente sconfitti nelle sfide nei collegi in cui si erano presentati

A Palazzo Madama  dove l’assemblea è composta da 321 membri composta dai 315 gli eletti e 6 senatori a vita, il numero necessario  per conquistare la maggioranza è di 161. Dopo le elezioni del 4 marzo, sommando il dato dell’uninominale a quello del proporzionale, il centrodestra ha conquistato 135 seggi, il M5s 112 e il centrosinistra 57. Guardando per la ripartizione dei seggi (al solo proporzionale)  il Movimento 5 Stelle si conferma primo partito anche al Senato e con il 32,2 per cento si è aggiudicato 68 seggi, seguito dal Pd con il 19,1 per cento e 43 seggi, la Lega con il 17,6 per cento e 37 seggi, Forza Italia in virtù del proprio 14,4 per cento i suoi 33 seggi, Fratelli d’Italia con il 4,3 per cento ottiene 7 seggi, Liberi e uguali al 3,3 per cento solo 4 seggi. Nessun seggio per +Europa, (2,4 per cento), Noi con l’Italia, (1,2 per cento) e Potere al popolo!, (1 per cento) .

Nessun partito ha raggiunto la maggioranza nei due rami del Parlamento necessaria per poter governare. E questa circostanza conferma la necessità di cambiare al più presto questo nuovo sistema elettorale, assolutamente ed al più presto.

 Tra gli altri eletti nei listini “bloccati” dai partiti , anche i ministri Andrea Orlando e Maurizio Martina – che non erano stati candidati nell’uninominale – insieme a Lucia Annibali (Pd), Michele Anzaldi (Pd), Simone Baldelli (Forza Italia), Alfredo Bazoli (Pd)Teresa Bellanova (Pd), Deborah Bergamini (Forza Italia), Michaela Biancofiore (Forza Italia), Francesco Boccia (Pd), Alfonso Bonafede (M5S)Vittoria Brambilla (Forza Italia)Enza Bruno Bossio (Pd),  Daniela Cardinale (Pd),  Annagrazia Calabria (Forza Italia), Mara Carfagna (Forza Italia), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) , Gregorio De Falco (M5S),  Paola De Micheli (Pd),  Umberto Del Basso De Caro (Pd), Manlio Di Stefano (M5S), Guglielmo Epifani (Leu),  Stefano Fassina (Leu)Pietro Fassino (Pd),  Valeria Fedeli (Pd), Emanuele Fiano (Pd)Nicola Fratoianni (Leu), Maria Stella Gelmini (Forza Italia), Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Graziano (Pd)Piero Grasso (LeU), Giulia Grillo (M5S) Lorenzo Guerini (Pd)Gennaro Migliore (Pd), Alessia Morani (Pd), Raffaella Paita (Pd)Gianluigi Paragone (M5S)Gianni Pittella (Pd)Barbara Pollastrini (Pd), Renata Polverini (Forza Italia) Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) , Ettore Rosato (Pd) , Nino Rizzo Nervo (Pd), Gianfranco Rotondi (Forza Italia),  Carla Ruocco (M5S)Barbara Saltamartini (Lega),  Jole Santelli (Forza Italia), Giulia Sarti (M5S), Vittorio Sgarbi (Forza Italia), Debora Serracchiani (Pd), Paolo Siani (Pd) , Cosimo Sibilia (Fratelli d’Italia) , Roberto Speranza (Leu), Nico Stumpo (Leu)Valentino Valentini (Forza Italia), Elio Vito (Forza Italia), Pini,   Cantone,  Borghi,  Giacomoni,   Baroni, Daga, Angelucci, Campana, Pezzopane,  Cirielli, , Bitonci, Zan, Fedriga . 

 

GLI ELETTI IN SICILIA

In Sicilia  i 5stelle hanno problemi di abbondanza, mentre gli altri partiti fanno i conti con un numero di seggi inferiore alle previsioni. Forza Italia, attestata al 21% è rimasta a secco negli uninominali, in Sicilia elegge nei listini 6 deputati (uno per ogni collegio plurinominale) e tre senatori. Tornano a Montecitorio Francesco Scoma, Stefania Prestigiacomo (eletta in due listini, gli subentra Nino Germanà a Messina, il collegio in cui Forza Italia ha incassato la percentuale minore) e Nino Minardo.

Matilde Siracusano

Elette anche due matricole: Matilde Siracusano (ex concorrente di Miss Italia), Giusi Bartolozzi (magistrato, compagna del vicepresidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao). Al Senato confermato l’ex presidente Renato Schifani e la parlamentare uscente Gabriella Giammanco; entra Urania Papatheu.

Totalmente asfaltati i centristi di Udc-Noi per l’Italia, gli alleati del centrodestra si dividono i pochi posti rimasti. Nella Lega eletti deputati l’ex forzista ed ex alfaniano Alessandro Pagano  e l’ex lombardiano Carmelo Lo Monte. Per Fratelli d’Italia elette due donne: Carolina Varchi e Carmela Bucalo. Al Senato la neo-leghista Giulia Bongiorno (capolista altrove, ma dovrebbe scattare il seggio in Sicilia) e il musumeciano Raffaele Stancanelli capolista di Fdi nel versante orientale della Sicilia.

La rappresentanza siciliana del Pd è ridotta ai minimi storici. Sconfitti in tutte le sfide uninominali vinte dal M5S, i dem piazzano quattro deputati. Tre dei quali al posto di Maria Elena Boschi, che per legge prende il seggio vinto all’uninominale in Alto Adige. I beneficiari dell’exploit altoatesino della sottosegretaria sono Carmelo Miceli (segretario del partito a Palermo), l’ex rettore di Messina, Pietro Navarra (che era stato sconfitto nel suo collegio) e il segretario regionale Fausto Raciti, rieletto a Montecitorio. Rientra per il terzo mandato anche Daniela Cardinale (figlia dell’ex ministro dc e leader di Sicilia Futura, Totò Cardinale), al centro di polemiche e proteste da parte dei dem nisseni che non la volevano candidata.

Restano fuori due dei sei capilista “blindati”. Il primo è Fabio Giambrone, braccio destro di Leoluca Orlando ed incredibilmente anche Paolo Gentiloni.che se non fosse stato già eletto nel suo collegio a Roma, il premier non avrebbe avuto – a causa dei pessimi risultati dei dem in Sicilia – il seggio ritenuto “sicuro” nell’Isola. A farne veramente le spese è Francesca Raciti (seconda nel listino dopo Gentiloni), fedelissima di Luca Sammartino, deputato regionale sconfitto nel suo collegio che si consola con il seggio di senatrice per Valeria Sudano. L’ex deputata regionale è l’unica dem a entrare a Palazzo Madama oltre al sottosegretario renziano Davide Faraone.

Liberi e Uguali nonostante la sconfitta deludente  rispetto alle previsioni e agli obiettivi, ottiene tre seggi anche in Sicilia. Uno al Senato, con il presidente Pietro Grasso. E due alla Camera: l’uscente Erasmo Palazzotto e l’ex segretario di Cgil e Pd, Guglielmo Epifani.

Ma ci sono quei seggi come “avanzi” della vittoria devestante del Movimento  5stelle. Quattro posti disponibili che non hanno rappresentati grillini eleggibili, che quindi faranno sicuramente la felicità di altrettanti delusi di centrodestra e centrosinistra.

GLI ELETTI IN PUGLIA

Nei due collegi plurinominali della Camera e cioè il collegio 1 che comprende le circoscrizioni elettorali di Bari città, Bari-Bitonto, Altamura, Molfetta-Bisceglie ed il collegio 3 che comprende le circoscrizioni elettorali di Monopoli, Brindisi, Taranto e Martina Franca il Movimento 5 Stelle ha ottenuto  altri rappresentanti e cioè Giuseppe BresciaAngela MasiDavide GalantinoDiego De LorenzisVeronica GiannoneLeonardo DonnoGiuseppe L’AbbateAlessandra ErmellinoGiovanni VianelloMarialuisa FaroGiorgio Lovecchio e Francesca Troiano che scatterà al posto di Giuseppe D’Ambrosio, già eletto col sistema uninominale.

Nel Partito Democratico eletti solo i capilista Marco Lacarra segretario regionale del PD  (Puglia 1) ed il segretario provinciale di Bari Ubaldo Pagano candidato imposto da Michele Emiliano nel  collegio Puglia 3 a Taranto ! Tra i baresi eletti in quota Pd anche Francesco Boccia (capolista nel collegio Puglia 2) e Michele Bordo.

Francesco Paolo Sisto

In Forza Italia, eletti 6 deputati. Francesco Paolo Sisto (collegio Puglia 1), Elvira Savino, l’ex ministro Elio VitoMauro D’Attis,  Annaelsa Tartaglione e Vincenza Labriola, deputata uscente eletta la prima volta col M5s e l’anno scorso passata con il partito di Berlusconi. mentre rimane a terra Massimo Cassano, terzo in listino e già sconfitto all’uninominale. Conquistano un posto a Montecitorio anche i baresi Rossano Sasso (Lega) e Marcello Gemmato (Fratelli d’Italia), eletti nel collegio Puglia 2. La Lega ottiene un seggio per Anna Rita Tateo. Non ce l’ha fatta Michele Larfogia, il noto avvocato penalista barese candidato con Liberi e Uguali che nell’uninominale aveva ottenuto oltre il 7% dei consensi doppiando la media nazionale del suo partito !

Annaelsa Tartaglione

Un deputato scattato  per  Fratelli d’italia (Marcello Gemmato) ed uno , Rossella Muroni, pluricandidata per  LeU in vari collegi del Paese, ma eletta solo in Puglia.

Al Senato eletti altri 6 nel plurinominale per il Movimento 5 Stelle  Alfonso Ciampolillo, Gisella Naturale, Vincenzo Garruti, Daniela Donno e Cataldo Mininno, dentro al posto di Barbara Lezzi già eletta all’uninominale, Maurizio Buccarella (uno degli espulsi da Di Maio)

Eletti per Forza Italia al Senato nel collegio Puglia 1 che comprende le circoscrizioni elettorali di Bari Città, Bari-Bitonto, Molfetta, Altamura, Andria, Manfredonia, Foggia, San Severo , eletto Dario Damiani  che scatta al posto di Licia Ronzulli eletta all’uninominale in Lombardia, Luigi Vitali, coordinatore regionale di FI, e nel collegio Puglia 2  che comprende le circoscrizioni elettorali di Monopoli, Brindisi, Lecce, Francavilla Fontana, Nardò, Casarano, Taranto, Martina Franca, eletto l’uscente Michele Boccardi . Per il Pd, nel collegio Puglia 1, eletta la capolista Assuntela Messina e Dario Stefano, mentre resta a casa Dario Ginefra.

Eletto anche Roberto Marti per la Lega. Nessun eletto invece al Senato per Fratelli d’Italia, con Filippo Melchiorre e l’ex sindaco di Lecce, Paolo Perrone, rimasti entrambi  fuori dall’aula di  Palazzo Madama.

 

GLI ELETTI IN CAMPANIA

Le sorpresa non si esauriscono solo con il voto uninominale. Infatti anche con il sistema proporzionale, legato a percentuali di voti ottenute dai listini dei partiti il Movimento Cinque Stelle in Campania ha fatto man bassa di seggi sia al Senato (9) che alla Camera (18). Eletti in parlamento anche alcuni candidati sconfitti nel maggioritario. E’ stato eletto infatti  Piero De Luca, il figlio del governatore della Campania, giunto terzo nel collegio elettorale di Salerno e “salvato” grazie al listino in cui era inserito nel collegio plurinominale Campania 2-02. Esattamente come De Luca jr. è stato eletto anche anche Federico Conte, figlio dell’ex ministro ai tempi dell’onda lunga socialista Carmelo Conte  e genero di Alfonso Andria, uscito invece sconfitto dallo scontro nel maggioritario ma ripescato grazie al 3,52% ottenuto dal listino di Liberi e Uguali nel collegio plurinominale Campania 2-03.

Paolo Siani

Approda in parlamento anche Paolo Siani, fratello del compianto Giancarlo giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra, capolista del listino Napoli 2 e sconfitto nel collegio uninominale dell’Arenella. Resta fuori al momento dal Senato la senatrice uscente Angelica Saggese, seconda nel listino Pd di Campania 3 alle spalle di Gianni Pittella (eletto grazie al listino) che nella sua Basilicata ha perso il confronto con Salvatore Caiata (41,7%), presidente della squadra di calcio del Potenza ed espulso dal M5s dopo aver scoperto l’indagine per riciclaggio a suo danno, notizia resa nota per primi in Italia dal nostro quotidiano !

Chi spera in un seggio al Senato è Valeria Valente (Campania 02) seconda alle spalle dell’eletto segretario Pd, Matteo Renzi. Come la Valente anche Claudio Lotito spera in un ripescaggio. E’ secondo nel listino al Senato di Forza Italia in Campania 1 alle spalle di lady Mastella (Sandra Lonardo) eletta anche per Forza Italia in ben due collegi,  insieme col capolista Cesaro in Campania 3.

Claudio Lotito

Probabilmente verrà ripescato il giornalista salernitano Gigi Casciello terzo nel listino di Forza Italia alla Camera in Campania 3 alle spalle degli eletti Vincenzo Fasano (passato dal Senato alla Camera) e Marzia Ferraioli che nel sistema maggioritario ha conquistato il seggio di Agropoli impedendo al Movimento 5 Stelle di fare il “pieno” nei 33 collegi campani 32 dei quali sono stati conquistati dai grillini.

Il presidente della Lazio Calcio Claudio Lotito che si era presentato con Forza Italia nella lista del plurinominale al collegio Campania1, non ce l’ha fatta ad essere eletto al Senato . E forse anche questo è un bene per la politica italiana.  Anche Nunzia De Girolamo non è stata eletta alla Camera. In famiglia è bastato un “nominato” rieletto grazie al listino del PD in Puglia, e cioè suo marito Francesco Boccia. Due “riciclati” evidentemente erano troppi !

Fratelli d’Italia in Campania si aggiudica un seggio in Senato assegnato ad Antonio Iannone,e x vice presidente della Provincia di Salerno, considerato il “pupillo” di Edmondo Cirielli  eletto alla Camera nel listino di Fratelli d’Italia in Campania 3 .

 

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