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2 Giugno 2023 23:54
2 Giugno 2023 23:54

Csm, eletto dal Parlamento in seduta comune l’ultimo membro laico: è Felice Giuffrè

I partiti, dopo un iniziale momento di stallo e rabbia nella maggioranza in cui sono volate accuse con le opposizioni, sarebbero riusciti a scongiurare la fumata nera alla prima votazione per il Csm proponendo di non stracciare l’accordo trovato in mattinata, ma sostituendo soltanto il nome di Valentino con quello di Giuffrè

Fumata bianca a Montecitorio per l’elezione dell’ultimo membro laico nel Consiglio Superiore della Magistratura. Felice Giuffré è stato eletto nel Consiglio superiore della magistratura, superando con 420 voti il quorum dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea (pari a 364 voti) per far scattare l’elezione. Con la sua elezione tutti i membri laici sono stati scelti.

Professore ordinario di diritto pubblico all’ Università degli Studi di Catania, il suo nome era stato avanzato durante la scorsa in seduta in sostituzione di Giuseppe Valentino (anche lui indicato da FdI) costretto a farsi da parte dopo l’uscita della notizia di un suo presunto coinvolgimento in un processo di ‘Ndrangheta fatto uscire dai soliti giornalisti di area M5S, nel giorno della cattura di Matteo Messina DenaroValentino ha dichiarato: “Per quanto vergognosa, inconcepibile e bugiarda, nessuna palata di fango potrà mai scalfire la mia credibilità, la mia onorabilità e la mia onestà. Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm“.

Il vicecapogruppo di Fdi alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha attaccato duramente i parlamentari grillini per aver fatto saltare l’intesa: “Un galantuomo come Peppino Valentino si è tirato fuori dalla corsa per il Csm dopo essere stato mascariato con un vergognoso metodo goebbelsiano dai 5 stelle. Valentino ha dimostrato ancora una volta dì essere un signore, un nobiluomo integerrimo con un forte senso dello Stato che ha anteposto gli interessi della Nazione rinunciando a un’elezione meritata ed essendo vittima dell’ennesima, triste pagina del giacobinismo“.

l’ onorevole Alfredo Antoniozzi ed il senatore Lucio Malan

I partiti, dopo un iniziale momento di stallo e rabbia nella maggioranza in cui sono volate accuse con le opposizioni, sarebbero riusciti a scongiurare la fumata nera alla prima votazione per il Csm proponendo di non stracciare l’accordo trovato in mattinata, ma sostituendo soltanto il nome di Valentino con quello di Giuffrè. Lo ha evidenziato anche il capogruppo di Fdi al Senato, Lucio Malan, in una nota inviata alle 18.45 di ieri ai giornalisti : “Fratelli d’Italia rispetta gli accordi presi con tutte le altre forze politiche, sta votando e voterà i nomi concordati, salvo il cambio cui le circostanze ci hanno costretto. È certamente increscioso il modo e il tempo in cui è stata fatta uscire la notizia che ritengo falsa e ingiuriosa su Valentino, che da galantuomo quale è ha ritirato la sua candidatura. L’elezione al primo scrutinio resta un successo per il parlamento, purtroppo guastato da questo episodio”.

Durante la precedente seduta erano stati eletti gli altri 9 membri laici del Csm. Nel complesso erano risultano eletti i seguenti nove nuovi consiglieri: Enrico Aimi (517 voti), Isabella Bertolini (521), Daniela Bianchini (519), Ernesto Carbone (399), Claudia Eccher (519), Rosanna Natoli (519), Michele Papa (506), Fabio Pinelli (516) e Roberto Romboli (531). Il nome di Giuffrè non era riuscito a superare la maggioranza dei tre quinti dell’aula. 

Sarebbe arrivata dal Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, che è anche il presidente del Csm, la sollecitazione a convocare velocemente una nuova seduta per l’elezione del decimo membro in maniera tale da rendere subito operativo il nuovo Csm in vista anche delle prossime aperture dell’anno giudiziario che si svolgeranno la prossima settimana in Cassazione e nei vari distretti giudiziari .

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