MENU
29 Marzo 2024 16:22
29 Marzo 2024 16:22

Bollette a 28 giorni . AGCOM: “Rimborso automatico o subito nuove multe”

Le contestazioni che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha recapitato alle quattro società telefoniche Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre,  non sono uguali. L’ AGCOM ha ragionato sulle modalità di restituzione del denaro che ogni compagnia telefonica ha sinora ritenuto di attuare. L’ Autorità preannuncia sanzioni fino a 5 milioni per Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre. "Ridate i soldi anche al cliente che non li chiede"
ROMA – Le società telefoniche  che avevano utilizzato la bolletta telefonica accorciata, cioè spedita ogni 28 giorni, e quindi 13 volte in un anno invece di 12 aumentando i costi a carico degli utenti adesso rischiano l’ennesima pesante sanzione.
Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre dovrebbero restituire ai consumatori, ognuna da un minimo di 240 mila a un massimo di 5 milioni di euro,. L ’AGCOM cioè l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – organismo controllore della telefonia e della televisione in Italia – ha quindi formalizzato una nuova contestazione alle quattro società telefoniche che avrebbero dovuto restituire in automatico i soldi in più che hanno sottratto il prelievo contestato dall’Autorità ha avuto luogo per 8-10 mesi a cavallo tra 2017 e 2018 applicando ai clienti la fatturazione in bolletta ogni 28 giorni.
Per l’ Autorità il rimborso  va erogato in modo automatico, il che significa che anche la persona più facoltosa e poco attenta, anche un anziano poco informato, o un ragazzino inesperto deve ricevere il rimborso in soldi senza bisogno di fare una qualsiasi richiesta alla società telefonica, e tutto ciò anche in assenza di rivendicazioni, iniziative, azioni, anche per i più distratti . L ’Autorità per le Garanzie (AGCOM) contesta che alcuni utenti, pur avendo chiesto i soldi di risarcimento , non li hanno mai ottenuti, vedendo i propri diritti lesi e calpestati per la seconda volta
La decisione  sulle nuove sanzioni dell’ AGCOM arriverà nel 2020 . Infatti le compagnie telefoniche hanno cinque mesi di tempo per inviare all’Autorità la loro difesa. Il pronostico, dunque, è che la decisione finale sulla multa arriverà a febbraio del 2020. Ma a prendere questa decisione sarà un nuovo consiglio e quindi non saranno gli attuali quattro componenti dell’attuale Autorità e il suo presidente Angelo Cardani, prossimi al termine del loro mandato settennale. Le memorie prima del verdetto arriveranno e saranno di competenza della nuova Autorità, il cui presidente verrà scelto dal governo Conte o dal governo che eventualmente gli succederà.
Le quattro società telefoniche sotto accusa, chiaramente, sono decise a non mollare.  Un dirigente dell’AGCOM rivela, che WindTre ad esempio, che  ha ingaggiato il prof. Ugo Ruffolo legale esperto nei diritti dei consumatori , per mettere a punto la sua linea difensiva. Nel suo parere Ruffolo mette in risalto che la compagnia nata dalla fusione fra i gestori Wind e Tre , è disponibilissima a restituire i soldi dovuti non solo ai suoi clienti, ma addirittura ai suoi ex clienti che intanto siano passati a un’altra società telefonica. La disponibilità a ridare indietro il denaro delle bollette accelerate è stata comunicata attraverso il sito, con degli sms a ogni persona, con inserzioni sui giornali.
Quindi sempre secondo WindTre i suoi clienti ed ex clienti non possono non sapere che i soldi sono a loro disposizione. Se poi  questi clienti ed ex clienti non rivendicano la restituzione, si collocano in una situazione che somiglia a quella del “debitore in mora“. In parole più semplici, significa che è il debitore che esita nel reclamare i soldi, a fronte della disponibilità del creditore (nel caso WindTre) a rinunciarci. WindTre, quindi, si considera a posto anche se non rende i soldi in automatico.
Le contestazioni che l’Autorità ha recapitato alle quattro società telefoniche Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre,  infatti non sono uguali. L’Autorità ha ragionato sulle modalità di restituzione del denaro che ogni compagnia telefonica ha attuato. Una grossa attenzione, ad esempio, è acceso sul comportamento di  Tim che offre come risarcimento ai clienti della rete fissa dei servizi altrimenti a pagamento . Nessun  accredito automatico sSe invece qualcuno vuole essere risarcito in denaro. I clienti dovranno reclamare il denaro con i “consueti canali conciliativi” (ad esempio i Corecom regionali) ed aspettare di vincere il contenzioso.
Tutto ciò ben sapendo come si siano allungati i tempi per la conciliazione a causa dell’attivazione di un sistema (ConciliaWeb) voluto dalla Direzione Consumatori dell’ AGCOM, che ha dimostrato di non risolvere alcun problema, ma anzi di allungare i tempi per la risoluzione dei contenziosi, giocando in realtà a favore delle compagnie di telecomunicazione, che guarda caso con i loro contributi finanziano e mantengono , stipendi compresi, tutta la struttura Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Stanziato un miliardo di euro per decarbonizzare lo stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto
La classifica delle 100 città dove si vive meglio in Europa: due italiane nella "Top 10"
Ecco il piano taglia-arretrati. Rateizzazione delle cartelle esattoriali, fino a 10 anni: come e chi può ottenerla.
Gli affari e le speculazioni incrociate fra Albanese, Miccolis e Ladisa sul patrimonio della Gazzetta del Mezzogiorno finiscono in Parlamento.
Poste Italiane: Giuseppe Lasco nominato direttore generale
E' finita l'arroganza di Lucia Morselli ed Arcelor Mittal. La siderurgia è liberata.
Cerca
Archivi
La politica pugliese in lutto: è morto l' ex sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia
Canfora e gli insulti spacciati per libertà
L'ex giudice barese Bellomo radiato dalla magistratura
Il tapiro d’oro di Striscia la Notizia al governatore Michele Emiliano
La Guardia di Finanza scopre evasione di circa 3milioni di euro di un associazione culturale a Taranto

Cerca nel sito